Ero in stanza con Lavanda brown, e Calì Patil.
Sembravano simpatiche.
Spero solo di non sbagliarmi.
"Piacere, Lavanda."
disse la ragazza
"Piacere, Hermione"
e le sorrisi.
"Io sono Calì, ho una sorella gemella quindi attenta a riconoscerci"
Mi disse con una risatina.
Sistemate le nostre cose ci mettemmo nel letto.
Grattastinchi saltò sopra al letto, e si mise vicino ai miei piedi.
Chiusi gli occhi per dormire, sapendo che il giorno dopo nessun delirio avrei dovuto sopportare più.
La lezione doveva iniziare alle 8:00, ma sono già qui dalle 7:40.
Non volevo far tardi il primo giorno di lezione, perciò mi sono sbrigata ad arrivare in anticipo.
Una volta dentro, non avevo notato l'assenza di ron e harry, ma solo quella del biondino, che poco dopo fece capolino nella stanza.
Passarono 10 minuti e di quelle due teste calde nessuna traccia.
Improvvisamente la porta venne spalancata.
"Ti immagini se la mcgranitt ci fosse stata? Non me la voglio neanche immaginare la sua faccia"
disse ron sorpassando i banchi.
Il gatto sulla scrivania fece un salto, e nel mentre si ritrasformava in quella che era la professoressa mcgranitt.
"d'altronde la dovrai vedere la mia faccia, signorino Weasley. Per quale motivo siete arrivati in ritardo?"
disse assottigliando gli occhi.
Ora erano nei guai.
"ci siamo persi"
disse con un filo di voce Harry.
"Prendete posto. Se lo trovate."
disse per poi ritornare alla scrivania.
L'ora seguente passo molto velocemente.
Eravamo all'ultima ora di lezione ormai.
Pozioni.
Avevo harry alla mia destra e Ron alla mia sinistra.
Piton si era messo a fare un discorso "generale" sulle persone della classe.
"Non ci saranno stupidi incantesimi in questo corso.
Solo determinate persone potranno comprendere quest'arte, tuttavia ci sono persone che sono arrivate a hogwarts in possesso di abilità così formidabili da sentirsi completi abbastanza da non prestare attenzione"
diedi una gomitata a Harry che si era messo a scrivere non so cosa.
"signor potter, nostra nuova celebrità, dimmi cosa ottengo se mischio della radice in polvere in un infuso di artemisia?"
Harry fece scena muta, io invece alzai la mano e la agitai per far capire che conoscevo la risposta alla domanda posta.
"riproviamo se ti chiedessi di guardare alla ricerca di un bosear dove guarderesti?"
"non lo so"
disse harry.
"peccato, è chiaro che la fama non è tutto.
vero signor potter?"
"È chiaro che hermione lo sa, peccato non chiederlo."
disse buttandomi un'occhiata.
"abbassa quella mano sciocchina"
disse piton per poi riprendere la lezione normalmente.
"Ah e 5 punti verrano tolti alla casa Grifondoro a causa della scarsa conoscenza di uno dei componenti"
I giorni passarono, fino a diventare mesi.
Io ron e harry eravamo diventati inseparabili.
Andavamo ovunque insieme, e io mi sentito protetta quando ero con loro.
Stavo prendendo le scale, quando improvvisamente decisero di cambiare direzione.
Ottimo.
Mi portò nell'ala proibita.
Non poteva andarmi peggio.
"Non mi importa, Blaise"
sentii una voce dire infondo al corridoio.
"Draco perché non mi ascolti? Lo sai quanto me-"
"Smettila. Non è vero."
disse per poi riprendere a camminare.
Era inevitabile.
Erano a 5 metri massimo da me.
Ad ogni passo si avvicinavano ulteriormente e il mio respiro aumentava con loro.
"Ecco chi abbiamo qui"
Disse Malfoy.
"La so tutto-io è nell'ala proibita, che succede? ti sei alzata ribelle oggi?"
Continuò prendendomi in giro.
"Potrei farti la stessa domanda, Malfoy. Anzi no, tu sei sempre ribelle, come ho fatto a scordarmelo"
disse scuotendo la testa.
"Ah-ah, adesso sai rispondere anche? mi stupisci sai?"
Nel mentre ghignava.
"Ho perso abbastanza tempo con te, ora me ne vado"
dissi per poi riprendere le scale.
"Si scappa scappa"
disse la sua voce dietro di me.
"Vuoi ancora negarlo, Draco?"
Il suo amico si fermò li, perciò non seppi mai cosa avesse voluto dire con quelle parole.
Eravamo a febbraio, e oggi sarebbe dovuta arrivare la posta con i gufi.
Appena un pacchetto cadde davanti a me, mi limitai a scartarlo velocemente.
Una macchina fotografica.
Era a dir poco stupenda.
Ne avrei scaturito un miliardo di foto, per riguardarle in futuro.
"harry, ron, facciamo una foto?"
chiesi ai miei amici.
"certo"
risposero e si misero in posizione.
Clic.
Tre giovani bambini spensierati, mentre usavano gli oggetti regalati dai propri genitori.
Scattata la foto alzai casualmente lo sguardo, e mi ritrovai un paio argentati che fissavano i miei.
Ora che voleva?
Mi girai per parlare di neville della sua ricordella, e informarlo che sapevo tutto sull'argomento.
Ero in bagno quando improvvisamente, un enorme troll irruppe nella stanza.
"Aaaaaaa"
Urlai squarciagola quando il troll con la sua mazza abbatte tutte le cabine.
Harry e ron erano arrivati nel frattempo.
"Auto!"
"Agitare e colpire RON!"
Gli dissi.
E lui ci riuscì, così che il suo bastone si abbatté sulla sua testa.
I professori arrivarono subito dopo.
"oh santo cielo, bambini andatevene subito da qui"
e così facemmo.
Le avventure con i due continuarono, ma c'è la cavavamo sempre.
Era un nuovo giorno oggi.
c'era la prima partita Serpeverde contro Grifondoro.
La pluffa venne liberata e la partita ebbe inizio.
10 punti per grifondoro, seguiti da altri 10.
Flint, venne abbattuto ingiustamente da un giocatore di serpeverde con un bastone.
Serpeverde 10 punti.
E gridi di felicità si inalzarono dalla parte dei tifosi serpeverde.
Lanciai un'occhiataccia nella direzione direzione dove anche un altro bambino biondo platino guardava verso di me.
Vidi harry cadere dalla scopa, e in seguito imitando un conato di vomito.
Guardai con ansia, finché non vidi che sputò il boccino d'oro.
Un boato di voci si inalzarono sia dalla parte dei professori che dai alunni.
"Vai Harry!!!"
Urlai di risposta.
Vidi con la cosa nell'occhio che il biondo scuoteva la testa e nascondeva la faccia con le mani.
Troppo divertente.
Il tempo passò velocemente, ed erano arrivate le vacanze estive.
"Forza harry, sbrigati che facciamo tardi"
Dissi.
Una volta saliti, non vedevo l'ora di rivedere i miei genitori, che non vedevo da 6 mesi e giu di lì.
Un anno si concludeva, ma un altro invece iniziava.
E non vedevo l'ora di viverlo al massimo.
