Era una mattina di un settembre insolitamente fredda e la sveglia segnava le 4.30 AM.
Nessun adolescente sano di mente sarebbe sveglio a quest'ora, specialmente in un giorno settimanale eppure io lo ero. Avevo vissuto nuovamente quel momento ..~sogno~
Stavo giocando a pallavolo con la squadra quando la mia palla cadde nel vuoto dietro di me. Mi girai verso i miei compagni e li vidi lontani, freddi, distaccati. Avevo sbagliato comportandomi così. Ero solo ancora una volta..
~fine sogno ~Dopo vari tentativi falliti nel cercare di riposarmi ancora un po', decisi di alzarmi. Ancora con la coperta addosso andai verso la porta finestra e dato che quella mattina mi sembrava già un inferno, decisi di prendere un po' d'aria.
Abito in una casetta costituita da due piani che si affaccia sia su un piccolo parco, dandomi la possibilità di godere un po' del verde intorno a me, sia su un'altra casa.
Appena misi piede in terrazza un soffio di vento mi fece accapponare la pelle, ma non ci diedi troppo adito poiché il mio sguardo fu catturato da un'altra finestra con la luce accesa.
Non fui in grado però di capire chi fosse l'altro individuo sveglio a quest'ora perché realizzai che oggi era il primo giorno di scuola e che non avevo ancora preparato niente , dunque tornai in camera e iniziai a sistemare le mie cose.
Dopo quel che mi parve un secolo terminai e finalmente giunse l'ora di iniziare questo nuovo capitolo della mia vita.
Ora ero al primo anno delle superiori e dunque avevo una nuova chance.
Uscii di casa e dopo circa 10-15 minuti a piedi arrivai nella nuova scuola, la Karasuno, qui letteralmente rimasi senza fiato.Era un edificio enorme, gente ovunque.
Guardai l'ora notando un anticipo indegno di me ( erano le 7.40 e le lezioni iniziavano alle 8.15) così decisi di fare un giro di perlustrazione.Dopo circa 5 minuti di camminata mi trovai davanti ad una specie di edificio secondario
dalla porta del quale uscì una palla da pallavolo che mi finì dritta tra le mani. Inutile dire che io amavo la pallavolo, ma era dalla seconda media che non giocavo più, per alcuni trascorsi, quindi il mio sorriso morì in un istante. In una frazione di secondo, senza neanche rendermene conto, mi ritrovai davanti due ragazzi, uno alto con i capelli marroni, l'altro bassino con i capelli arancioni che mi sorrise.
?: "Sei qui per il club di pallavolo?"
Io: "uhm.."
?: " OHHH Scusa le buone maniere!!! Hah Suga mi ucciderebbe ora." disse il ragazzo abbassando la voce sulle ultime parole.
"Sono Daichi Sawamura, capitano della squadra di pallavolo della scuola e lui è Hinata Shoyo. "
Io: "io sono Kageyama Tobio."Mi dissociai un attimo guardandoli entrambi parlare animatamente di non so neanche cosa per poi sentire il finale del discorso
D: "comunque.. per le attività extrascolastiche ti serve il modulo. Dato che Hinata era venuto qui proprio per questo se vuoi puoi farne una copia tornando in classe."
Io : "oh ehm si grazie.." che sia destino? Pensai. Dovrei effettivamente ricominciare a giocare e staccarmi dal passato?
Le mie pare mentali furono interrotte da Hinata che mi prese un polso e mi trascinò verso scuola correndo.
H: "con la scusa delle fotocopie siamo in ritardo" sbuffò per poi sorridere una volta rientrati nello stabile.
Che persona strana .. emana troppa felicità per essere mattina presto.
Io : " non fa niente.. ehm io dovrei andare in classe .." dissi non sapendo neanche da che parte girarmi.
H: " che materia hai ora?" Mi chiese vedendomi smarrito.
Io: "Inglese" mormorai.
H:" oh anche io .. beh allora andiamo " urlò facendo girare verso di noi mezzo istituto e sorridendomi mi trascinò in classe.Il resto delle ore scolastiche passò rapidamente e io mi ritrovai a condividere 3/4 della giornata con Hinata, ormai soprannominato palla di energia vivente.
Dopo scuola fui talmente coinvolto dalla presenza di Hinata che le mie gambe mi portarono istintivamente in palestra dove ..~ fine capitolo 2 ~
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Another Broken Heart
JugendliteraturE se questa volta al centro della storia ci fosse un ragazzo spaventato dal suo passato? Kageyama un ragazzo solitario coinvolto nella squadra di pallavolo e in molte altre vicende strane senza poter proferire parola. Riuscirà ad affrontare tutto c...