Alone

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{Courtney}

“*Ahi* la testa! D-dove mi trovo? Assomiglia a una...cantina? Mi scoppia la testa! Dev'essere stato quel panno umido a farmi perdere i sensi. Papà, sei un bastardo quasi peggio di mamma! Ah ecco l'uscita...ehi, ma...non si apre!”

-Fatemi uscire da qui! Ehi! C'è nessuno?! Ehi! AIUTO! AIUTO! Niente...-dissi scendendo di nuovo gli scalini.- non mi sentirà nessuno qui dentro. Questo posto assomiglia alla cantina di zia Kelly...pieno zeppo di botti di vino, qualche scatola con del pane e casse con del formaggio. C'è una piccola finestrella lì sopra, dovrei darci un'occhiata...

Presi una cassa per arrivare sulla piccola finestrella che si trovava sulla cima della stanza, al di fuori si notava un giardino, che in effetti assomigliava al giardino di zia Kelly...

-Un cane...? No, non è un cane, ma IL cane! Quello è quello stupido cane di zia Kelly, Ben. Quanto lo odio. Allora anche la zia è complice? Brutta troia, me la pagherà non appena uscirò da questo posto! E ora che faccio?

Poi cominciai a riflettere: -Già , ho ancora la lettera di Duncan, credo che questo sia il momento adatto per leggerla...

La tirai fuori dalla tasca dei miei jeans, era un po' umida, ma non capivo il perché dato che era asciuttissima quando me l'aveva consegnata...decisi di non darci troppo peso e di limitarmi ad aprirla. Il mio cuore era a mille, ero in ansia, o semplicemente emozionata, curiosa di sapere cosa mi avesse scritto di così importante, feci un respiro profondo e la aprii. Era bianca con delle fantasie rosa, era davvero deliziosa, poi cominciai a leggere:

“Principessa,

ti ricordi questo soprannome? Te lo diedi prima che ci mettessimo insieme, forse è un nomignolo classico e che ti dà sui nervi, ma tu sei davvero una principessa e meriti tutto quello che una principessa merita. Non dovresti nemmeno meritare me, ma uno migliore di me, dovresti aspirare al meglio del meglio perché te lo meriti davvero, piccola principessa. Però io sono diverso, e in cosa ti chiederai? Perché sono stato in riformatorio? Perché scrivo sui muri? No, principessa, ma perché ti amo tantissimo e passerei tutta la vita con te, ti sopporterei ogni giorno della tua vita finché morte non ci separi. Sono stato uno stronzo, lo ammetto, non capivo niente e ho baciato Gwen solo per trasgredire a quelle stupide regole che avevi imposto e che non significavano niente. Se solo avessi capito prima gli sbagli che stavo facendo non ti avrei mai abbandonata, ma purtroppo è successo e il passato non si può cambiare. Non saresti disposta a darmi una possibilità? Nemmeno una piccola? Lo so, lo so, non sono il classico tipo da mazzo di rose e canzoni smielate, io l'amore lo dimostro con i fatti, ti ho sempre ascoltata e benvoluta, il tradimento è stata causata da una crisi adolescenziale e che, prometto, terrò a bada d'ora in poi se mi accetterai di nuovo nella mia vita.

D+C=Forever, principessa, permettimi di realizzare questo piccolo sogno, te ne prego. Ricordati, questo stupidone di nome Duncan ama Courtney, la principessa e farebbe qualunque cosa per lei. Ti amo, Duncan”

-Oh, Duncan, mio dio.- le lacrime cominciarono a sgorgare, non tentai nemmeno di trattenerle. In quel momento capii i miei veri sentimenti, il mio cuore apparteneva a Duncan, non a Scott, anche se a lui tenevo molto, ma non avrebbe mai potuto prendere il posto di Duncan.

-Oh, Duncan, chissà dove sei adesso...ho bisogno di te...più che mai...

{Duncan}

-Molto bene, Scott, Gwen, siete pronti?

-Puoi contarci!-risposero insieme.

-Chi suona?-chiesi.

-Pensaci tu, signor Duncan.- rispose Gwen ironicamente.

-E va bene, va bene, lo faccio io.

*Din Don*

Qualche minuto dopo aprì la madre di Courtney, aveva la faccia più euforica di quanto ricordassi.

-Sì? Vi serve qualcosa?- chiese seccamente.

-Ehm...cerchiamo Courtney.- risposi.

-Courtney non è qui.

-Come sarebbe a dire non è qui? Ma io...noi, dobbiamo assolutamente parlarle!

-Mi dispiace, caro, ma mia figlia non è ancora tornata a casa perciò non so davvero come aiutarti.

-Mi scusi, signora Wallace.- intervenne Scott.- sono le nove di sera, non mi sembra così preoccupata...

-Ascolta signorino.- cominciò a cambiare tono, mi faceva venire i brividi.- Anche voi tre siete in giro a quest'ora, nemmeno i vostri genitori sono preoccupati che andate in giro a quest'ora e non siete a casa per cena? Fate una cosa buona per tutti, andate a casa e non venite più a dare fastidio!

Ci chiuse la porta in faccia. Quella questione puzzava di brutto, e no, per una volta non era Scott, di solito la madre di Courtney era oppressiva e fissata dalla mania di perfezionismo...non era da lei fregarsene così altamente della figlia...anzi no, correggo, se ne fregava altamente, ma senza di lei non potrebbe dimostrare di essere la madre perfetta, se la figlia non c'è di conseguenza la madre non c'è.

-Strano...-intervenne Gwen.- non è da Courtney stare in giro fino a notte fonda e da sola per di giunta!

-Ve lo dico io, quella donna nasconde qualcosa. Il giorno del ballo sembrava così gentile...

-Scott, quella è solo una facciata, quella donna è perfida e nasconde qualcosa, ve lo dico io.

-Sì, ma cosa? Noi non possiamo fare niente!- disse Gwen.

-Per ora. Adesso è tardi, forse è meglio discuterne domani mattina, così potremo tutti schiarirci le idee.

-Hai ragione. Quindi ragazzi, ci vediamo domani mattina alle dieci da me.

-Perché da te, Scott?

-Perché così so dove trovarvi, io non ho il cellulare, non ve lo ricordate?

-Siamo nel XXI secolo! Compratelo!

-Ma non so usarlo!

-Imparerai! La tua è solo una scusa! Va bene...- conclusi.- per questa volta te la do buona, e verrò da te, ma la prossima volta no, quindi preparati!

Ci separammo, ognuno stava tornando alle proprie case, io compreso, ma non riuscivo a smettere di pensare a Courtney. Chissà dove si trovava la mia principessa. E se le fosse accaduto qualcosa di male? Non me lo sarei mai perdonato. Anche se mi avesse rifiutato nuovamente non mi sarebbe importato, la cosa fondamentale era trovarla e assicurarmi che stesse bene, per me l'importante era solo quello.

-Principessa, so che non sta dicendo la verità quella strega, so che c'è qualcosa sotto e a dispetto di tutto ci riuscirò, ti troverò e ti renderò felice, fosse l'ultima cosa che faccio. Te lo prometto.

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