Durante i viaggi in macchina
si possono vedere tante cose,
ma osservarle è tutt'altra questione.
Fuori dal finestrino,
mentre si corre per strada,
il mondo va avanti
e chiede di essere scrutato.Quando viaggio in macchina
spesso mi ritrovo a guardare il cielo,
ad osservare le nuvole,
non so perché lo faccio,
ma mi fa stare bene,
mi fa sentire libera dai macigni
quali sono i problemi della mia vita.Spesso invece mi ritrovo a guardare le persone,
a studiare ogni singolo solco sul loro viso,
a tentare di capire cosa provano.
Spesso vedo lacrime che rigano i loro volti,
mi chiedo "Perché mai?"
ma faccio fatica a trovare risposte.
Spesso osservo occhi vuoti,
spenti e stanchi,
che implorano pietà,
che chiedono di essere liberati dai loro macigni.Alcune volte sono gli anziani
a catturare il mio sguardo,
con i loro corpi trasformati dal tempo.
Hanno una storia
e ogni parte di loro la racconta,
mi piace provare a leggerla
in quel loro camminare curvi,
in quel loro usare il bastone,
in quel loro vestire vecchio stile,
ma anche in quel loro sorridere,
sorriso di qualcuno che oramai ha visto tutto.Mi ritrovo anche a guardare gli edifici,
a memorizzarne i colori e le forme,
senza motivo.
Spesso noto aprirsi le imposte
o qualcuno stendere i panni,
e di colpo ragiono
su quali scelte hanno portato a quel momento,
a quell'incontro apparentemente immotivato.Se invece viaggio in macchina di notte
la mia sola compagna è la luna,
silenziosa e luminosa.
La vedo che mi sorride,
che mi dice che andrà tutto bene.La prossima volta che viaggerete in macchina
state attenti a ciò che sta fuori dal finestrino,
potrebbe insegnarvi molto più
di qualsiasi altra cosa.
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un libro di parole mai dette
कविताFlussi di pensieri che ardevano nella mia mente trasformati in poesia all'interno di questa raccolta. Schegge di verità sulla mia esistenza che tagliavano il mio fragile cuore e la mia anima abbandonata a se stessa. È tempo di far uscire questi pens...