I Tempi Cambiano

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Erano ormai passati 6 anni e la piccola Judith era ormai una giovane donna aveva maturato una particolare dote per tre materia una di queste e la trasfigurazione

'tutti dissero che era un tratto ereditario avendo due genitori insegnanti di trasfigurazione.nonostante ciò chiari subito alla mamma che io non sarei diventata insegnante di trasfigurazione. Scopri presto anche che il mio animagus e il mio patronus erano una fenice come del resto ogni Silente e ammetto che la cosa mi piaceva molto io e Fanny ci divertivamo a fare gare in giro per il castello con la grave conseguenza di diverse punizioni anche da parte della mamma. Papà invece si divertiva a vederci, mentre la mamma lo rimproverava dicendo che ci potevamo fare male.una volta sono andata a sbattere contro la finestra del professore Filius e ammetto di essermi fatta alquanto male. Chiaramente gli o detto gentilmente di non dirlo alla mamma. Non e vero gli o detto che se lui glielo dice io dico di lui e Pomona(come se già tutta la scuola non lo sappia). Nessuno né seppe mai niente anche se ho appreso che Fanny l'aveva detto a papà il quale aveva una risatina a mio parere insopportabile'

Divento anche molto brava in divinazione grazie a sua zia ma la cosa che lei amava di Più era cura delle creature magiche. Siccome aveva maturato in fretta il suo animagus ciò le aveva fatto un particolare legame con la natura infatti era spesso con la zia Sibilla nella foresta come oggi

"Zia andiamo nella foresta la Sprite mi ha chiesto di prenderle l'orchidea phalaenopsis" disse Judith "palo che?!"esclamò Sibilla alzando un sopracciglio "phalaenopsis sarebbe uno stelo soltanto dove ci sono tipo trenta fiorellini attaccati di colore viola tipo la lavanda però più grande" spiego Judith e Sibilla fece finta di aver capito.

Appena arrivati alla foresta vidi subito l'orchidea "eccola!" Judith si chinò subito a prenderla poi si udì un forte rumore e un Grifone passo sopra le loro teste facendo cadere qualcosa dietro un grosso tronco e poi se ne andò. Subito Judith diede l'orchidea a sua zia e corsa a vedere cosa aveva lasciato. Con suo grande stupore era un cucciolo di Grifone. Judith subito si inginocchiò il piccolo era ferito aveva diversi tagli "dobbiamo portarlo da Poppy subito"esclamò Judith preoccupata "non c'è tornerà domani" rispose Sibilla "portiamola al castello"dichiaro Judith prendendo lo scialle addosso a sua zia e avvolgendolo intorno al piccolo Grifone

Una volta portata nella sala comune serpeverde insieme all'aiuto di Helen e Percival curarono le sue ferite. Poi Judith passo la sua bacchetta su essa controllando che non ci fossero altri danni "ha una ala rotta dannazione" esclamò Judith "ti serve l'erba riparativa e in grado di riparare qualsiasi rottura" affermò Percival "d'accordo so a chi chiedere" disse amaramente Judith "non sarà mica..? Veniamo con te" disse Helen "no potrebbe mettervi nei guai o peggio espellere andrò io sola e se vorrà espellermi non potrà sono pur sempre la figlia del preside no?" Afferma Judith prendendo di nuovo il Grifone in braccio che fece un piccolo gemito di dolore "scusa" disse piano Judith e si incamminò verso la classe di Piton.

Diede tre calci alla porta per bussare essendo che le sue mani erano occupate la porta si spalancò e lei si precipitò dentro "senta ho bisogno di aiuto mi serve l'erba riparatrice." Disse tutto d'un fiato appoggiano a terra la Grifone. Piton rimase a fissarla alquanto confuso "si sbrighi non vede che soffre!" Quasi urlo Judith e Piton senza dire niente prese due foglie da un vasetto li vicino le schiaccio leggermente si inginocchiò a terra anche lui e con una mano apri la bocca della piccola creatura e le mise le foglie in bocca "su ingoia" disse con una voce dolce che sorprese Judith che adesso lo stava guardando in faccia e le passe di vedere un piccolo sorriso. Lui alzò gli occhi sentendosi osservato e la guardo lei subito distolse lo sguardo guardando in basso la mano di Piton che accarezzava il manto del piccolo Grifone "tra quindici minuti saranno apposto" disse Piton alzandosi e porgendo la mano a Judith per aiutarla ad alzarsi lei titubò un attimo ma poi la prese non alzando ancora gli occhi "nel frattempo che fa effetto. Posso offrirti qualcosa?" Chiese Piton "emm… non so… un tè?" Rispose Judith balbettando "d'accordo prego siediti" Piton fece il giro della sua scrivania prese la Bacchetta e fece apparire le tazze di tè.Judit si sedette nella sedia davanti alla scrivania incrocio le gambe nervosamente e poi prese la tazza mettendogli tre zollette di zucchero "dove l'hai trovato?" Chiese Piton "nella foresta" rispose  Judith "eri nella foresta!?" Esclamò Piton "si ero con la zia Sibilla ci andiamo spesso" rispose Judith bevendo il suo te "lo sai che e molto pericoloso?" Affermò Piton "Si certo. Ma non sono sola"ribatte Judith "Tu cerchi protezione nella professoressa Cooman?" Chiese stupito Piton "mia zia non sarà una grande strega ma è la più grande chiaroveggente in vita chiaro!!" Ora Judith lo stava fissando negli occhi alquanto arabista "d'accordo"alzò le mani in segno di sconfitta "per la cronaca ho molti amici nella foresta tra cui i centauri" dichiaro Judith "ah. Non mi aspettavo che li avessi" disse Piton "essere un animagus a i suoi vantaggi. Me anche essere figlia di Albus Silente. A cui le creature della foresta sono fedeli" spiegò Judith "sei già un animagus?" Chiese stupito Piton "be si dà ormai dal terzo anno . Mio padre dice che i Silente lo scoprono molto presto" dichiarò Judith "sorprendente e qual e?" Chiese Piton "una fenice come tutti i silente" rispose Judith "tutti i silente anno la fenice? Ora si capiscono molte cose" disse sorridendo divertito.

