Lo Smistamento

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"Sei pronta!" La voce di Minerva McGranitt echeggiò dolce nella stanza.
"Si mamma" disse la bambina mentre usciva dalla porta del bagno con la sua divisa neutra. La mano di Minerva andò subito alla sua bocca e una piccola lacrima di gioia scese lungo la guancia di Minerva."che c'è?ho sbagliato qualcosa?forse ho messa male…" non ebbe il tempo di finire la frase che su madre la prese in un abbraccio caloroso "sei semplicemente perfetta piccola…  Judith Emily Silente e finalmente tempo che tu inizi il tuo percorso da strega. Su ora aspetterai con Gazza e poi entrerai appena sarà arrivato il treno" disse sorridendo Minerva mentre asciugava un'altra lacrima dal suo viso. "Posso andare dalla zia Sibilla? Non mi piace Gazza e specialmente la sua gatta mi incute timore" domandò la piccola Judith "va bene vai da lei ma fai attenzione" averti minerva.

Judith e Sibilla avevano un buon rapporto essendo che da piccola Judith non poteva farsi vedere a zonzo per i corridoi del castello tanto spesso e quindi a legato con l'unica persona che faceva lo stesso. la professoressa di divinazione Sibilla Cooman la quale gli aveva insegnato tutti i segreti sulla propria materia e questo non andava tanto bene a Minerva essendo titubante a credere nella divinazione.

Qualcuno bussò alla porta "avanti" disse Minerva mentre si alzava in piedi "disturbo? Sono venuto a vedere la mia piccolina prima di entrare in sala grande" annuncio albus "papà!" Esclamò Judith correndo ad abbracciare suo padre "sei pronta per il grande passo mia streghetta?" Chiede facendo un ampio sorriso "sempre!" Annuncio fiera Judith e a Minerva scappò una piccola risata "su ora vai dalla professoressa Cooman" disse Minerva e Judith sorrise e corse verso l'aula di divinazione

L'aria si fece più seria nella stanza. Albus si avvicinò a Minerva e gli prese le mani tra le sue "sai una cosa Minerva?" chiese con voce calma Silente "cosa Albus?" Domandó  "anche se quello che è successo 14 anni fa non sarebbe mai successo se non eravamo entrambi alquanto brilli…" una risata echeggiò nella stanza da entrambi "...sono felice che sia successo perché ne è uscita la cosa più bella che io abbia mai visto. nostra figlia. E non potrei essere più orgoglioso di così,di avere la figlia più bella al mondo" disse albus commosso "oh albus!" Esclamò Minerva commossa mentre Albus la abbracciava in un abbraccio che Minerva sapeva fosse il posto più sicuro per lei "ora e meglio che ci dirigiamo in sala grande prima che facciamo tardi" affermò Minerva e entrambi si incamminarono verso la sala grande

Nel frattempo Judith percorreva i corridoi per raggiungere sua zia. A un tratto vide Piton uscire da un corridoio secondario e si nascose per non farsi vedere. Aveva paura di quell'uomo l'aveva sempre avuta fin da piccola anche se sua madre e suo padre gli avevano detto più volte che era un brav'uomo E precarietà poteva anche esserlo ma lei proprio non ispirava fiducia infatti aveva ben imparato a nascondersi in sua presenza una volta che lui se ne andò Judith corse dalla zia .

"Judith!" Esclamò Sibilla con le mani alzate sulla testa le quali si abbassarono dopo che capì che era una reazione esagerata. "Ciao zia" disse Judith certamente più calva di Sibilla ma sfogliando un sorriso divertito. "Vuoi un tè?" Chiese Sibilla "si! Ma solo se depo lo leggiamo" disse Judith "certamente" esclamò in risposta Sibilla che sparì subito dopo per tornare con due tazze di tè. Judith nel frattempo si era già accomodata su uno dei tavoli vicino alla cattedra "quindi un po' ansiosa?l'ora si avvicina" disse Sibilla porgendo la tazza di tè a Judith e sedendosi di fronte a lei "beh detta così sembra che stia andando al patibolo. Ma un po' di ansia lo ho paura che i miei non siano fieri di me se non entro nel grifondoro" le parole di Judith scatenarono qualcosa in Sibilla che indietreggiò di colpo nella sedia. I suoi occhi iniziarono a ruotare "zia stai bene?!" Esclamò Judith preoccupata ma poi Sibilla con uno sbalzo in avanti si riprese e il suo respiro era alquanto affannato riapri gli occhi "ho mia cara…"disse solo Judith prima che arrivasse Gazza interrompendola "è ora signorina Silente siamo già in ritardo". Judith si alzò abbastanza confusa e camino verso Gazza ma poi si girò verso Sibilla "cosa?" Chiese soltanto "comunque vada io ci sarò sempre se hai bisogno di una spalla ora va e compì il tuo destino" disse Sibilla molto seriamente stavolta. Le sue parole e inutile dire che hanno confuso ancora di più la giovane Judith che si incammino verso la sala grande

Giunti davanti la grande porta si udì il frastuono dei ragazzi che chiacchieravano e di tanto in tanto una voce rauca che gridava il nome di una delle quattro  case, era sicuramente il cappello parlante Judith l'aveva incontrato molte volte nel ufficio di suo padre ma non osava rivolgergli parola anche perché l'unica volta che la fatto a scoperto a malincuore che era un brontolone. Una voce risuonò nella stanza "un attimo di attenzione non abbiamo ancora finito manca una persona a me molto cara come alla professoressa McGranitt la quale la maggior parte di voi conosce. Mia figlia Judith Emily Silente"

Le porte si aprirono il cuore di Judith batteva all'impazzata dentro il suo petto e lo sentiva. Sentiva anche l'ansia che saliva ma poi pensò 'io sono una Silente e soprattutto una McGranitt quindi come mi ha sempre detto la mamma spalle dritte testa alta e si fiera di te perché tu sei una Silente' facendo ciò percorse la sala grande con sguardo dritto davanti a lei. Gli altri la fissavano mentre lei arrivava alla sedia di fronte e sorrideva a sua madre che le porse sulla testa il cappello.

"Finalmente ci incontriamo. Ho aspettato molto questo momento infatti so cosa fare per te. Ho in mente grandi progetti per te. Quindi sarà meglio SERPEVERDE!" Esclamò infine il capello. Subito un chiacchiericcio parti in tutta la sala i serpeverde esultarono. Lo sguardo di Minerva andò subito a Silente che per un momento rimase bloccato un momento che sembrò durare interi minuti ma poi si alzò e applaudì. A Judith gli sembrò di cadere nel vuoto ciò che lei temeva si era realizzato guardò sua madre "non preoccuparti piccola andrà tutto bene ora va" disse Minerva rassicurandola. È Judith raggiunse in tavolo dei serpeverde e molti si congratulano con lei.

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