Me e lo specchio

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Ogni tanto mi chiedo
come sarebbe essere in un corpo diverso,
essere un'altra persona,
avere un altro viso
e un altro carattere.

Più mi guardo allo specchio
più noto difetti.
La faccia di mio padre,
il naso troppo lungo,
gli occhi diversi fra loro,
i denti storti,
le orecchie sporgenti,
i fianchi e la vita troppo larghi,
le cosce troppo grosse,
troppo grasso sulla pancia.
Tutto pian piano si trasforma,
ogni secondo divento più inguardabile.

Lentamente mi sto uccidendo,
mi guardo allo specchio
e vedo tutto quello che non voglio essere,
lentamente me ne sto andando,
ogni parte di me non si sente abbastanza.
Intrappolata in un corpo
che non posso cambiare,
imprigionata in un sacco di carne
che vorrei fosse diverso.

Difetti, difetti, difetti, difetti, difetti.
Ecco tutto quello che vedo,
niente di più,
niente di meno.
E anche oggi una cazzata
mi ha rovinato la giornata,
ma soprattutto l'autostima.

un libro di parole mai detteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora