Il Bosco

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Mi piaceva camminare nel bosco. Ma perché uso un verbo al passato? Mi piace camminare nel bosco. Conoscevo più di un posto, praticamente sapevo tutto il territorio a memoria tranne un posto. Non ci sono mai andata, non so esattamente il perché ma i posti in cui ero giá stata mi attiravano di più. Conoscevo gli alberi a memoria ma la cosa più importante è che sapevo dove trovare i funghi. Erano buonissimi se messi in padella da mia nonna.

Ma un giorno la mia tranquillitá fu scombussolata da una persona. Era un ragazzo, sembrava poco più grande di me (A parte il fatto che non dimostro la mia etá ma sembri sempre più piccola). Era sdraiato tra l'erba e i sassi dove di solito ci sono quei piccoli animaletti che danno fastidio. "Hey guarda che se rimani lá rischi che un serpente ti morda!" Dietro ai sassi si nascondevano piccole realtà come enormi formicai, lucertole e talvolta serpenti. " Grazie ma è troppo comodo per spostarsi".

Non mi sarei mai aspettata una risposta del genere, cosí spavalda. Tutti qua mi conoscono e seguono i miei consigli alla lettera. A volte mi sento quasi un dittatore del bosco. Non esageriamo dai.

Mi avvicinai a lui incuriosita, ero un po' stanca effettivamente. Avevo da poco finito scuola e il sentiero che percorsi non era proprio semplice. In montagna si trovano poche persone e la maggior parte stanno in gruppo. Invece io e lui eravamo soli. Soli con i nostri pensieri.

Ogni volta che attraversavo gli archi formati dai rami e le foglie degli alberi la mia mente spaziava da una parte all'altra. Mente e corpo si dividevano dove il corpo procedeva senza badare alla fatica mentre la mente sembrava quella più affaticata da pensieri di ogni genere. Quegli alberi hanno visto scendere molte lacrime dai miei occhi, come mi hanno visto prendere decisioni sotto loro consiglio (é un segreto come me lo comunichino).

Lui era un ragazzo tranquillo, aveva qualche insetto addosso ma sembrava non gli importasse. Mi sedetti abbastanza vicino da poter parlarci anche se era in vena di dormire. Pensavo di disturbarlo ma non fu cosí... io e la mia paura di disturbare, di essere sempre di troppo. "Come mai sei venuta qua?" Mi domandò con gli occhi chiusi e un pezzetto di erba tra i denti. Mi aveva sentita camminare e sedermi vicino a lui come un animale ascolta la propria preda. "Sono un po' stanca e ti ho visto da solo. Spero di non disturbarti". "Certo che mi disturbi non vedi che sto dormendo?"

Per un attimo mi sentii fuori luogo proprio nel luogo in cui mi rifugiavo quando il mondo era troppo pesante da sopportare.
Arrossii.

Lui aprí gli occhi e si girò verso di me e mi guardò. Mi fece sedere vicino a se e non mi ricordo più... ci addormentammo insieme dopo una lunga chiacchierata.

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