Una rosa scarlatta

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Entrati in macchina mi sembrava di essere tornati alla normalità, finalmente mi sentivo bene, ero tranquilla.

Ormai l'incidente stava pian piano facendo parte del passato, lasciando spazio ad un rigoglioso futuro, l'unica carenza era la memoria di Shota, cosa che prima o poi avrebbe recuperato.

Ed io gli avrei dato tutto il mio aiuto e supporto...

Cercai di non distrarlo troppo, osai solo avvicinare la mano, per accarezzarlo dopo che aveva cambiato la marcia, lui molto carinamente me la prese, intrecciando le dita alle sue.

Si stava bene, non ostante la leggera sensazione d'ansia che aleggiava nell'aria, un po' come il nostro primo "appuntamento", quando ci fu la serata galante...

...i ricordi in me riaffiorarono vivaci, sperai che lo stesso potesse accadere anche a Shota, molto presto...

Una volta arrivati notammo subito un individuo piuttosto sgargiante ad aspettarci all'esterno del locale, ovviamente era Hizashi, con quell'improbabile camicia, dalla stampa fresca e frizzante, un po' come lui.

Una volta arrivati fu proprio lui ad avvicinarsi, rubando un po' la scena a Shota e aprendo il mio sportello con galanteria, porgendomi la mano e facendomi uscire dalla vettura.

Fece dei sonori apprezzamenti, che Shota notò con vago disappunto ma con altrettanto disinteresse.

Dopotutto si trattava di Hizashi...

Il biondino mi fece fare una piroetta sul posto, ammirandomi ancora e complimentandosi infine con Aizawa per l'ottima scelta del vestito.

Ad un certo punto guardai Shota con sguardo colmo di apprezzamento e gratitudine, nell'aver constatato quali fossero le altre alternative, avendo Hizashi descritto quali altri vestiti aveva invece scelto lui...

Fortuna che Shota lo ignorò, prendendo in mano la situazione, o a quest'ora sarei diventata la regina delle fate, un frutto o una stretta parente dei fenicotteri.

Mi aveva decisamente fatto un favore!

Notò il mio sguardo, che interpretò correttamente dal momento che abbozzò un sorriso, trattenendo una risata, infine mi porse il braccio... che intrecciai al mio.

Aizawa: Andiamo.

Disse sempre col sorriso.

Poco prima di entrare si bloccò.

Aizawa: Oh!

Si guardò attorno con fare spaesato per un momento.

Momoiro: Uhm? Hai dimenticato qualcosa?

Chiesi.

Aizawa: Sì, cioè no... aspetta...

Hizashi lo vide, mentre tornava indietro.

Hizashi: Shotaaaaa are you okay?
Aizawa: Sì! Arrivo subito, tu va pure a prendere la prenotazione.
Hizashi: Okaaaay!

Non ci impiegò molto, la macchina era parcheggiata a pochi metri dall'entrata del locale, così lo aspettai.

Intanto guardavo un momento all'interno, vedendo Mic alle prese con il cameriere, tutto il locale lo stava guardando.

Risi, godendomi quella scena.

-Aizawa pov-

Che idiota, avevo dimenticavo di prenderlo prima di scendere dalla macchina, ero troppo preso dall'ansia.

Fortuna che avevo parcheggiato vicino!

Mi stava aspettando, quando tornai da lei notai il suo profilo, mentre le luci del locale si posavano delicatamente sul suo corpo, donandole nuove sfumature.

Un sapore dimenticato - Aizawa x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora