capitolo 4

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Will:-Tocca a te-:
Mi fece cenno di seguirlo,tremavo,non volevo sperimentare quello che facieva a quelle povere persone.
Uscimmo,ma prendemmo la direzione opposta alle urla.
In quel posto non c' erano finestre, solo lampade ogni 2/3 metri.
Pensavo ai miei genitori,mi mancavano da morire.
Arrivammo in una stanza con una sedia al centro, come quella dei dentisti,mi fece sedere e mi iniettò qualcosa.
Il corridoio,la stanza,l'iniezione,mi ricorddavano Divergent; ma purtroppo non avrei fatto una simulazione.(chi non ha letto/visto Divergent non capirà gli ultimi righi.... Leggetelo!...please)
Mi aveva iniettato un liquido giallognolo,non sentivo più il corpo,come se avessi avuto solo la testa.
Prese un rasoio e tagliò i miei lunghi capelli castani,con una di quelle macchinette per tatuatori scrisse sul mio braccio il n.136.
Mi fece un'altra iniezione e ricomincia a sentire il mio corpo.
Mi legò mani e piedi con del fil di ferro e mi portò in una stanza enorme con gabbie ovunque.
Dentro ogni gabbia c'erano due persone,mi era toccata la penultima gabbia, la n.74.
150,150,150...
Ave a preso 150 persone...
Nella gabbia con me c'era una ragazza,magra,troppo magra, aveva occhi del colore dell'ambra, i capelli corti e biondi e il n.43 sul braccio.
Ragazza:-Mi chiamo Jill,tu?-:
Io:-J..Jessica, cos'é questo posto?-:
Jill:- Non credo che ti piacerà la risposta...-:
≈≈≈≈≈≈spazio autrice
Heyyy, spero che la mia storia vi piaccia, ne ho iniziata un'altra, si chiama:The Invisible Killer-A new creepypasta
Grazie per aver letto la moa storia

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