Capitolo 6

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"Oggi fate contare me." dice Emma, aggrottando le sopracciglia, con un inquietante sorriso a trentadue denti.
"Ma?" esclama Willow voltandosi verso quella, con un'espressione interrogativa in volto.
Norman e Gilda cercano di trattenere una risatina, mettendosi una mano sulla bocca.
"QUEL PEZZENTE DI SEAN NON SA PROPRIO COME FARMI INCAZZARE." strilla la rossa, calciando il tronco della quercia, dove Ray è solito leggere.
Parlando del diavolo, eccolo che arriva. Potrebbe pure fare a meno di leggere mentre cammina. E, casualmente, ecco Anna che gli corre dietro.
Mh..
"Anna!" - richiamo l'attenzione della biondina - "Ti andrebbe di giocare? Abbiamo intenzione di fare il culo a Sean."
Brava T/n, aggiungi un bel sorriso dolce. Sì, proprio così!
"Ehm," - si volta verso Ray - "ora avrei da fare, magari dopo!"
"Sean ci offre dei biscotti se vinciamo!" insisto.
MA CHE SCUSA ORRIBILE È?
"Su" - dice il corvino, continuando a leggere - "va' a divertirti."
"Desidero quei biscotti." dice Anna, non appena si avvicina a me.
Bingo!
"Possiamo iniziare!" dico sogghignando.
Emma parte agguerrita, seguita da Norman. A molta distanza da loro, ci sono Gilda e Willow, accompagnate dai piccoli. Io sono dietro tutti.

Ho necessità di tenere d'occhio Anna. Ancora dovesse farsi male...Come se mi dispiacesse.
No, chissene frega. Dopotutto stanotte non è stato un caso. Non credo...

Ora che ci penso, non vedo Sean da dopo il test. Nè lui, nè Don. Non toccava a loro fare il bucato oggi?
E ALLORA EMMA COME PRETENDE DI TROVARLO E CREPARLO DI MAZZATE, CONSIDERANDO CHE QUEL COSO SIA ALTROVE?

Prima ancora di entrare nel bosco, decido di andare a controllare sul retro della struttura.
Siamo sinceri: non mi va di correre e voglio alimentare la guerra di Emma. Intanto si sa: non è davvero arrabbiata.
Arrivata alla quercia, mi fermo un attimo per prendere fiato.
"È stato troppo semplice." dice qualcuno dell'altra parte del tronco.
Ah, Ray. Accidenti!
"Cosa?" chiedo ancora con affanno.
"Convincere Anna a partecipare." risponde il corvino, chiudendo il libro e lasciandolo sull'erba.
"Sai cos'è il carisma, Ray?" chiedo sogghignando.
"Sì," - si alza - "ma qui non si tratta di carisma."
"Fatto sta che ha funzionato." ribatto io, mantenendo la mia espressione soddisfatta.
Il ragazzo si avvicina, per poi appoggiarsi di spalle sul tronco e guardare davanti a sè.
"Sean potrebbe avere un leggero debole per te." dice il ragazzo.
"Ok, e quindi?" chiedo guardando Ray.
"Com'è stato baciarlo ieri?" chiede lui. Sembra starsi innervosendo.
"Mh, non male." rispondo, distogliendo lo sguardo dal corvino.
"Quindi ti è piaciuto.." borbotta lui, per poi tornarsi a sedere.
"Si può sapere che hai?" gracchio arrabbiata io, voltandomi verso di lui.
"Puoi fare quel che vuoi, con chi vuoi." - continua lui - "A me poco importa."
"Ah." - esclamo per poi andargli vicino e abbassarmi, affinché io possa guardarlo bene negli occhi - "Neanche di quel che è successo tra noi la notte scorsa?"
"No." - risponde aprendo il libro - "Non sarebbe dovuto capitare."
"Ah, ok." - mi rimetto in piedi - "Quindi è così che stanno le cose. Fantastico."

Sento una parte di me spezzarsi.

Così, dopo questa imbarazzante delusione, decido di andarmene. Raggiungo il retro dell'orfanotrofio e intravedo Don e Sean che raccolgono le ceste, ormai vuote, del bucato.

"Ehi T/n!" mi saluta sorridente Don.
"Va tutto bene?" chiede Sean, avvicinandosi a me.
"Si, non preoccupatevi." - abbozzo un sorriso - "Volevo vedere se aveste finito!"
Non mi va più di mettere giocosa zizzania.
"Si!" - risponde Don - "Ti dispiacerebbe aiutarci? Prendi quella cesta laggiù!"
"Va bene." e li seguo verso l'entrata.

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Sono le 3 del mattino e devo togliermi le lenti senza far svegliare mia madre. Ok.
Coooomunque, dovrei aggiornare più spesso.
Solo che sto cercando idee e, non essendo una persona granché sentimentale, queste tensioni non fanno per me.

Beh, buonanotte <33
-vi

l'ennesimo &quot;Ray x reader&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora