Capitolo 17 - LE PAROLE LONTANE

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A interrompere i suoi pensieri fu proprio la bionda...

V: aooooo. Terra chiama Damiano
D: è?
V: madò ma me ascolti quando parlo?
D: scusa stavo pensando
T: a chi pensavi Zio Dam?
E: dai su, allora che ne pensi?
D: ma di cosaaa
V: di prendere una casa solo per noi per questi mesi estivi, ci andremo per isolarci da tutti e per scrivere il nuovo album
E: ne abbiamo bisogno direi...
T: eh sì nessuno ha più scritto un cazzo
D: oh no bono, io si!
V: davvero?
D: si
E: che aspettavi a dircelo, facci sentire
D: ehm, no...ho solo il testo, e poi non ce l'ho qui
V: ma lo porti sempre dietro il quadernino delle canzoni
D: me lo so scortato, capita a volte eh
T: si fra ma calmo
D: sto calmissimo

Vic's Pov
Era agitato, me ne sono accorta dalla reazione che ha avuto.
Ultimamente era strano e non ne capivo il motivo.
Volevo parlargli, ma non lì, davanti a Ethan e Thomas, non perchè mi vergognassi di aprirmi davanti a loro, tanto glielo avrei raccontato il giorno dopo, ma perchè avevo paura che lì non mi avrebbe confidato nulla.

V: vabbè è tardi andiamo?
E: si anche io devo andare
T: ciao regá ci sentiamo
D: ciao ciao

Salutato anche Ethan io e Damiano saliamo in macchina.
Non mi rivolge neanche lo sguardo quindi inizio io a parlare

V: ma che t'è preso?
D: quando?
V: come quando Damiá? Ma che problemi c'hai? Nessuno t'ha detto niente e hai sbroccato.
D: so agitato
V: me ne so accorta. Voglio sapè il perchè
D: stai tranquilla
V: no non sto tranquilla. Mi dici che c'hai?
D: non so se farvela leggere la canzone
V: ok.. Vic si girò verso il finestrino con la faccia triste e Damiano partì.
D: mo che c'hai te però?
V: è per lei?
D: cosa?
V: la canzone...è per G-Giorgia?
D: no
Ma Vic non sembrò cambiare espressione e allora a Damiano venne un'idea.
Fece un piccola deviazione e lei nemmeno se ne accorse, fino a quando si parcheggiò proprio sotto casa sua.

D: allora sali?
V: ehm, cosa?
D: dai scena non ti voglio mica scopare
Vic arrossì improvvisamente
D: ti voglio far leggere la canzone...e poi i miei non ci sono quindi se ci scappa qualche palpatina...
V: dai cretinooo

Salirono su fino a casa del cantante e una volta dentro lui le prese la mano e la trascinò fino alla sua camera dove prese di fretta il suo quadernino e le fece segno di sedersi affianco a lui.

D: si chiama...Le parole lontane e credo lo capisca da sola a chi è dedicata

Vic's Pov

Inizio a leggere il testo con un nodo alla gola.
Parla di me?

"Come l’aria, mi respirerai
Il giorno che ti nasconderò
Dentro frasi che non sentirai
Che l’errore tuo è stato amarmi
Come se domani il mondo fosse uguale
A com’era ieri"

Il mio cuore ha saltato un battito.

"Adesso lasciami credere che questo sia reale,
Che sento l’ansia che sale
Bevo le lacrime amare
Ti prego lasciami perdere
Dentro l’acqua del mare,
Che le parole lontane,
Giuro, te le voglio urlare"

Che cosa è reale, il nostro rapporto? Certo che lo è e lo sará per sempre.

"Perché ti sento lontana,
Lontana da me
Perché ti sento lontana,
Lontana da me
Perché ti sento lontana,
Lontana da me"

Allora a lui importa. Ecco perchè era così ultimamente, perchè aveva bisogno di me, e io non c'ero...

"Ma adesso portami a casa, che mi spaventa l’inverno
Le gambe stanno cedendo
Non vedi che ho troppo freddo
Marlena, portami a casa, che il tuo sorriso è stupendo
Ma, sai, se adesso ti perdo
Non vedo neanche più a un metro,
Perché ti sento lontana,
Lontana da me"

Marlena. È una specie di nomignolo o cosa?
Senza accorgermene una lacrima mi è scesa sul viso e subito lui me l'asciuga.

D: allora che ne pensi?
V: è bellissima Dam davvero, io..non so che dire, ma perchè Marlena?
D: beh Marlena è la personificazione delle libertá, della felicitá, Marlena sei..sei tu
V: io?
D: si Marlena sei tu! - ripetè con sicurezza
V: io non so che dire Dam, è...
D: non servono parole, mi basta il tuo sorriso

Lei sorrise nuovamente e lo abbracciò.
Si erano fatte 3.00 del mattino senza che se ne accorgessero

V: Dam è tardissimo io vado a casa
D: aspetta ti accompagno
V: no macchè tanto a piedi sono 5 minuti
D: tu sei pazza se pensi che ti lasci uscire alle 3 di notte in giro per Roma.
V: ma stai a casa tua, non mi va di farti riuscire.
D: allora dormi qui, con me
V: non ho nulla per dormire...
D: vieni

Aprì un cassetto e le diede una sua maglietta e dei pantaloncini sportivi.
Damiano stava per uscire dalla camera per lasciarle la sua privacy quando lei lo bloccò con la mano. <<Mi hai giá visto nuda no?>> Fece lei, <<beh sii>> rispose.

Dam's Pov
Guardare Vic mentre si spogliava e cercare di controllarmi era una vera e propria tortura.
Si era accorta di quanto io facessi fatica a non guardarla così si sfilò quel top e me lo lanciò per attirare la mia attenzione.
<<Beh carino>> dissi.
Si stava sfilando anche quella gonna nera che stava indossando e la lasciò cadere a terra.

Damiano le si avvicinò e le accarezzò un fianco, senza pensarci troppo le sfilò calze a rete e la fece sedere sulla scrivania

V: se me le hai rotte giuro che ti ammazzo
D: addirittura, per un paio di calze a rete?
V: ovvio, sono bellissime
D: no, sono orrende, ma su di te stanno da Dio
V: addirittura..
D: l'ho detto ad alta voce?
V: si

Damiano le abbassò lentamente le spalline del reggiseno.

D: ti voglio nuda adesso cazzo
V: Dam, noi...

Ma quando provò a parlare le aveva slacciato il reggiseno e la stava baciando.
Lei gli portò le mani al volto e lo accarezzò avvicinandolo di più a se, gli circondò la vita con le gambe e fece quello che si era ripromessa di non fare più, si lasciò andare.
Le mani di lui erano ovunque sul suo corpo, la accarezzava, la palpava e a lei piaceva.
Improvvisamente lui si staccò e la guardò dritta negli occhi e lei rabbrividì.
Le abbassò gli slip di pizzo senza troppe supplice, si chinò un po' e iniziò a darsi da fare, Vic portò la testa leggermente indietro e con le mani strinse forse il bordo della scrivania.
Dopo circa 15 minuti che lui accelerava e rallentava si alzò e noto il volto di Victoria, leggermente arrossato e pensò "è bellissima cazzo". Provò anche a dirglielo ma non ci riuscí. Resto imbambolato come un bimbo con la sua prima cotta.

V: tutto ok?
D: si si è solo che...stavo pensando che...sei b..
V: b che?
D: biondissima, sei biondissima stasera
V: Dam hai bevuto?
D: Nono sono solo un po' stanco, troppa eccitazione in una sola sera
V: uh, e non sará colpa mia...
D: credo proprio di sì

Vic scese dalla scrivania barcollando un po' e si infilò la maglietta che Damiano gli aveva dato e successivamente gli slip

D: come giá finito?
V: lo hai detto tu che sei stanco no? Buonanotte
D: uff e va benee

Si misero sotto le coperte, abbracciati e in 5 minuti crollarono entrambi, stanchi ma felici.



Buonaseraaaaa,
questo è il capitolo più lungo che ho scritto finora e spero vivamente vi piaccia tanto quanto piace a me.
Se avete consigli o critiche fate pure, accetto tutto.
F🖤

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 02, 2021 ⏰

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