"Siete un disastro. È un passo semplice, perché non riuscite? Siamo fermi su questo da dieci minuti."La signora Park si passò le mani tra i capelli esasperata, guardando Taehyung e Seokjin in piedi, al centro della sala ballo, con le mani sulle ginocchia e il respiro pesante.
Sentivano le gambe doloranti, ormai stremate da tutto quell'esercizio fisico e dal peso del corpo che reggevano ormai da tempo.
I muscoli erano completamente infiammati e le caviglie gonfie, pulsanti. Potevano quasi sentire il sangue scorrere nelle vene, accompagnato dall'acido lattico che faceva unicamente aumentare quel dolore lancinante.La signora Park urlò un "pausa", stoppando la musica ancora accesa, uscendo poi dalla sala senza permettere ai due ragazzi di aggiungere alcuna parola.
Taehyung e Seokjin si sdraiarono stremati sul pavimento, con gambe e braccia aperte, respirando con le bocche schiuse.
"Magari non riusciamo perché stiamo provando dalle otto e mezza di questa mattina e ora sono le sei del pomeriggio, con una sola pausa di dieci minuti prima di questa, vecchia megera!"
Taehyung quasi urlò quelle parole, non preoccupandosi di sembrare irrispettoso o maleducato, cosa che solitamente non era, soprattutto con gli anziani. Era sempre stato estremamente rispettoso, ma la sua pazienza con quella donna era arrivata allo stremo. Sicuramente se ne sarebbe pentito in breve tempo, ma era stato istintivo. Come sempre, dopotutto.
Jin trattenne con fatica le risate, colpendogli leggermente un braccio dopo averlo rimproverato.
Nonostante il commento l'abbia divertito non avrebbe mai accettato il suo comportamento maleducato.
"Dovremmo cambiare insegnante. La signora Park è insopportabile."
La signora Park o meglio, signorina, era in realtà una bravissima ballerina.
Anni prima aveva conquistato il palco, dimostrando al mondo la sua bravura nella danza e per decenni era stata venerata come una delle ballerine più brave esistenti nella nuova generazione.Peccato che dopo aver lasciato il palco per insegnare danza a piccoli e indisciplinati allievi, il suo carattere fosse cambiato drasticamente.
Era diventata maggiormente severa, rigida. Si assicurava di distruggere fino all'ultima cellula ogni ragazzo che passava sotto le sue grinfie. Se poteva distruggere anche l'atomo più piccolo di una persona l'avrebbe fatto, in cambio dell'assoluta perfezione.
Jin era convinto che quel suo carattere fosse dovuto anche alla solitudine. Ogni suo appuntamento andava male e, nonostante la grande età, non aveva un marito o un compagno. Probabilmente si sentiva sola, poteva capirla.
Nonostante ciò, era davvero difficile sopportarla. Sopportare le sue urla, i suoi scleri, la sua rabbia e i suoi allenamenti stancanti.
"Mi stai ascoltando?"
Jin si risvegliò dai suoi pensieri, girandosi verso il più grande a pochi centimetri da lui. Non aveva notato il suo essersi avvicinato.
"Sì scusami, stavo pensando alla signorina Park."
Poggiò i palmi per terra, facendo pressione per sollevarsi, sedendosi a terra con le gambe incrociate.
Gesto di cui si pentì subito a causa delle forti fitte lungo le gambe ancora doloranti. Cambiò immediatamente posizione, imitando l'altra ragazzo e allungando le gambe avanti a sé.
Aveva le caviglie gonfie.
Probabilmente avrebbe urlato di dolore se avesse messo un piede a terra.
"Allora Jin, sei fidanzato?"
Il ragazzo iniziò a massaggiare i muscoli accavallati, facendosi sfuggire un gemito di dolore.
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The Perfect Match | TAEJIN | - Pausa -
FanfictionKim Seokjin, un cantante di successo in Corea, decide di fare coming out pubblicamente. Crede di essere finalmente felice, ma non valuta una cosa importante: un paese omofobo. Sarà un periodo difficile per lui, ma il suo manager gli propone un accor...