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Modern AU

Zeke: Perché diamine sei qui? È il mio cespuglio.

Levi: Mostrami l'atto di proprietà, allora.

Zeke: *si passa una mano sul volto sudato* Non ho abbastanza energie per ribattere. Yelena mi sta sfiancando. È da stamattina che mi perseguita ovunque io vada. Sostiene che per due persone che si piacciono è normale condividere il proprio tempo, ma ha ovviamente equivocato! E non so cosa dirle per farla calmare.

Levi: *sta controllando le notifiche sul cellulare, ignorandolo*

Zeke: Ehi! Questa è la parte in cui mi spieghi il motivo per il quale ti stai nascondendo anche tu, non credi?

Levi: Tch. Non mi sto nascondendo, primate poco evoluto.

Zeke: *alza un sopracciglio, scettico* Oh, sì. Ho dimenticato che tu fossi semplicemente basso. Guardati: nemmeno alzandoti in punta di piedi riusciresti a scorgere al di là del cespuglio.

Levi: *carica un pugno* Ti conviene pregare, altrimenti-

Zeke: *gli mostra il cellulare* Altrimenti? Pendiamo dalle tue labbra. Sto registrando da quando sei arrivato, idiota. Ho la prova definitiva che tu hai violato la misura cautelare che ti impone di stare a una distanza di almeno trecento metri dal sottoscritto. Mi hai persino insultato!

Levi: Anche tu mi hai insultato. E la misura cautelare non è ancora stata approvata.

Zeke: Be', al giorno d'oggi tutti si danno dell'idiota. Il mio era un nomignolo fraterno, privo di malizia. Solo perché sono tornato in città dopo anni non posso più prendermi certe confidenze?

Levi: Come no. Ora asserirai che criticare la mia altezza non è bodyshaming, bensì un invito creativo a prendersi cura di questi cespugli alti e incolti.

Zeke: *tentenna* Okay, forse sarà meglio cancellare la registrazione. Potrebbe ritorcermisi contro. *si schiarisce la gola* A ogni modo, nulla mi impedirà di farne un'altra e un'altra ancora. Dirò che volevi aggredirmi nuovamente, così in centrale non addurranno stupide scuse come "mancanza di gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di maltrattamenti". *si sfiora le suture sul labbro, trattenendo un gemito di dolore*

Levi: *serra la mascella* Stavo solo cercando di liberarti la cravatta dal tornello, quel giorno.

Zeke: E la gomitata che mi è costata un dente?!

Levi: Non l'ho fatto di proposito. Non smettevi di agitarti. Avresti potuto denunciarmi subito, anziché iniziare una rissa, cretino. *si indica il tutore al braccio sinistro*

Zeke: *tono ironico* L'ho fatto in memoria dei vecchi tempi, quando ci azzuffavamo a scuola.

*si sentono dei bambini gridare nelle immediate vicinanze del cespuglio*

Petra: *corre loro incontro, preoccupata* Piccini, cosa è successo?! Vi siete fatti male?

Bean: *tremante, si avvinghia al bacino di Petra* C'è... c'è... un uomo cattivo lì dietro!

Sawney: Vuole rapirci! *scoppia a piangere* Noi stavamo giocando con la palla. E abbiamo... abbiamo notato che ci stava guardando. Aiuto!

Petra: *attira a sé Sawney, salvo accarezzare il capo dei gemelli con fare rassicurante* Non vi preoccupate. Ci penso io a dargli la punizione che merita, va bene? *scocca un'occhiata di fuoco a Zeke* Signore, cosa aveva intenzione di fare, appostato accanto a un parco giochi per bambini? È davvero ripugnante!

Zeke: *si acciglia* Ma sta parlando con me? Quella tipa è senza ombra di dubbio la signora Ackermann. E quei mocciosi? Non mi risulta che Levi abbia dei figli. Forse, sta facendo loro da baby-sitter. È per questo che il mammalucco si sta nascondendo? Per evitare che la moglie gli affidi i ragazzini?

Rivetra in pilloleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora