Jungkook iniziò a scendere le scale e, quando stava per superare Jimin, quest'ultimo gli rivolse un commento provocatorio. "Non credere che tu mi debba qualcosa ora," disse con un sorriso malizioso sulle labbra.Jungkook rispose con determinazione, "Non mi sognerò mai di farlo. Ma sai, dovresti forse pensare a Taehyung ogni tanto. Sempre a cacciare i suoi amici via quando vengono qui... Stai cercando di impedirgli di fare nuove amicizie come me?" Lo fissò intensamente negli occhi.
Jimin si infuriò ulteriormente. "TU SEI ESATTAMENTE IL TIPO DI AMICO CHE NON VORREI PER TAEHYUNG!"
Jungkook replicò, "Ascolta, fraintendi se pensi che ogni ragazzo che si avvicina a Tae abbia intenzioni sbagliate."
Jimin ribatté con veemenza, "No, non mi sbaglio affatto! Dieci dei suoi amici hanno già tentato di attaccarmi quando li ho messi in difficoltà! Ognuno di quei vermi..."
Prima che Jimin potesse finire la frase, sentì Jungkook afferrarlo per il colletto della camicia, il viso di quest'ultimo completamente arrabbiato.
"Ma cosa hai fatto tu?" sibilò Jungkook con rabbia.
Jimin balbettò sorpreso, "J-Jungkook? Da dove salta fuori questa reazione improvvisa?"
Nel frattempo, Jungkook si accorse che la camicia di Jimin si era sbottonata.
Jungkook si girò rapidamente, arrossendo visibilmente. Continuando la conversazione, domandò con una voce un po' tremante, "A-allora cosa hai fatto?"
Jimin, tenendo le braccia conserte, rispose con determinazione, "Cosa pensi che abbia fatto? Li ho colpiti dove fa male e li ho cacciati fuori."
Jungkook si voltò di nuovo verso Jimin, il suo sguardo continuava ad essere attratto dal petto scoperto del biondo, e iniziò a chiudere lentamente la camicia. "Nonostante tutto, non sei abbastanza consapevole di te stesso," disse avvicinandosi sempre di più. "Con questo aspetto, anche se hai superato i trent'anni... è praticamente una truffa," aggiunse con un dolce sorriso.
Jimin iniziò ad arrossire profondamente, trovando quella dichiarazione adorabile.
Suonò il campanello di casa.
*Dietro alla porta d'entrata*
«Jimin, sei qui, vero?»
La porta si aprì e...«PARK JIMIN!!!»
Jimin, visibilmente spaventato, rispose, «Nam-Namjoon?!»
Namjoon lo osservò attentamente. «Oh, sembri piuttosto rilassato... il fatto che stai poltrendo significa che è finito, vero?»
Jimin annuì nervosamente. «Sto facendo una pausa per ora... è quasi finito!»
Namjoon sorrise. «Bene allora, perché non torniamo a lavorare?» Lo prese per un braccio e lo accompagnò nel suo studio.
Jungkook, dal corridoio, disse divertito, «Ok allora, torno in camera da Taehyung.»
Jimin si voltò di scatto. «Aspetta! Voi due non potete stare da soli!... Tae... Tae sta per essere preso da una belva!» urlò mentre Namjoon lo spingeva dentro il suo studio per continuare il romanzo. Intanto, Jungkook non poteva fare a meno di trattenere le risate, trovando il suo "dolce" Jiminshi davvero adorabile.
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Kɪʀᴇᴘᴀᴘᴀ | ᴶᶤᵏᵒᵒᵏ
Fanfiction"La storia racconta di Jimin, uno scrittore single e amorevole padre, che fa di tutto per proteggere suo figlio Tɑehyung dalle attenzioni indesiderate degli altri uomini. Nel frattempo, Jungkook, il migliore amico di Tɑehyung, scrive racconti e roma...