Prologo

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Era una giornata come tutte le altre, d'altronde cosa potevamo aspettarci dall'inferno. Nicole era imperterrite le grida delle anime dannate, ma era normale infondo era il corso oltre la vita che doveva subire le anime di quelle persone che in vita avevano compiuto atti disonorevoli. Però molte di quelle anime avevano venduto la loro anima a suo padre, chi per soldi, chi per fama o addirittura persone che avevano venduto la loro anima per salvare una loro persona cara. Nonostante il gesto fosse nobile, il corso era sempre uguale. Solo 10 anni per vivere e poi i segugi infernali vogliono inseguito quella persona per poter trascinare la sua anima giù negli inferi.
Nicole era ancora una bambina e già le sembrava normale vedere le persone che venivano torturate. Suo padre Lucifero sedeva all'interno del palazzo e governava ogni singolo demone come se fossero burattini, tutti tranne Mazikeen. Maze era la leader dei demoni Lilim, la sua mansione era di torturare le anime dei dannati. Ma quando aveva un po' di tempo lo passava compagnia facendo alla piccola Nicole.
"Dovresti pensare a come vorrai governare gli inferi quando tuo padre ti cederà il posto." Le disse Maze in tono dolce, "lo sai anche tu maze che papà non lascerà mai il trono, il nonno l'ha mandato giù perché gli ha disobbedito." La voce della bimba era triste, sapeva perché suo padre era caduto e col passare de tempo imparato ad accettare la sua pena.
Un giorno però la tranquillità tanto tanto attesa dall'inferno fini nell'esatto istante che Uriel e Amenadiel (angeli e fratelli di Lucifero) fecero irruzione nel castello per rapirla e poterle osare una vita migliore.

Ogni come ogni demone era una conoscenza degli immensi poteri che lei aveva, infatti quando gli angeli la portarono via sperarono che questi poteri rimanessero dormienti, ma sapevano che col passare del tempo si sarebbero risvegliati

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