Jin entrò nell'ascensore, giocando con il colletto del maglione azzurro, a collo alto, che indossava.Controllò l'orologio che aveva al polso, sospirando di soglievo notando l'orario. Fortunatamente non era in ritardo o, molto probabilmente, il suo manager si sarebbe occupato personalmente di ucciderlo a mani nude.
Erano passati un paio di giorno da quando il suo manager aveva fatto irruzione nella sala prove, chiedendogli se conoscesse un certo Kim Taehyung e ora era lì, pronto ad incontrarlo.
Ovviamente lo conosceva, solo un morto non sapeva chi fosse.
Era rimasto sorpreso da quella domanda inizialmente, ma quando i suoi dubbi vennero chiariti restò impassibile, evitando di urlare come una ragazzina, almeno lì in studio.
Era pur sempre un ragazzo di 27, quasi 28, anni con una reputazione da mantenere.
Kim Taehyung era il cantante solista più famoso di tutta la corea del sud e non solo. La sua fama si espandeva in tutto il mondo, anche in occidente.
Era incredibilmente giovane, aveva solo 22 anni, ma era già arrivato così in alto.Era senz'altro un esempio da seguire.
Oltre ad essere un bel ragazzo, doveva ammetterlo, era anche bravissimo nel suo lavoro. La sua voce era magnifica.
Non aveva mai avuto a che fare con lui privatamente, delle volte l'aveva intravisto a delle premiazioni o a degli eventi, ma non aveva mai parlato con lui. Nemmeno per un saluto di circostanza.
Era abbastanza nervoso, non sapeva cosa aspettarsi da lui. D'avanti le telecamere sembrava un ragazzo sempre sorridente, ma era sicuro non fosse la realtà. Una persona non poteva sorridere tutto il tempo e lui lo sapeva bene.
"Chissà come sarà. Ha una grandissima fama, potrebbe essere una persona incredibilmente egocentrica e che si crede unica al mondo. Potrebbe essere anche molto simpatico però."
Uscì dall'ascensore con questi pensieri, cercando di non torturarsi le maniche del maglione mentre camminava verso la porta della sala riunioni, non avrebbe fatto bella figura.
Si era svegliato presto quella mattina, passando intere ore d'avanti l'armadio nel cercare un abbigliamento perfetto per l'incontro con l'uomo più influente del suo paese. Era un incontro importante dopotutto e doveva presentarsi al meglio per non fare brutta figura.
Aveva inizialmente optato per dei pantaloni eleganti e una camicia, ma aveva poi scartato quell'idea, mettendo degli skinny neri e un maglione a collo alto blu.
Voleva apparire più naturale possibile, mostrando ciò che era realmente. Un ragazzo semplice, che amava vestirsi in modo semplice e che, al contrario di ciò che tutti pensavano, conduceva una vita semplice.Quello era Kim Seokjin, niente di più. Un ragazzo semplice, dolce e completamente trasparente, come uno specchio.
Si fermò d'avanti una porta bianca chiusa, era arrivato.
Bussò delicatamente alla porta, aprendola lentamente ed entrando.
Al centro della stanza vi era un tavolo a cui erano sedute tre persone. Il signor. Lee, quello che doveva essere il manager di Taehyung ed infine il ragazzo, intento a dargli le spalle per la posizione in cui era.
"Seokjin, eccoti finalmente. Entra, accomodati pure."
Taehyung si girò nella sua direzione dopo quelle parole. I suoi video non rendevano giustizia alla sua reale bellezza.
Jin salutò educatamente, presentandosi ai due sconosciuti, e avvicinandosi subito dopo al tavolo. Si sedette al fianco del suo futuro collega, sotto indicazioni del suo manager.
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The Perfect Match | TAEJIN | - Pausa -
Fiksi PenggemarKim Seokjin, un cantante di successo in Corea, decide di fare coming out pubblicamente. Crede di essere finalmente felice, ma non valuta una cosa importante: un paese omofobo. Sarà un periodo difficile per lui, ma il suo manager gli propone un accor...