4. (Damiano)

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Non l'avevo programmato, lo giuro. È successo e basta.
Non avevo programmato di innamorarmi. Io a quelle puttanate, nemmeno ci credevo.
Non avevo nemmeno preso in considerazione l'idea di ritrovarmi faccia a faccia con la perfezione, eppure un giorno l'ho addirittura travolta per strada.
La felicità non si programma, arriva e basta. E quando la lasci andare? Quante probabilità ci sono di ritrovarla. Quanto sono fortunato?
Mi sento esattamente così ora, su questo palco, con gli occhi puntati in quelli della ragazza che amavo. Certe cose sono così, le lasci andare come un frisbee, fanno il giro del mondo e poi, ritornano a posartisi di fianco come se fossero tue, come se fosse destino.
Destino.
Che parola grossa, scomoda. È un pò come dire che non importa quel che fai nella vita, se 'na cosa sta scritta nun la poi cambià.
Eppure adesso mi appare tutto così nitido, che è come se avessi capito di colpo che cazzo stiamo al mondo a fare. Ho trovato tutte le risposte del mondo nei due occhi azzurri che mi fissano, di fianco al bancone.
Ricorro a tutto il mio autocontrollo e cerco di non sbagliare i tempi, da bravo professionista.
Mi ero preparato al fatto che avrei potuto rivederla, ma non pensavo così presto e soprattutto non qui. È con un'amica, devo fare attenzione. Lo noterebbe se la guardassi troppo.
Ma come faccio a tenere lo sguardo distante? L'ho appena ritrovata ed è così bella che non posso non guardarla.
Datte na regolata, Damià!
Mi volto, fingendo che sia tutto calcolato e Vic mi lancia uno sguardo pieno di pietà. L'ha vista anche lei.
Thomas ed Ethan non si sono accorti di nulla ma appena lo faranno, sono certo che mi guarderanno nello stesso modo.
Devo voltarmi, non posso fare l'intero show dando le spalle al pubblico.

....Follow me, follow me, now!

Il pubblico comincia a gridare ma nemmeno lo sento. Sento soltanto il mio respiro, come un eco lontana. E il battito del mio cuore.
Ho paura, non credo di averne mai avuta così tanta in vita mia, perchè ho di fronte a me la cosa più bella che mi sia mai capitata, perchè l'ho lasciata andare e perchè l'ultima volta che l'ho sentita l'ho trattata da schifo, quando invece era lui il verme che avrei dovuto prendere a pugni sin dall'inizio. Quello che me l'ha portata via.
Faccio un sorriso di cortesia e ringrazio tutti per essere venuti. Che poi che cosa mai potrebbe  fregarmene di questo posto? Voglio solo fare un favore ad un amico e alla svelta, per poi parlare con Alice.
Smette di guardarmi ed io sento come se mi piombasse addosso il freddo. Perchè è da un pò che l'ho capito, ormai sto bene solo quando ho lei vicino.
Perchè non mi sta più guardando?
Cercando di essere credibile mi volto alla mia sinistra e la vedo avvicinarsi a Tiziano.
È uno scherzo? Vi prego ditemi che sto sognando. Non può essere qui con lui. Non stasera.
Le sta parlando ed ogni tanto lancia un'occhiata verso di me. Le sta dicendo che gli dispiace? Che non voleva riaprire vecchie ferite e che non aveva idea che venendo qui mi avrebbe rivisto?
Certo che non ne aveva idea.
Altrimenti non ce l'avrebbe mai portata quello stronzo.
Vuoi giocare sporco, Tiziano?
Mo te 'nsegno du cosette!
Mi volto e faccio un passo verso i ragazzi. Ancora prima di aprire bocca, Victoria ha già capito cosa voglio fare e mi lancia un'occhiataccia ma non m'importa, ormai ho deciso e i ragazzi mi seguono. Lascio abbassare le luci e chiudo gli occhi.

Put your lovin' hand out baby...
Cause I'm beggin....

Riapro gli occhi e lei è di nuovo li a fissarmi nello stesso modo di prima, ma questa volta ha gli occhi lucidi e anche io, nonostante cerchi di mascherarlo.
Beggin è il nostro pezzo nella playlist sbagliata.
Beggin è la nostra notte, il nostro tempo. Beggin è la villa ad Ostia e le frizzarelle a Trastevere. Beggin è incancellabile.
Beggin parla di me.
Di un uomo che supplica una donna di riportarlo in vita. Ed io in vita ci sono, la vita la vivo, ma quanto sarebbe migliore se l'avessi ancora accanto?
Tiziano guarda Alice e la sua espressione cambia non appena nota il modo in cui mi fissa. Le porta una mano dietro la schiena e le cinge i fianchi facendomi venire voglia di morire.
Vorrei spaccargli la faccia, prenderlo a pugni e fargli sputare la veritá.
Deve dirlo! Deve ammetterlo che era tutto un piano calcolato nei dettagli per portarla via da me.
Deve esserlo stato per forza, o tutte queste coincidenze non si spiegano.
Alice si volta verso di lui e gli sorride ed io sento una fitta al cuore e poi allo stomaco. Un fastidio che si propaga nel corpo e mi costringe a voltarmi dall'altra parte, perchè vederla triste mi ha sempre fatto male, ma vederla felice con un altro mi uccide.

La sto guardando da qualche minuto dalla piccola apertura della porta anti-incendio. Victoria dice che dovrei andarci a parlare e Thomas invece che dovrei fare ciò che mi dice il cuore.
Ethan da bravo stronzo mi dice che cuore e testa devono andare d'accordo e allora sono fottuto.
Perchè il cuore è già da lei, ma la testa muore di paura.
E se mi tirasse uno schiaffo di fronte a tutti? Lo farebbe? O forse potrebbe ricoprirmi di insulti.
E se mi ignorasse semplicemente? Se mi mandasse al diavolo dicendomi che non vuole nemmeno saperne di me?
Sposto lo sguardo su Tiziano che non le leva mai le mani di dosso e poi li guardo salutare la loro coppia di amici. Poi lui le bacia la fronte e si avvia verso il bancone con in mano il portafogli. Ma che cazzo deve aver comprato per dover pagare qualcosa ad un'inaugurazione?
È da sola, giocherella con la punta dei capelli, come fa di solito quando è nervosa.
Anche io sono nervoso, anche se non lo sono quasi mai, ma con lei è un abitudine perchè mi manda letteralmente fuori di testa come nessuno ha mai fatto. Credo sia l'essere umano più bello che se possa avere la fortuna di trovare.
Daje, Damià!
Rientro nel locale e le persone all'interno iniziano a gridare, a sbracciarsi e salutare. Non le vedo quasi.
Sto andando dritto da Alice e vedo solo lei.
"Ciao" le dico dopo aver preso un bel respiro. Sembro un ragazzino in prima media e non è da me ma lei mi ha sempre fatto quest'effetto.
Mi guarda negli occhi e il tempo rallenta. Tutto fluttua a mezz'aria ed io non vedo altro che lei, come nei film. Se solo esistesse un modo per scattare foto di istanti così, per riviverli.
Se si potessero salvare gli istanti, io salverei questo nell'hard disk del mio cuore e  quello in cui le ho parlato la prima volta.
Che poi è strano: le foto le puoi salvare. Perchè non si può fare lo stesso con gli amori? Con la felicità.
"Ciao, Dem" mi dice a voce bassa, come se non volesse farsi sentire.
Quanto tempo era che non sentivo la sua voce?
Fateci caso: quando ci manca qualcuno, una delle cose che vorremmo di più è sentire il nostro nome pronunciato dalle sue labbra.
"Come stai?" le chiedo. Che domanda del cazzo.
Lei sorride contro voglia e piega la testa.
"Bene" mi dice "E tu?"
Sto di merda. Fa tutto più schifo da quando sei andata via e ti cerco continuamente nelle braccia di chiunque senza riuscire mai a trovarti, porca troia!
"Tutto alla grande" le rispondo "Sono venuto a fare un favore ad Andrea"
"Andrea?"
"Il mio amico, te lo ricordi?" le dico indicandolo, dall'altra parte della stanza.
"Il locale è suo?" chiede sbalordita "Vive a Londra?"
"Proprio così"
Stiamo parlando come due vecchi amici ed io sto morendo dalla voglia di abbracciarla.
"Questa proprio non me l'aspettavo!" mi dice "Sono contenta per lui" abbassa la testa imbarazzata. È colpa mia, non faccio altro che fissarle le labbra.
"Lavori ancora alla National?"
"Si, ora gestisco un'intera sezione per conto mio"
"Ne hai fatta di strada!"
"Anche tu" mi risponde "Qui non si parla d'altro che del vostro concerto"
"Verrai?"
Non avrei dovuto chiederlo lo so, c'erano altre mille domande che avrei potuto farle, ma quella era l'unica cosa che volevo davvero sapere.
"Io, mi piacerebbe ma..."
"Carboncino"
Sento una voce, la riconosco e la fitta allo stomaco ritorna.
È Tiziano. L'ha chiamata Carboncino.
Stringo i pugni nelle tasche dei pantaloni e cerco di non fargli del male.
"Damiano, ciao" mi saluta e poggia il braccio attorno alle spalle di Alice con una lentezza appositamente studiata per mandarmi fuori di testa.
"Tiziano, come stai?"

Beggin 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora