∘4∘

32 4 9
                                    

𝑀𝑖 𝑝𝑖𝑎𝑐𝑒𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑠𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑖 𝑚𝑖𝑒𝑖 𝑑𝑜𝑚𝑎𝑛𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑢𝑛 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑖𝑒𝑟𝑖.

||𝐾𝑟𝑖𝑠 𝐾𝑟𝑖𝑠𝑡𝑜𝑓𝑓𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛||

«Non si tratta di veleno, droga o di chissà quale altro stupefacente

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

«Non si tratta di veleno, droga o di chissà quale altro stupefacente. I Mastri Medici negano che si tratti di demenza, ma io non ne sarei sicura»

Nemis rimase sdraiata sul letto a guardare la donna che camminava avanti e indietro, facendo strusciare il suo abito in raso contro il tappeto.

Da quella notte erano passate due lune. Quando aveva ripreso i sensi si trovava in una stanza che aveva sperato di non rivedere mai più: la sua vecchia Camera da Letto.

La ragazza si chiese perché si trovava a Palazzo, solitamente quando stava male, veniva ferita o soffriva di insonnia veniva curata in infermeria, come tutti i Futuristi presenti a TorreNube. Quella volta probabilmente sua madre si era interessata agli insoliti incubi e voleva accertarsi di persona che la figlia fosse senza speranza.

«Pensavo che ciò che dicono i Mastri Medici equivalesse alla Sacra Parola dell'Oracolo»

La donna si girò di scatto verso Nemis, facendo frusciare la lunga gonna di velluto, e la fissò con quegli occhi grigi, freddi e capaci solo di trasmettere timore. 

«Non osare ricominciare il discorso dell'altra volta!»

«Mi fa ridere il fatto che credi così tanto a ciò che ti dicono sui Cyborg e così poco su ciò che riguarda tua figlia. Anzi, tu vuoi che io stia male» Rispose semplicemente Nemis abbozzando un sorriso esplicitamente falso.

La più grande si portò una mano ai capelli rossi ribelli sfuggiti all'elaborata capigliatura, li sistemò con delle forcine e sospirò «Allora spiegami, se non si tratta di demenza, di che si tratta?»

Il silenzio piombò nella camera. Nemis non aveva minimamente pensato alla causa dell'incubo. Sul volto cereo della madre apparve un sorrisino di scherno.

«Ti rispondo io. Di una malattia cerebrale, una di quelle incurabili, che portano alla paralisi»

«Non è una malattia»

«E come fai a dirlo?»

«Lo so e basta»

«Uff, sei noiosa, come al solito. Ogni volta che ci vediamo sei sempre più noiosa... che sia a causa dell'addestramento?»

Nemis strinse i pugni, odiava quando la madre liquidava i discorsi in quel modo. Sentì la donna avvicinarsi alla porta e impugnare la maniglia.

«A-aspetta!»

«Che vuoi?»

«Nel sogno è stata nominata Irma»

La madre rimase ferma, segno che stava ascoltando.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 03, 2022 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

ℕ𝕖𝕞𝕚𝕤 -Anime appese a un filo d'argento-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora