Il cambiamento.

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Aprii di scatto gli occhi.
Girai la testa verso la finestra, dove era appollaiato un piccolo animaletto con una specie di lettera attorcigliata al collo, mantenuta semplicemente da un filo rosso fuoco.
Balzai fuori dal mio letto, e presi una sedia per arrivare alla finestra e cercando di aprirla.
Una volta aperta l'uccello volò all'interno della stanza e si mise sopra al mobile affianco alla scrivania.
Rimisi la sedia al suo posto, e mi avvicinai lentamente alla creatura, cercando di non spaventarla.
Una volta vicina, il pennuto lasciò cadere la pergamena, che iniziò a rotolare via.
Prima che cadesse a terra la presi.
Una volta che il pezzo di carta fu fra le mie mani, l'animale prese il volo e uscì rapidamente fuori dalla finestra in un battito d'ali, così come se non fosse mai entrato.
Girai la lettera.

Scuola di stregoneria di Hogwarts.

Che diavolo?
Con mani frettolose la aprii.
La lèssi con un groppo alla gola, che andando sempre più avanti diventava sempre più grande.
Ero stata ammessa a una scuola di magia.
Magia.
Per un momento pensai che potesse essere tutto un brutto scherzo.
Così lasciai esso sul mobile e mi diressi verso il letto, stendendomi nuovamente.
Passarono alcuni minuti prima che il mio corpo si rialzasse e riprendesse quel pezzetto di carta che avrebbe cambiato la mia vita se fosse stato reale.
Scesi di corsa le scale, fino ad arrivare in cucina.

"Hermione, cosa ti prende? Perché sei così di fretta?"
disse mia mamma guardandomi con le sopracciglia incaricate.

"mamma! Non ci crederai mai. Mi è arrivata una lettera-"

"Si lo avevo capito sai"
Indicando la lettera che le misi davanti al viso.

"Si ma non è questa la cosa strana, ma ciò che contiene!"
le spiegai con uno sbuffo.

"da chi è questa lettera?"
disse prendendola fra le mani.

"Dalla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts!"
Dissi con un sorriso, finalmente, vero sulle labbra.

Improvvisamente il suo umore cambiò radicalmente.

"Hogwarts?"
disse guardandomi seriamente.

"Si.. quello che ho detto."
le risposi.

Rilasciò un grande sospiro che credo che abbia tenuto a lungo.

"Sono contenta per te"
disse alla fine.

"Quindi è vera la lettera, mamma? non è uno scherzo?"
disse aspettando con ansia.

"Nessuno scherzo."
mi disse lei, accarezzandomi la guancia.

"Quindi finite le vacanze estive ci posso andare? Ma come farò con la scuola qui?"
chiesi alla donna di fronte confusa.

"Tranquilla, quella è una scuola a tutti gli effetti, perciò non c'è bisogno di frequentare anche la scuola qua"
Disse riprendendo a preparare il pranzo.

"ah"
dissi semplicemente prima di tornare al piano di sopra.

Non dovrò più sopportare i miei compagni di classe..
Che liberazione!
Nella lettera c'era scritto che il 1 settembre sarebbe iniziata la scuola.
Che emozione.
Non vedo l'ora.
mi rimisi a letto e cercai di riprendere un po' di sonno prima di consumare il pranzo, anche se l'emozione soppressava il resto.
Questa volta, quando il sonno mi portò con sé ci fu una differenza, i miei sogni rappresentavano solo l'immaginazione della mia nuova scuola e come tutto sarebbe cambiato.

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