Jin si girò nel sentire quella voce, allontanandosi dall'abbraccio dell'amico dai capelli biondi.
Puntò i suoi occhi su Taehyung, in piedi a pochi passi da loro con le mani nelle tasche dei pantaloni e un'espressione alquanto infastidita in volto.Sembrava irritato da quella vicinanza, probabilmente perché non voleva che qualcuno potesse pensare che condivideva ancora un rapporto intimo con Taeyong. In molti sapevano del loro trascorso poiché, pochi mesi prima, erano stati scoperti in una conversazione in cui ricordavano e raccontavano ciò che era successo tra di loro. Una storia di ritorno alle origini, niente di malizioso, ma la persona che gli aveva sentiti aveva immediatamente diffuso la voce in giro per l'agenzia e sui vari social.
E se Taeyong era riuscito a salvarsi dalle mille critiche, più o meno, lui ne era stato completamente travolto. Perché? Perché Taeyong non aveva mai dichiarato la sua sessualità al contrario suo, gay dichiarato e odiato da una fette di pubblico per ciò. In molti l'avevano accusato di averlo plagiato per poter concludere qualcosa con lui.
La questione, ad ogni modo, si era calmata dopo all'incirca una settimana. Stranamente.
Probabilmente Taehyung doveva essere al corrente di quelle voce e, in qualche modo, l'aveva infastidito. Magari perché non voleva far credere al pubblico che fosse coinvolto in una relazione piena di tradimenti o con qualche strano triangolo amoroso? Non lo sapeva.
In qualsiasi caso, però, in quel corridoio erano soli e a Jin non piaceva per niente il tono del più grande, soprattutto dopo ciò che aveva detto. La loro finta relazione non gli precludeva la possibilità di stare con dei suoi amici, anche se questi amici erano vecchie avventure. E comunque non avrebbe interrotto i rapporti con nessun nemmeno se fidanzato per davvero.
Finché rispettava il suo partner poteva parlare con chi voleva.
Taeyong prese parola con un piccolo sorriso sul volto.
"Lo stavo solo salutando, non volevo infastidirti. Piacere di conoscerti Hyung, io sono Taeyong."
Il biondo, sempre estremamente gentile e disponibile verso tutti, unì le mani prima di fare un piccolo inchino per salutare il più grande dei tre. Aveva ignorato il tono pieno di astio o forse, molto più semplicemente, non l'aveva notato.
Ovviamente sapeva chi fosse il famoso Kim Taehyung, solo un'eremita avrebbe potuto non conoscere uno dei cantanti più famosi del globo. Amato in ogni parte del mondo per le sue caratteristiche fisiche, per la sua voce profonda, per la sua bravura nel canto e nella danza, per la sua carriera da modello, ma anche per le sue comparse nel mondo del cinema con vari drama coreani.
Non importava se in un ruolo primario o secondario, se ci fosse stato lui il drama sarebbe stato il successo dell'anno.
Taehyung lo salutò velocemente, non preoccupandosi troppo dell'educazione. Non era un suo fan, non doveva per forza fingere un sorriso e, in più, se fosse stato messo nei guai per quel suo comportamento avrebbe potuto dire ai media che la sua era semplice gelosia perché un ex amante del suo ragazzo si era avvicinato a lui. Alle sue spalle per di più. A chi avrebbero dato ragione in quel caso? Ovviamente a lui.
Ovviamente la sua non era semplice gelosia, semplicemente conosceva di vista il cantante e non gli piaceva particolarmente, il suo viso per quanto bello non era simpatico. E comunque ci teneva alla sua immagine, non voleva passare per un tradito. Anche perché non poteva esserlo nella realtà, si rifiutava di sentire quelle voci.
"Ti aspetto in sala prove tra due minuti al massimo."
Taehyung si voltò verso Seokjin, pronunciando quelle semplici parole prima di salutare velocemente entrambi. Voltò le spalle ai due ragazzi, ignorando lo sguardo profondamente sconcertato del biondo, allontanandosi velocemente da quel posto. Non era in vena di conversare quel giorno, cosa molto strana considerando il suo carattere solitamente socievole e solare.
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The Perfect Match | TAEJIN | - Pausa -
FanfictionKim Seokjin, un cantante di successo in Corea, decide di fare coming out pubblicamente. Crede di essere finalmente felice, ma non valuta una cosa importante: un paese omofobo. Sarà un periodo difficile per lui, ma il suo manager gli propone un accor...