Capitolo 4

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.. realizzai che stava .. piangendo????
Ma cosa??? Perché????
Non osai staccarlo da me per i minuti successivi che parvero ore. Avevo tra le braccia un ragazzo sempre sorridente che ora come ora sembrava andare in frantumi.
Ovviamente c'era qualcosa sotto.
Io: " che succede si può sapere?" Chiesi.
H: "niente .." mormorò.
Si ok e una persona scoppia a piangere così perché non sa cosa fare nella sua giornata, ovvio.
Interruppi quel contatto fisico che sembrava dargli sostegno vedendo come il mio allontanamento lo rese ancora più triste.

H: " qualcosa c'è

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H: " qualcosa c'è.. ma non posso dirti cosa" guardò il pavimento.
Mi sentii inutile e per qualche motivo arrabbiato.

~Precedentemente~
Hinata pov.
Dopo l'allenamento fui trascinato via con la forza da dei miei ex compagni di classe.
Non se ne accorse nessuno.

Questi mi trascinarono dietro lo stabile e iniziarono ad offendermi e ad urlarmi contro di tutto e di più imponendomi di avvicinarmi a Tobio per farlo soffrire

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Questi mi trascinarono dietro lo stabile e iniziarono ad offendermi e ad urlarmi contro di tutto e di più imponendomi di avvicinarmi a Tobio per farlo soffrire. Una sorta di vendetta personale la definirono. Una vendetta per qualcosa successo anni prima.
Volevo tanto sapere cosa, ma non me l'avrebbero mai detto.
Comunque non dissi niente e loro se ne andarono.
Non volevo far soffrire Tobio. Lui era un ragazzo dolce e determinato e in più .. lui è stato ufficialmente il mio colpo di fulmine.
Che schifo di primo giorno .. perché se la prendono sempre tutti con me? Sarò anche basso ma non ho mai fatto del male a nessuno ..
con questi pensieri tornai in palestra dove, alla vista di Kageyama, mi rallegrai momentaneamente.

~Ora~
Kageyama pov.

Io:  " MA STAI SCHERZANDO SPERO!? MI FAI DOMANDE STRANE, PIANGI, MI TRASCINI VIA E NON HAI IL CORAGGIO DI DIRMI COSA STA SUCCEDENDO??? MA CHE PROBLEMI HAI!!"  Urlai pentendomene subito dopo.
H: " mi dispiace" mormorò mandarino non guardandomi negli occhi.. stava nuovamente piangendo, gli occhi immersi nel rosso e dei lievi tremolii lo scossero.
Io: " andiamo a casa" dissi sospirando.

Ci incamminammo ma ben presto mi resi conto che in quello stato, di sera e da solo per di più non sarebbe mai arrivato a destinazione perciò lo portai da me. Dopotutto casa mia era vuota.
Che primo giorno memorabile pensai varcando la soglia inseguito per la prima volta da qualcuno.
Cenammo in rigoroso silenzio, lavai i piatti e lasciai Shoyo in divano intento a pensare.
Lo posso dire anche da qui, si sente che il suo cervello si sta contorcendo per i ragionamenti.
Arrivò in breve anche il momento di andare a dormire e in quel lasso temporale realizzai di non aver pensato alla questione materasso.
Io: " ehm c'è un problema" dissi "l'unico materasso è quello di camera mia. Puoi dormire tu li. Io dormo per terra."
Hinata annuì e mi seguì in camera.
Dopo essersi cambiato con qualcosa che gli avevo prestato si sedette sul letto e in men che non si dica mi tirò verso di lui.
Io: " cosa stai facendo???"
H: " dividiamo il letto. Ti ho già dato troppo a cui pensare" disse piano.
Nel buio credo di aver visto comunque entrambi arrossire. Non protestai. Mi stesi di fianco a lui e aspettai.

Hinata stava dormendo mentre io continuavo a pensare e pensare alle ultime ore trascorse

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Hinata stava dormendo mentre io continuavo a pensare e pensare alle ultime ore trascorse.
All'improvviso ..

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