... INIZIO NEL CAPITOLO PRECEDENTE...
... "Non mi fido di voi due, io mi siedo qui e voi vi mettete da quel lato" i ragazzi si misero per terra, vicini alla vetrina con le brocche spaiate e il grosso tavolo. Sara abbracciò il cuscino più stretto che poté mentre Roberto iniziava a raccontare.
"Dopo quella cosa con il grumo nero a casa nostra, mi sono sentito strano ma pensavo fosse lo choc. Ero inquieto, era come se mi mancasse l'aria. Ho passato una notte schifosa... Non puoi capire, non ho chiuso occhio. La mattina seguente, sono andato in centro a Destani a fare delle commissioni per distrarmi un po'".
Sam continuò con la stessa energia del fratello: "Anch'io non riuscivo a stare fermo. La notte non ho dormito e così all'alba ho fatto una passeggiata in bicicletta giù al fiume per schiarirmi le idee. Poi è successo: Robbie ed io ci siamo sintonizzati, cioè ci siamo capiti a distanza, ma non so come abbiamo fatto".
"Fatto che cosa?" l'espressione del volto di Sara era come un grande punto interrogativo.
Samuele continuò: "Quello che ti ho detto! Ci siamo capiti a distanza. Mentre ero al fiume il corpo è scattato in piedi da solo. Dentro di me sapevo di dover andare, non potevo farne a meno di muovermi. Cavoli sembravo matto! Ho pedalato fortissimo anche se non sapevo dove stavo andando. Sapevo solo che dovevo fare il prima possibile. Prima ho fatto la strada principale che porta a Destani, poi delle traverse e alla a fine mi sono ritrovato di fronte ad una casa in campagna che non avevo mai visto prima di allora. In quel preciso istante Roberto è arrivato in automobile... Sai, io non sapevo dove abitavi, dopo che sei svenuta a casa nostra è stato Tito a riaccompagnarti".
"Questa casa? La casa di zia Miria?" Sara torceva il cuscino "Ma cosa vuol dire? Perché siete venuti qui?"
"Per te Sara, per vederti. Ci interessavi tu" disse Rob solennemente.
"Se volete farmi del male giuro che urlo".
"No, non ti preoccupare" rise di gusto Rob "Non in quel senso. Io e mio fratello avevamo la necessità di vederti..."
"Quindi siete venuti a trovarmi nello stesso momento. Probabilmente eravate preoccupati per me? È una coincidenza un po' strana, ma non mi pare niente di eccezionale" disse Sara.
"No, non capisci! Non è andata così, siamo stati portati da te. Dovevamo vederti, non potevamo farne a meno. Sapevamo che stavi bene, perché il dottore che ti ha visitata a casa nostra, ha detto che non era niente di grave. Dovevi solo riposare e solo per precauzione ti ha fatto delle flebo" spiegò Sam.Sara capì il perché dei puntini rossi sul braccio.
"... Ma certo che stavi bene... Figurati che hai iniziato a russare forte come una campana quando nonno Tito ti ha portato a casa tua, dopo lo svenimento nella nostra cucina!" disse Roberto sogghignando.
Sara gli lanciò il cuscino sfiorando l'amico: "Io non russo! E comunque non capisco perché siete venuti da me se eravate così tranquilli...".
"È questo il punto, non lo sappiamo neanche noi. Appena siamo arrivati tua zia ci ha detto che non eri ancora sveglia. Le abbiamo chiesto se potevamo vederti... Puoi immaginare la sua faccia! Miria non ci sopporta, questo lo sai... Ci ha fatto entrare solo perché stavi dormendo tranquilla. Ci ha anche offerto del tè caldo in delle strane tazze con il manico tutto intrecciato.." Sara sorrise pensando alle orrende tazze della generalessa "...mentre lo bevevamo i tuoi occhi hanno iniziato a muoversi velocemente... Apri-chiudi-apri-chiudi, erano stranissimi, non sembravi tu! Ogni volta che si incrociavano con i miei sentivo dentro un'energia strana" disse Sam confuso dalle sue stesse parole.A Sara sembrava di ascoltare le favole di mostri ed eroi che le raccontavano sempre da piccola e come allora, nonostante la paura, non poteva fare a meno di voler scoprire come la storia continuasse.
La coperta di lana che la nonna le aveva cucito, la fortezza che proteggeva Sara quando faceva un brutto sogno o aveva paura del buio, sarebbe stata utile in quel momento: Sara aveva bisogno di sentirsi sicura.
Purtroppo erano passati molti anni da quando quella coperta, ormai ridotta ad una manciata di fili colorati attorcigliati, era finita nella spazzatura.
Sara non aveva più nessun posto dove nascondersi.
![](https://img.wattpad.com/cover/31995513-288-k369122.jpg)
STAI LEGGENDO
Il grumo nero di Destani (In revisione)
AdventureQUESTO È IL PRIMO LIBRO DI UNA SAGA COMPOSTA DA CINQUE LIBRI Il grumo nero di Destani (Un viaggio fantastico - vol. 1) Sara è una ragazzina che per gli ultimi 8 anni ha viaggiato per l'Italia cambiando casa e scuola ogni anno, non ha amici e l'unic...