Cosa devo fare?

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Nicola: "Calmati calmati"
Stefano:"SONO GIÀ CALMO SMETTILA!"
N: "Ok scusami ma così non risolviamo nulla"
S: Allora dimmi signorino come cazzo risolviamo? È morta non si può tornare indietro, non è Gesù, non risorge. Cazzo la sua vita cazzo aveva solo 17 anni. Se solo l'avessi saputo cazzo se solo l'avessi saputo avrei fatto di tutto.
N: "Non prenderti colpe che non sono tue
S: "E invece si cazzo. Lei a quest'ora sarebbe da qualche parte non so a parlare a camminare, dormire, vestirsi non so. Ma le hai lette le sue parole?
N: "Soffriva di una grave malattia, la depressione anche se non si vede la si sente. Certo nessuno vuole che gli altri sappiano che hai un disturbo mentale. Nessuno ne era al corrente di tutto questo. Era sempre sorridente, salutava tutti e chiedeva come stavamo. Ti giuro era l'ultima persona che avrei mai pensato soffrisse di depressione.
S: "...
Stefano sembrava rimuginare qualcosa ed era sul punto di dirlo quando Nicola intervenne.
N: Anche tu non lo sapevi giusto?
S:"...
N: Perché non hai detto nulla a nessuno Stefano! Potevano aiutarla, potevamo aiutarla!
S: " Non è cosí semplice, non volevo tradire la sua fiducia! Ero sempre in crisi se dire a qualche professore o che ne so qualche adulto ciò che mi riferiva. Erano parole dure, amare, da stringerti la gola e da mozzarti il fiato per un secondo.
Io non riesco, non riuscirò mai a vivere cin questo rimorso... questi rimpianti... tutta colpa mia.

Stefano si coprì con le mani il viso piangente, Era distrutto da ciò che gli era successo: una sua cara amica, forse per lei anche l'unico di cui fidarsi, si è buttata dal settimo piano del palazzo. E tutto questo per una malattia, invisibile, meschina.
Stefano si sommergeva in un mare di lacrime, era arrabbiato con tutti.

N:" Ehi tranquillizzati
S:" C-c-come fa-faccio a tranquill-lizzarmi? Dovevo fare qualcosa almeno avvertire qualcuno. Così l'ho lasciata uccidersi, anzi sono complice di un omicidio. NO NO NO ORA DEVO ANDARE VAFFANCULO TUTTO!
N:" Ehi Stefano dove vai? Che cazzo fai?

Stefano correva con le lacrime agli occhi. Corse sotto al palazzo dove la ragazza aveva fatto l'atto estremo. Era pieno di strisce gialle che impedivano il passaggio e pattuglie ma lui superò tutto e tutti per andare da lei. La sagoma per terra, si inginocchiò al suo cospetto e pianse lacrime amare. Infine venne portato dagli agenti in una zona più tranquilla cercando di capire. Nella testa del ragazzo sbalzavano da una parte all'altra mille supposizioni di come sarebbe potuta andare: Stefano sapeva tutto, ma se gli altri lo avessero saputo lei avrebbe vissuto una vita infelice non suicidandosi? Oppure ho fatto bene a tenere tutto per me, le ore di chiacchierata, i pianti ma anche le gioie i suoi sorrisi. I suoi sorrisi che custodirà meglio di una fotografia perché quelli rimangono. Forse Stefano amava quella ragazza....

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 07, 2021 ⏰

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