"Che rottura di palle" Sbuffò Chifuyu per ormai la terza volta in venti minuti. Erano appena passate le undici e mezza di mattina e Chifuyu non ne potava già più, solitamente gli altri giorni iniziava a non poterne più verso metà giornata.
No, invece quella mattina era particolarmente pesante per il ragazzo biondo, tra clienti nervosi e scorbutici, anziani pettegoli oppure per non parlare delle anziane logorroiche che mentre sorseggiano la loro bevanda calda voglio sapere tutto della vita delle loro povere vittime che lavorano dietro al bancone del bar, e per la precisazione quella mattinata era Chifuyu a essere nel mirino delle vecchiette.
Dopo aver servito un'altro cliente sentì il campanello posto sopra alla porta d'ingresso del bar, alzò lo sguardo e vide un ragazzo dai capelli lunghi e neri, abbastanza alto che si diresse dritto dritto verso il bancone per sedersi.
Chifuyu fece un sorriso forzato dopodiché salutò il suo nuovo cliente. "Buongiorno, cosa le posso dare?" Chiese cordialmente.
"Un semplice caffè lungo, e poi benissimo usare il tu con me, non ho mica sessant'anni" Disse il moro ridacchiando, ma Chifuyu si innervosì ancora di più ma cercò di nascondere il suo nervosismo cimentandosi nella preparazione del caffè.
Nel mentre il ragazzo dai capelli scuri guardò con un'incredibile intensità il ragazzo dai capelli biondi, facendo sentire quest'ultimo in soggezione.
"Ecco a te" Gli porse la tazza di caffè. "E per favore smettila di guardarmi così intensamente" Disse con tono leggermente infastidito, l'altro in tutta risposta continuò a guardarlo negli occhi azzurro cielo nel mentre diede un lungo sorso al suo caffè.
"Perché dovrei smetterla?". Chifuyu alzò gli occhi in quelli grigi del ragazzo seduto davanti a se.
"Perché magari mi metti in soggezione?" Disse mentre puliva delle tazzine. "Mhn mhn, posso sapere il tuo nome?".
"No, a cosa ti serve sapere il mio nome se probabilmente non ci vedremo più?"Rispose con fare esasperato e infastidito dal comportamento insistente del ragazzo.
"Chi lo può sapere, no? io sono Baji Keisuke, ora non mi dici qual'è il tuo nome?".
Chifuyu si sentì praticamente costretto a presentarsi, alzò gli occhiali al cielo si presentò. "Chifuyu Mastuno, contento?".
"Mhn si ora si" Rispose facendo un sorriso furbetto continuando a guardare intensamente i bellissimo occhi azzurri di Chifuyu.
"Ti diverte proprio infastidire le persone, eh?".
"Beh non infastidisco le persone senza un motivo in particolare" Ridacchiò Baji divertito dalla situazione, così facendo fece notare i due canini più sporgenti del normale.
"Che bastardo" Pensò Chifuyu. "Beh allora perché mi stai infastidendo? sentiamo".
"È da un po' di tempo che passo per di qui e mi hai incuriosito, sembri sempre molto nervoso, oggi mi sono detto «voglio vedere se è solo una mia impressione o se le mie ipotesi fossero corrette» e così sono venuto qui a stuzzicarti un po', eh beh ho avuto una conferma".
Chifuyu sentì un brivido sulla schiena a pensare che quel ragazzo la osservava da lontano da non so quanto.
Arrivata la sera il ragazzo dai capelli biondi entrò finalmente in casa, era stanco e aveva un gran mal di testa, quella giornata di lavoro lo aveva distrutto più del solito, per non parlare di quel ragazzo che ha continuato a stuzzicarlo anche dopo aver pagato il suo caffè per poi uscire dal locale praticamente scappando, come se avesse visto una tigre inferocita poco lontano da lui, e invece aveva semplicemente guardato lo schermo del telefono.
Bah Chifuyu era confuso, ma in quel momento non gli importava molto di capire il perché di quel comportamento, ora voleva solo mangiare solo dei peyong yakiesoba, fare una doccia veloce e andare a letto per riposarsi per bene.
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Maybe... we're not that different [ Baji x Chifuyu ]
Fanfiction- Era tardi quando Baji e Chifuyu si trovavano all'interno del bar dove lavorava quest'ultimo. "Perché ti ostini a dire che siamo tanto diversi? perché ti ostini a dire che siamo agli antipodi? le nostre vite sono molto più simili di quello che in r...