prologo

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Robin: andiamo Anne, non abbiamo molto tempo a disposizione
Anne: Robin! Il bambino non smette di piangere
Robin: dallo a me
La donna gli diede il piccolo e Robin lo cullò per un po'.
Il bimbo gradualmente smise di piangere tra le braccia del padre.
Robin: ecco fatto
Anne sorrise. Era davvero fortunata ad avere un marito come Robin.
Ma ora dovevano fuggire.
La società non li accettava...chi mai avrebbe accettato il matrimonio tra un nobile e una serva?! Nessuno.
Dovevano andarsene.
E quella notte avevano pianificato tutto nei minimi dettagli.
Raggiunsero il porto e cercarono la barca che avevano preparato in anticipo all'insaputa di tutti.
La trovarono subito.
Una barca di medie dimensioni.
La loro via di fuga.
I due salirono sulla barca e Anne sciolse la corda e con una bella spinta la barca iniziò a muoversi.
Anne: stiamo davvero andando via?
Robin: io non posso rinunciare né a te né a Harry, amore mio. Nessuno ha mai accettato la nostra relazione, l'hai visto pure tu
Anne annuì.
Ogni tanto si ricordava ancora gli sguardi invidiosi della servitù e gli sguardi carichi di odio e disprezzo della famiglia di Robin.
Si erano sposati in segreto e qualche tempo prima era rimasta incinta.
Il loro bambino era nato solo due mesi prima senza che nessuno lo venisse a sapere.
Ma le cose stavano peggiorando quando la famiglia di Robin lo costrinse a un matrimonio combinato con una donna che neanche conosceva.
E lo minacciarono che se non avesse accettato il matrimonio, Anne sarebbe stata cacciata dalla città e Robin sarebbe stato diseredato.
I due avevano capito che rischiavano grosso a stare lì, soprattutto se avessero scoperto della nascita del bambino.
Robin si accorse dei pensieri della moglie, così, portò il bambino nel piano inferiore della barca, dove si trovavano le provviste e anche le pochissime persone che si erano offerti di seguirli e che li avevano sostenuti fin dall'inizio.
Poi raggiunse la moglie che guardava la città marittima farsi sempre più piccola.
Robin: tutto bene?
Anne: sì, penso proprio di sì, ora saremo liberi
Robin: sì, lo siamo Anne
Anne: e ora? Dove andremo?
Robin: in un isola deserta che non conosce nessuno a parte io, dove si trova la villa che apparteneva al mio bisnonno. Non la conosce nessuno, solo io. L'ho scoperto nel vecchio diario del mio bisnonno.
È ancora intatta e lontano da chiunque
Anne: e gli altri?
Robin: sono gli unici che hanno creduto in noi, non ci abbandoneranno, ci daranno una mano con la villa e il resto
Robin le prese la mano e lei sorrise.
Anne: sono pronta

Kiss From A Rose {Larry Stylinson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora