"Ti pregooo...." aveva esaurito le lacrime, singhiozzava e respirava a malapena.
"Lasciami in pace almeno di notte. Mi segui come un ombra anzi peggio!! Le ombre la notte spariscono, tu no, te diventi anche piú forte, sei ovunque. Ma sai qual è il "bello"? È che siamo solo io e te, la notte é bastarda, mi lascia sola, ci lascia soli. Lo sai benissimo sono stanca, stanca di tutto e tu continui imperterrito ad inseguirmi. Puoi smetterla almeno per un singolo giorno o una singola notte?"
Era sdraiata sul letto abbracciata ad un cuscino che di abbracci ne aveva ricevuti fin troppi. Era buio, nemmeno la lucetta sul comodino era accesa, lei voleva dormire. Lei voleva, il verbo volere era quasi sparito dal suo vocabolario. L'unica frase che conteneva il verbo essere era: voglio morire.
Agghiacciante come frase, ma spesso la sentiamo nominare e la maggior parte delle volte per scherzo. Ma lei no, quelle 2 parole erano pesanti e cariche di tutto il dolore e la stanchezza che si portava appresso.
Era come se un mostro, uno spirito (o quello che volete basta che lo vediate dipinto di nero ) la inseguisse. Lui era forte si ma lo era anche lei. Siamo nel bel mezzo della guerra dove alcune battaglie le vinceva lui e altre lei. Entrambi erano potenti, capaci di grandi cose, l'unico svantaggio era la stanchezza che lei si portava da anni.
"Devo dormire, devo dormire" L'ansia iniziava a prendersi gioco di lei, come se il timore di quel tiranno non bastasse. "Sei un bastardo, sei uno stronzo. Perché devo convivere con te? Vai a tormentare chi di tormenti non ne ha mai sentito parlare!"
Le sue amiche non capivano la gravità della situazione, cosa stesse passando lei. Non potevano. Nessuno puó fin che non c'é dentro. Lei si sentiva sola nonostante avesse delle belle amicizie. Ma in questa guerra era da sola, senza soldati, cavalieri pronti a proteggerla.
Erano ormai le 4 di notte e quel demone sembrava le tenesse gli occhi aperti e la facesse rimuginare sul proprio passato, non troppo rigoglioso possiamo dire. Tutti abbiaml un passato più o meno brutto ma il suo faceva venire la pelle d'oca. Lei aveva gli occhi stanchi e le palpebe pesantj ma come per magia quel pezzo di merda li teneva aperti.
La sua stanchezza vinse e riuscí a dormire finalmente diremmo. "Ma aspetta un attimo. che cazzo ci fai anche qui? ti prego basta inseguirmi."
Lei correva su una strada che sembrava non portare al nulla. Correva correva sotto quel cielo stellato, voleva fuggire da quel mostro che la faceva stare male. Sembrava un atleta olimpico di corsa, utilizzò tutta la sua energia.
Lei ad un tratto tutta stanca, senza accorgersene, crollò a terra e venne avvolta dall'oscurità. Non aveva più energie per affrontarlo.
Divenne giorno, lei si svegliò, un'altro giorno avvolta da lui...
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Vivendo di pensieri
Short StoryUna raccolta di piccole storielle, pensieri e anche paranoie. Chi non le ha mai avute? Qua i protagonisti siete voi e la vostra fantasia che attraverso le mie parole vi create un film mentale. Forza immergiti in questo viaggio con la tua immaginazio...