"Mi baci?"

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Siamo in macchina da soli 5 minuti e Paola continua a ripetere "Ma dove stiamo andando? mi dici dove mi porti? manca molto? più o meno quanto?" 

sospiro e all'ennesima domanda, mi giro e la guardo 

"Che hai mangiato oggi a pranzo? pane e pazienza? ci siamo quasi, spegnete n'attimo e statte un po' zitta"

sbuffa "Te l'hanno mai detto che sei antipatico?"

le sorrido e le do un pizzico sulla guancia

"ti sto portando in un posto bellissimo, dai retta a me" 

"Mi fido, ma che ti costa dirmi dove siamo diretti?" 

"Ti rovinerei la sorpresa" 

non soddisfatta mi guarda per un po' in cerca di risposta, ma non cedo e si arrende

"E va bene, hai vinto tu, 1 a 0 per te Mattia Briga, almeno me la canti una canzone?" 

ghigno soddisfatto "quella che vuoi"

 "mi canti "le stesse molecole"?" 

attacco a cantare e sembra saperla meglio di me, dire che la cosa mi gasa è poco, ha ascoltato le mie canzoni e le sa a memoria, so' soddisfazioni! 

"Ehi bionda, 5 minuti e siamo arrivati" 

...

mi giro ed è crollata

anvedi questa, si addormenta con una velocità assurda..

finalmente OSTIA, eccoci arrivati, mi dispiace svegliarla, se è possibile è ancora più bella quando dorme e non rompe le palle

parcheggio di fronte la spiaggia, prendo la chitarra nel cofano e la sveglio suonando e cantando

sorride si stiracchia e apre gli occhi

"dovresti venire a svegliarmi così tutti i giorni sai? di sicuro mi alzerei meno incazzata" 

che bella che è

"ma buongiorno o buonasera principessa" 

"beh, allora che facciamo ora?" 

"guarda davanti a te" 

comincia a saltellare ovunque e ad urlare "CHE BELLO IL MAREEEEEE" 

"visto che bel posto?" 

mi salta in braccio e mi stringe, le bacio la guancia, è felicissima e sta cosa mi appaga e rende felice anche me.

Passiamo il resto della serata intorno al falò.

Na donna, qualche birra, na chitarra e na cannetta, e che voglio di più? poi mica na donna a caso, la più bella che abbia mai visto. 

Sono strafatto, lei anche, ride e canta e io insieme a lei

si sdraia sulla sabbia e poggia la testa sulle mie gambe

"Mattì" 

"Dimmi" 

"Parlami di te" 

"e che te devo dì? guardami, sono questo" 

mi fissa e sorride, non posso guardarla o giuro che la bacio 

"Dico parlami di te, della tua famiglia, dei tuoi progetti, fammi entrare un po' nel tuo mondo" 

comincio a raccontarle più o meno tutta la mia vita, da cosa deriva la mia esigenza di scrivere, i miei amori e le mie delusioni, c'è da dire che ho fumato e quando fumo parlo ancora di più e lei non sembra affatto annoiata 

non smette mai di guardarmi, ma a un certo punto mi prende alla sprovvista e mi interrompe

"Mattì" 

"Eh?" 

"Mi baci?" 

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