All'improvviso il grifone gemette di dolore e subito Piton si precipitò su di lui "tranquilla l'anno solo morso a un paglio di insetti nel pelo. Dobbiamo fargli un bagno" Judith non disse niente e annuì soltanto "vado a cambiarmi i vestiti non voglio sporcare la divisa" disse Piton "perché quella è una divisa?" Chiese Judith indicandola "tusce" rispose Piton e sparì dietro una porta

Judith era alquanto confusa non pensava che Piton fosse così. Non pensava che fuori l'obbligo scolastico sia… Sia quasi divertente. Divertente?piton divertente non si può sentir dire. penso Judith

"ti conviene togliere il mantello non ho voglia di comprare una nuova divisa per un serpeverde" disse Piton uscendo dalla porta

Judith rimase a bocca aperta per lo stupore Piton ora indossava un jeans nero e una t-shirt a maniche corte nera aderente. Judith avrebbe potuto pensare qualsiasi cosa ma non che dietro quei abiti così largo e pesante si celasse questo fisico

"va tutto bene?" chiese Piton "si. Si. Siii. Va-va tutto bene. Perché?"rispose Judith inciampando in ogni parola che le usciva dalla bocca. Piton fece un ghigno divertito" no niente ti ho vista solo sovrappensiero. Posso chiederti cosa stavi pensando?" chiese Piton alquanto divertito "niente assolutamente niente" sorrise nervosamente Judith "mmm…D'accordo" disse piton mentre prendeva una specie di bacinella gigante "aquamento!" Un getto di acqua la riempi. Poi prese il grifone e lo mise dentro "non lo mica trovarti io.vieni ad agitarmi. non stare lì imbambolata come un pesce lesso" rise poi lui. Judith prese il sapone e una spugna che era lì accanto insieme incominciarono a insaponare il Grifone il quale si stava già riprendendo.
Il piccolo Grifone adesso stava saltellando al suo interno schizzando acqua dappertutto.improvvisamente aprì una delle sue ali e schizzi l'acqua su Piton il quale rimase a bocca aperta non aspettandosi ciò. Stava per arrabbiarsi ma una forte risata riempì la stanza "a stanno così le cose?"disse Piton con una faccia incredula "Is" rispose Judith ancora non smettendo di ridere "se la metti così"Piton schizzo l'acqua addosso a Judith "vuoi la guerra allora" esclamò Judith prendendo la spugna piena d'acqua e gettandogliela adosso. Di tutta risposta Piton prese il secchio accanto a lui e lancio l'acqua addosso a Judith bagnandola molto "ora basta!" Judith prese la sua bacchetta "aquamento!" e un getto d'acqua bagno dalla testa ai piedi Piton che non ebbe il tempo di replicare che il Grifone iniziò a scuotersi schizzando tutta l'acqua e asciugandosi il pelo e il piumaggio Piton e Judith puntarono le loro bacchetta su se stessi pronunciando un incantesimo di asciugatura "e meglio che tu vada non ho voglia che Gazza ti veda e tolga punti a serpeverde" disse Piton diventando di nuovo serio "d'accordo" Disse Judith aprendo la porta "e stato bello" disse sorridendo Judith "non farne parola con nessuno chiaro" disse seriosamente Piton che improvvisamente ritorno come sempre. Judith annuì e poi chiamo il Grifone con un gesto della mano e si incammino

Sarà meglio che passi da mia madre prima che questo monello combini qualcosa. Judith si diresse verso le stanza di sua madre e bussò "tesoro!" Disse Minerva con sguardo assonnato "ti rendi conto di che ore sono?" Chiese Minerva "emmm.onestamente no" rispose Judith "in ogni caso dovevo parlarti di una cosa che o trovarti e preso oggi" continuo Judith e all'improvviso il piccolo Grifone scavalco Judith ed entrò nell'appartamento di Minerva "per Merlino!! Judith" esclamò Minerva "io e la zia Cooman l'abbiamo trovato nella foresta la madre lo ha abbandonato e aveva un'ala rotta e delle ferite quindi lo curato non può vivere là fuori solo non sopravviverebbe un secondo con tutte le creature che ci sono del bosco" spiego euforicamente Judith mentre il Grifone ha iniziato a rotolarsi a pancia all'aria davanti Minerva "a diamine come si può resistere" disse Minerva abbassandosi e accarezzandolo. Un sorriso enorme spunto ad Judith "però dovrai occupartene tu. Durante le lezioni rimarrà con Hagrid" chiari Minerva "d'accordo" rispose Judith "come lo chiamerai?" Chiese Minerva "non lo so" rispose Judith pensierosa "che ne dici di Alastor. Hai detto che si e rotto un'ala quindi Alastor suona molto come ala storta"  disse ridendo Minerva e il Grifone inizio a saltellare "gli piace quindi si andrà più che bene" rispose Judith "ora va prima che ti becchi gazza" disse Minerva abbassandosi di nuovo ad salutare il Grifone "ciao piccolo Alastor" e Judith e Alastor si diressero nella sala comune dei serpeverde

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