Paura.

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Dopo quella settimana BILL e Tom si presentarono molto più spesso per venire a trovarmi, conobbero bene Logan il quale si trovavano molto bene insieme, ora come contatti ci siamo stabiliti rispetto a prima ed ero felice di questo.
Passò qualche mese, Logan sembrava molto più lontano, il giorno usciva e stava fino alle 4.00 del mattino, e quando tornava si poteva sentire un forte odore d'alcool.
La bambina era sempre terrorizzata del padre ma non ne sapevo il motivo, ogni volta che lo vedeva si nascondeva dietro di me spaventata, ho provato molte volte a parlarci ma senza ottenere alcun risultato.
<< dov'è la birra tesoro? >>
<< l'hai finita amore bisogna comprarla.>>
<< ohh e che cosa aspetti a rendere felice il tuo uomo?>>
Si avvicinò a me iniziando a baciarmi Risi e mi avvicinai a lui stampandogli un bacio sulle labbra.
<< oggi i supermercati sono chiusi, domani ti prometto che vado a comprarne un po.>>
<< brava dolcezza io ora vado al bar a berne due con degli amici, torno forse sta sera perché mi hanno invitato per una partita>>
Mi stampò un bacio sulle labbra e prese la giacca.
<< verso che ora torneresti? >>
<< beh non ne ho idea tesoro, dipende da quando finisce la partita>>
<< mhh perché io avevo una piccola sorpresa.>>
Lo guardai fisso negli occhi abbassando un po la spallina del reggiseno e mordendomi le labbra.
<< ooh piccola! Mi vedrai quando meno te lo aspetti>> mi fece l'occhiolino e se ne andò chiudendosi la porta alle spalle.
Hilary fece capolino dalla porta correndo di fretta verso di me.
<< mamma? Papà andato via? >>
<< si amore perché?>>
<< pecchè Hila paura papà >>
Si mise a piangere, la guardai interrogativa e la presi in braccio.
<< come mai hai paura? Che cosa ti ha fatto? >>
<< papà picchia Hila, quando Hila piange papà picchia e si arrabbia.>>
Ero sconvolta da quelle parole, non potevo crederci, eppure Hila non avrebbe mai inventato cose simili su suo padre.
<< Hila vuole andare via, Hila vole Bill e Tom >>
Piangeva e non riuscivo a calmarla, presi il telefono e lo chiamai subito, rispose dopo un po.
<< pronto?>>
<< Logan! Vieni qui all'istante! Voglio delle spiegazioni!!>>
Hilary intanto urlava di chiudere la telefonata perché aveva paura e non voleva vederlo.
<< amore dai sto guardando la partita adesso no, torno più tardi.>>
<< Logan non me ne frega un cazzo della tua partita! Voglio che tu venga qui subito!! È importante!!>>
Mi Chiuse la telefonata in faccia, non avevo capito se aveva ricevuto il messaggio o se se n'è fregato altamente.
Dopo una mezz'oretta parcheggió la sua macchina di fronte all'abitazione, entró furioso in casa guardandomi con sguardo minaccioso.
<< ti è dato di volta il cervello per caso?! Stavo guardando la partita!! Che diavolo vuoi?! >>
Quel tono mi impaurì, è la prima volta che alzava i toni con me, in quel modo poi.
<< è una cosa importante Logan, voglio delle spiegazioni!! È vero che picchi la piccola?! >>
<< che cosa?! Sei impazzita?! È mia figlia! E poi i bambini raccontano un mucchio di cazzate>>
<< una bambina non si inventerebbe mai una cosa simile su suo padre Logan! Le hai fatto qualcosa?! >>
<< stai dubitando di me per caso?! Eh?! >>
Si avvicinò velocemente di fronte a me stringendo il mio mento tra le sue dita.
Sgranai gli occhi sconvolta e mi limitai a guardarlo.
<< rispondi!! >>
<< n.. No..>>
Ero spaventata e allo stesso tempo incredula, non potevo credere a cosa stava succedendo, il mio ragazzo era diventato un pericoloso alcolizzato.
<<mammaaaaaa!!>>
La bambina si mise a piangere ed urlare, mentre lui la guardava con rabbia.
<< che diavolo hai da urlare mocciosa?! Smettila e torna in camera tua! Subito!!>>
<< smettila non prendertela con lei!! Non c'entra niente!!>>
Mi tenne bloccata sul tavolo, con una mano mi copriva la bocca mentre con l'altra si slacciava i pantaloni, mi irrigidì a quel suo comportamento, mi apri le gambe con forza togliendomi le mutande da sotto il vestito e penetrandomi in maniera grossolana.
<< ora sta zitta e ripagami per avermi disturbato!>>
Urlai ma non dal piacere, bensì dal dolore, mi faceva male era violento e ogni spinta era sempre più forte e veloce, implorai di fermarsi ma continuò ancora più forte finché non arrivò al limite.
Mi lasciò cadere per terra tra le lacrime e il dolore, mi inginocchiai per poi appoggiare le braccia al suolo e chinare la testa al pavimento, si allacciò i pantaloni e senza dire nulla se ne andò.
La bambina aveva visto tutto, era rimasta ferma a guardare la scena impaurita, tanto che si fece la pipì addosso. Tra le lacrime la tranquillizzai e la strinsi tra le braccia, il mio naso sanguinava e la piccola era terrorizzata, dovevo trovare un modo di dirlo a qualcuno.
Presi subito il telefono e chiamai Bill all'istante.
<< ciao Fede che bello sentirti>>
Bill notò subito i miei singhiozzi.
<< fede tutto ok?! Che sta succedendo?!>>
<<B...Bill, lo... Logan... Logan è impazzito!! >>>
<<spiegati Fede!! Che succede?! >>
<< mi... Mi... >>
D'un tratto la porta interruppe il mio discorso, era di nuovo lui, notò il cellulare tra le mie mani e corse verso di me.
<< ci hai provato lurida puttana!!>>
Chiuse la telefonata e mi prese il mento tra le dita stringendolo sempre di più.
<< Logan ti prego fermati!! Sei impazzito!! Non ti abbiamo fatto niente! Siamo la tua famiglia!!>>
<< si infatti starete con me per il resto della vostra vita, e non andrete da nessuna parte!! >>
Il cellulare continuava a squillare, sicuramente era Bill che continuava a richiamare, Logan gli tirò un calcio e andò a finire sotto un mobile, Hilary era nascosta sotto il tavolo impaurita continuava a piangere e quando Logan la vide la prese da un braccio e la tiro su da sotto il tavolo.
<< smettila di piangere!! >>
Gli urlai di lasciarla ma niente.
Le sferrò uno schiaffo in viso, smise di piangere e trattenne il respiro.. Per un attimo pensai che l'avesse stordita.. La lascio andare e si diresse verso di me.
<< tu devi smetterla di urlare!>>
Mi sferrò qualche pugno per poi lasciarmi cadere per terra priva di sensi.
Mi risvegliai per terra accanto la bambina, probabilmente si era addormentata cercando di risvegliarmi, aveva ancora le lacrime agli occhi, la sollevai da terra e la portai in stanza, mi chiusi dentro a chiave con lei cercando di pensare ad una soluzione, nel mentre raccolsi tutte le mie cose e quelle della bambina e le nascosi nel suo armadietto.
Non sapevo proprio cosa fare.. Ci avrebbe uccise se fosse ancora tornato.

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