Nonostante la paura ormai tangibile di trovarsi all'inferno, Piton si alzò dal letto, posando i piedi nudi sul pavimento. Il freddo sembrò risalirgli lungo le gambe, facendogli provare una nuova serie di brividi al pensiero che quel gelo somigliasse quasi a un serpente.
I suoi occhi si posarono sullo stendardo rosso di un leone rampante, vicino la finestra. Vicino, c'era lo stendardo di un serpente. Il cuore sembrò saltargli un battito nel vedere il leone, pensando che soltanto un Grifondoro avrebbe potuto appendere una cosa del genere in una stanza già abbellita da uno stendardo Serpeverde.
Mosse qualche passo per la stanza, sempre più sorpreso di come il suo corpo rispondesse bene ai movimenti, nonostante la morte. Il suo sguardo vagò per la camera, cercando di non dar troppo peso all'odore sempre più forte di biscotti e alla bambina vista poco prima. Forse erano solo degli sporchi trucchetti per farlo cadere in trappola. Cercò la bacchetta, sorvolò le foto sul mobiletto e... si fermò, trattenendo un grido di sorpresa.
Vagamente conscio distar respirando e quindi che non era possibile che fosse davvero morto, Piton si avvicinò al mobiletto e allungò una mano pallida verso la cornice più vicina. La toccò con dita tremanti, sentendo il freddo del vetro come se fosse una sensazione lontana, estranea. Gli occhi erano puntati sulla fotografia, scattata in un giardino, con una meravigliosa donna dai capelli rossi vestita da sposa.
Lily Evans era bellissima, in quella foto. I capelli le scendevano a boccoli sulla schiena e sul petto, con quelli che sembravano fiori in alcune ciocche. Sorrideva raggiante verso il fotografo, stringeva un bouquet di fiori d'arancio con una mano e con l'altra stringeva una mano pallida. Il suo sguardo verde si spostava dal fotografo all'uomo al suo fianco, che la fissava come se non esistesse altro al mondo.
Piton afferrò la cornice e avvicinò la foto al viso, sfiorando il vetro con la punta del naso. Fissò il ragazzo dai capelli corvini, cercando di capire se fosse una montatura, perché non era possibile che l'uomo fosse lui, elegante in un smoking nero, i capelli neri ben pettinati e un sorriso smagliante. Non guardava mai verso il fotografo, ma non sembrava che alla ragazza importasse.
«Non è possibile.» mormorò tra sé, posando la foto sul mobile con dita tremanti. Aveva sposato Lily, avevano avuto una figlia. Perché la Morte gli faceva questo? Perché non poteva perdere tutti i suoi ricordi e basta, anziché scoprire di avere avuto una vita migliore in quel mondo che non gli apparteneva?
Faceva molto più male del morso di Nagini.
Decise di non guardare oltre. Voleva morire, voleva smettere di esistere, voleva smettere di provare quel dolore immenso al petto. Voleva ritornare nella rimessa delle barche, con il sangue caldo che gli colava sulla mano e gli occhi di Lily fissi nei suoi, per l'eternità.
«Sev!»
La voce di Lily lo riscosse dai suoi pensieri. Guardò il lungo corridoio che si stendeva davanti a sé oltre la porta. L'odore di biscotti era invitante, ma non quanto la voce della sua amata. Forse... prima di risvegliarsi o di morire del tutto... forse poteva incontrarla un'ultima volta.
Uscì dalla camera da letto, lanciando rapide occhiate alle porte aperte che superò senza fermarsi, e ignorò i quadri appesi. Vedeva le figure muoversi, ma nessuna di loro attirò la sua attenzione. Quel lungo corridoio, e poi le scale, verso la stanza dalla quale proveniva l'odore di biscotti, gli portò alla mente quando era entrato in casa dei Potter, scoprendo il cadavere del suo nemico di scuola, James, e poi quello di Lily. Vedendo James, Piton aveva già capito cosa avrebbe visto più avanti, nella stanza dove un bambino dagli occhi verdi piangeva a dirotto.
«Sev, ti sei svegliato.»
Piton si fermò di scatto alla vista della donna dai capelli rossi che sbucò infondo al corridoio. Indossava un vestito a fiori, quasi del tutto coperto da un grembiule bianco. Teneva in mano una bacchetta e un mestolo, aveva un po' di panna sulla guancia e il suo sorriso la illuminava.
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La vita alternativa di Severus Piton
FantasiSeverus Piton è morto nella riserva delle barche, per mano di Voldemort e Nagini. Ma allora perché si risveglia in un altro posto? Con una bambina che ha i suoi occhi? Questa è la vita che, secondo me, Severus Piton si merita.