Capitolo 2

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Piccola premessa: questo capitolo sarà dal punto di vista di Marinette e non inizierà da dove si è concluso il primo capitolo,  ovvero quando Marinette scappa via dopo che Adrien si è presentato a lei, ma da prima che Marinette arrivi al luogo della festa. 

Ho dovuto fare così perchè era l'unico modo per spiegare alcune cose, tipo come mai Marinette non riconosce subito Adrien, nonostante la festa si tanga proprio a Villa Agreste.

Spero  che questo capitolo sia di vostro gradimento.

Ringrazio come sempre le mie fantastiche beta e ovviamente commenti e critiche sono ben accetti.

Buona lettura.

Raffychan!


CAPITOLO 2


"Quindi ricapitolando: dieci vassoi di macarons, cinque di vol au vent ripieni, biscotti al cioccolato in quantità industriale, la torta a tre piani...dovrebbe esserci tutto" constatò Marinette, guardando di nuovo la lista e poi il carico di dolci pronto per essere impacchettato e portato al luogo della festa.

"Perfetto, carichiamo tutto sul furgone" disse Tom, battendo energicamente le mani e iniziando ad incartare i vari dessert e stuzzichini.

"Papà, una domanda, ma la festa precisamente dove si tiene? Ti rendi conto che ancora non me l'hai detto, e dire che mi hai assunta come cameriera" esclamò Marinette, mentre aiutava il padre a trasferire la pasticceria sul furgone.

Tom rise guardando la moglie fargli l'occhiolino, annuendo di rimando. "Tesoro, te l'ho detto, è una sorpresa, abbi pazienza."

"Sarà, ma non capisco perché tutta questa segretezza, non siamo nemmeno invitati" constatò Marinette "E ti ricordo che per aiutarti ho dovuto interrompere i miei studi, pretendo un aumento di stipendio!"

"E da quando ti pago?" chiese Tom, guardando la figlia.

Marinette rise, avvicinandosi a lui abbracciandolo, per quanto la statura del padre glielo concedesse. Non era di certo un uomo dalla corporatura "normale", vista la sua altezza e i suoi bicipiti, per non parlare delle mani grandi che avrebbero potuto mettere KO chiunque. 

Tuttavia Tom Dupain era sopratutto un uomo dal cuore d'oro e dolce, proprio come i dolci che preparava e, cosa più importante, amava la sua famiglia.

Sua moglie Sabine, al contrario, era uno scricciolo se paragonata al marito, ma sapeva il fatto suo quando si trattava di proteggere la propria famiglia, viste le sue origini cinesi e la conoscenza che aveva nelle arti marziali. In più era lei che gestiva con maestria il negozio tenendo i conti e facendo rientrare tutte le spese.

Negli anni insieme la loro gioia era stata colmata con l'arrivo della loro unica e ineguagliabile figlia Marinette che proprio in quel momento decise di sfidare il padre. "Allora facciamo così, per averti aiutato in queste due settimane, pretendo doppia razione di croissant a colazione" esclamò Marinette, sfoggiando i suoi occhioni da cucciola. 

Tom sospirò, sapendo che era inutile controbattere: quando sua figlia gli chiedeva qualcosa e sopratutto con quello sguardo, era impossibile dirle di no. 

"Diventerai una piccola balenottera" rise l'omone, accarezzando il capo scuro di sua figlia.

"Motivo per cui ho preso l'abitudine di andare a correre, l'esercizio fisico in questi casi aiuta a smaltire le calorie!"

"Marinette, non dimentichi qualcosa?" chiese Sabine, avvicinandosi alla figlia con una busta in mano. 

Marinette guardò la madre chiedendosi a cosa la donna si riferisse, dal momento che aveva deciso di preparare tutto la sera prima appunto per non dimenticare niente. 

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