Capitolo IV - Wait

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Wait
There's no end
There is no goodbye
Disappear
With the night
(Wait - M83)

Megan prese un altro morso dalla sua mela, mentre aspettava che Alexis finisse di sistemare, per la seconda volta in quella mattina, il suo armadietto. Con l'avvicinarsi dei test finali prima della cerimonia dei diplomi, nei corridoi della scuola si respirava un'aria a dir poco frenetica. L'unica a cui sembrava non interessare nulla di quei test era proprio Megan: per lei non c'era in ballo nessuna borsa di studio in un'università prestigiosa. Dopo il diploma avrebbe dedicato la sua intera vita ai tatuaggi, magari un giorno sarebbe riuscita ad aprire uno studio tutto suo.

«Non è cambiato assolutamente nulla da dieci minuti fa» commentò Megan, osservando l'interno dell'armadietto della sua migliore amica e quella che doveva essere la nuova sistemazione della sua roba.

Alexis la fulminò con lo sguardo: Megan sapeva perfettamente che diventava ossessiva quando era in ansia ma non si limitava nel fare commenti inutili.

«Vado a chiamare Jason, così ti dai una calmata» la prese in giro ancora, destando un altro sguardo omicida. Dopo quasi un mese da quando avevano iniziato a vedersi, a scuola nessuno sapeva nulla e loro avrebbero preferito continuare a mantenere il segreto.

«Se non la smetti di fare la stronza faccio una soffiata anonima a Walker e gli dico che la sua figliastra si scopa un narcotrafficante» ribatté Alexis, mentre chiudeva finalmente il suo armadietto, che ormai risplendeva ed era riordinato maniacalmente.

«Touché» rispose Megan, ridacchiando. Aveva cercato di immaginare tante volte cosa sarebbe successo se il marito di sua madre avesse scoperto di quella specie di relazione che aveva con Zayn, ma ogni volta era arrivata alla conclusione che sarebbe stato meglio non pensarci.

James Walker era il capo di dipartimento della polizia di Santa Monica ed era la personificazione di tutti gli stereotipi sui poliziotti americani bianchi che esistessero al mondo. Sua madre l'aveva conosciuto ad un gruppo di ascolto per gli alcolisti, al quale si era iscritta dopo la morte di suo padre, e diceva che si erano aiutati a vicenda ad uscirne fuori anche se Megan tutt'ora dubitava che James avesse smesso di bere dato che era un pazzo furioso. Non erano state poche le volte in cui era tornato da lavoro arrabbiato - e, a suo avviso, ubriaco - e aveva finito per mettere le mani addosso a sua madre. Non era certo un segreto il motivo per cui Megan stava cercando di mettere da parte ogni centesimo che le passasse sottomano per affittare un appartamento per conto suo e andare finalmente via da quella casa.

L'unico motivo per cui non era ancora scappata a gambe levate era suo fratello Louis, che amava troppo sua madre per lasciarla sola nelle mani di quel pazzoide.

James conosceva chiunque mettesse piede entro i confini di Los Angeles, forse anche oltre, ed era più che convinta che nelle sue conoscenze rientrasse anche Zayn, dato che aveva avuto modo di apprendere che era una personalità di spicco per quanto riguardava il traffico di droga nelle ore notturne a Santa Monica.

«Adesso so come ricattarti» commentò Alexis, con un sorriso beffardo che le attraversava la faccia. Megan non sembrò curarsene più di tanto: le minacce della sua migliore amica erano credibili come i suoi "da domani smetto di fumare".

La bionda aprì la bocca per dire qualcos'altro ma fu interrotta da una voce maschile che, in lontananza, chiamò il nome di Megan. Quest'ultima si voltò verso la direzione da cui aveva sentito la voce, e vide il suo professore di educazione fisica camminare a passo sostenuto verso di lei. Nei trenta secondi che il signor Mitchell impiegò per raggiungerla, Megan cercò di pensare a tutte le cose sbagliate che aveva fatto fino ad allora per cui il suo professore avrebbe potuto rimproverarla.

Darkness || Z. M. (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora