Il lavoro continuò, e restarono lì per diverse ore. Anche a casa di Emma, le ricerche procedevano, avevano trovato diverse impronte digitali, sulla porta della stanza e sulla finestra.«No, si sbaglia. Lei ha trovato aperta solo la finestra. La porta la tiene sempre chiusa, se fosse stata aperta ce lo avrebbe detto.» Insistette Jason.
Si erano imbattuti in un piccolo dibattito, e non sapevano più come uscirne fuori.
«Però le impronte digitali su questa superficie dicono il contrario.» Sollevò un labbro e continuò a controllare, nonostante fosse concentrato sulla discussione.
«Non ha senso il suo ragionamento, mi perdoni. Non penso che la nostra collega ci mentirebbe su una cosa del genere. La persona potrebbe aver semplicemente chiuso la porta, ed è per questo che Emma l'ha trovata chiusa, come sempre d'altronde.»
«E inoltre, potrebbe essere entrato dalla porta, e infine essere uscito dalla finestra. Magari ha visto qualcuno, e non ha fatto in tempo a chiuderla. Se l'è data a gambe dopo aver lasciato la pianta; anche perché non avrebbe avuto motivo per rimanere un secondo di più, proprio per la paura che Emma si potesse svegliare, sentendo rumori strani.» Ray continuò con la sua spiegazione, senza staccare lo sguardo da Chase.
«E poi non vedo il motivo di non dircelo. Tiene molto a questo caso, e penso che mentire sia una pessima scelta, sia per noi che per se stessa. Se proprio non ci crede, vada dalla nostra collega e glielo chieda. Non voglio perdere ulteriore tempo a discutere, soprattutto su queste cose, nonostante sia il mio lavoro.» Norman finì il discorso al posto di Ray, il quale, aveva deciso di lasciare perdere.
«Ho trovato un pezzo di stoffa!» Esclamò un ragazzo, che stava dall'altra parte della stanza, accanto alla finestra.
«Dov'era?»
«Incastrato fra i cardini, ma purtroppo erano nascosti dalle tende. Probabilmente la vostra collega non li ha notati per questo.»
«Significa che ne hai trovato altri?»
«Ne ho trovato altri due: due sono neri, sbiaditi; mentre l'altro è rosso corallo. Sono dei pezzettini minuscoli, quasi non li notavo nemmeno!»
«Imbustali pure allora, li porteremo dopo!» Grayson, sotto l'ordine di Colin, li inizio a mettere in diversi sacchetti, per poi scriverci sopra con un pennarello indelebile nero dei numeri, seguendo l'ordine in cui li aveva trovati.
«Vi lascio un attimo soli, vado a sentire come sono messi gli altri.» Norman uscì dalla stanza e scese le scale, mentre componeva il numero di telefono di Kay.
Rispose poco dopo, sentendo un bel chiasso di sottofondo, forse avevano scoperto qualcosa.
«Pronto? Kay, come siete messi?» Domandò, guardandosi intorno.
«Norman, cercherò di riassumere e di fare veloce.» Uscì dalla stanza e appoggiò la schiena al muro del corridoio.
«Abbiamo trovato un pezzo di capello, e inoltre scoperto quale sega ha utilizzato il nostro assassino, una che utilizza un macellaio. In più, questa persona aveva un tumore allo stomaco, lo abbiamo scoperto poco fa, abbiamo deciso di aprire il corpo per scoprire di più. Prima di aprirlo abbiamo notato un rigonfiamento nella pancia, stiamo sospettando che questa persona fosse incinta.
Voi invece?»«Anche noi abbiamo appena trovato dei pezzi di stoffa, incastrati tra i cardini della finestra. Per le impronte digitali ci stanno lavorando, non abbiamo trovato molto. Comunque, tra una mezz'ora dovremmo essere lì, siamo qui da un bel po' di tempo e non abbiamo trovato altro, oltre a queste cose.»
Terminarono la chiamata pochi secondi dopo, salutandosi e ritornando al proprio posto.
«Allora? Che hanno scoperto?» Chiese Jason.
Iniziò a spiegare quello che Kay gli aveva appena detto al telefono, passeggiando nella stanza.
«A quanto pare il nostro assassino è un macelliere.»
«O magari l'ha comprata, ci sono un sacco di cose pericolose che i negozi vendono. Compresi i negozi di pistole.»
«In effetti..» Borbottò, per poi sedersi sul letto.
«Oi!» Gridò Nolan dal giardino.
«Cosa hai trovato?» Colin lo imitò, gridando.
«Qua ci sono delle orme, e continuano fino alla recinzione!» Continuò, attirando l'attenzione di alcune persone che passeggiavano tranquillamente, credevano stesse parlando da solo.
«Scendo io! Arrivo.»
Jason uscì in giardino e raggiunse Nolan, facendo attenzione a dove metteva i piedi.
«Guarda qua. Questo tizio calza di piede un quarantuno.»
«Sono scarpe che si utilizzano in montagna queste.. sono adatte per il freddo, per la neve, e per la roccia.»
«Se si guarda bene si vedono anche i dettagli, come hai detto tu.»
«L'unico fatto è, da dove è entrato questo? Dalla porta principale? Oppure si è scalato il muro ed è salito fino alla finestra, che poi ha aperto?»
«Noi abbiamo trovato delle impronte digitali sulla porta e sulla maniglia, e sospettiamo sia entrato da quella porta.»
«E allora questo significa che il bastardo ha usato la porta principale, senza farsi problemi. Controlliamo il pavimento di tutte le stanze, attrezzati anche tu della torcia che ho io in questo momento, e avverti gli altri.
Potresti far scendere i due criminologi?»«Ray e Norman?» Domandò indietreggiando lentamente, per poi voltarsi.
«Si, loro.» Annuì e continuò a controllare, questa volta iniziò a piazzare dei segni, per far vedere dove si trovavano le orme.
Nel frattempo, Emma e Kay si trovavano nella stanza con Yaeko.
Discutevano sull'incontro che lei e Azrael avrebbero avuto tra pochi giorni, a lei non faceva differenza.«Senti, ma perchè sei così giù ultimamente?»
«Penso che dopo essere.. resuscitata, la mia memoria abbia deciso di farmi ricordare dei brutti eventi. E poi mi sento triste senza alcuna ragione.»
«Ti va di raccontarci questi eventi?»
«In verità no, magari quando me la sentirò. Possiamo cambiare argomento?» Portò le ginocchia al petto e posò la fronte sopra di esse.
«Continuando il discorso su Azrael: pensiamo lui ricordi qualcosa, ma non gli abbiamo ancora chiesto nulla, e quindi non ne siamo sicuri.»
«Però lui stesso ci ha detto che conosce Deadoc, a quanto pare sono colleghi. Conosci qualcuno di nome Azrael?»
«Si, mio fratello si chiama Azrael. Ma non lo vedo da un bel po' di mesi, da gennaio.»
Emma e Kay si guardarono: possibile che Azrael, il ragazzo chiuso in cella, sia davvero il fratello di Yaeko?
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𝙇𝙖 𝙛𝙖𝙗𝙗𝙧𝙞𝙘𝙖 𝙙𝙞 𝙘𝙤𝙧𝙥𝙞
Mystery / Thriller•COMPLETA. -Per questa storia mi sono ispirata ad un libro che ho letto, chiamato: "Morte innaturale" di Patricia Cornwell. Ho seguito la maggior parte degli eventi contenuti nel libro e ci ho aggiunto la mia fantasia per molti avvenimenti. Gli altr...