Prologo

33 8 4
                                    

4 anni, 4 anni è il lasso di tempo passato da quando il mondo è caduto in rovina...

Da quando la vita che conoscevamo un tempo è andata persa,da quando creature che pensavamo esistessero solo nei film sono venute allo scoperto.

Avete presente quei mondi apocalittici che si vedono nei film?ecco tutto questo è diventato realtà.

Ho perso tutto.

Amici,famiglia,una vita normale in pratica.

Tutto ciò a qui ero abituata è andato perduto,ci sono certe volte che mi domando perchè sto andando avanti e non mi arrendo, bhe,l'unica cosa che mi porta a lottare sempre è la speranza anche se non so bene in che cosa.

Ma ora passiamo alle presentazioni.

Sono Alexandra Smith ho 18,sono alta 1,75 e un corpo allenato per il continuo movimento,capelli lunghi neri che tengo perennemente legati in una treccia e occhi verdi con sfimature marroni.

Mi sposto molto frequentemente,per trovare nuove scorte di qualunque genere.

In questo momento mi trovo a camminare tra le strade di questa nuova città,diretta alla prossima casa che non ho avuto tempo di visitare ieri , ho qualche ora prima che giunga il calar del sole e che quindi si scateni l'inferno in terra.

Sono davanti a questa casa e da come si può vedere dall'esterno sembra abbandonata da parecchio tempo, come tutte dal tonde.

Scavalco il cancelletto ormai arrugginito,e subito dopo il vialetto ormai ricoperto da erbacce,arrivo davanti alla porta.

Come al solito estraggo la mia pistola dal cappotto,che mi avvolge riparando i dal freddo,sento le dita avvolgersi al gelido manico di essa procurandosi un brivido,

Calcio la porta che in meno di un secondo si spalanca,procurando un rumore non indifferente che mi porta a sperare che nessunonl'abbia sentito.

Ad accogliermi trovo un grande salotto,ormai sporco e pieno di polvere,le pareti sono spoglie come alberi d'autunno,solo che in questo caso le foglie dai colori caldi e avvolgenti non tempestano il pavimento al contrario l'unica cosa che riempe il pavimento è un tappeto dai colori sportivi,forse per colpa del tempo o forse anche lui percepiva il clima di tristezza che aleggiava nell'aria.

Camminando non mi accorgo di aver pestato qualcosa,tolgo il piede e abbasso lo sguardo e trovo una cornice con all'interno la foto di una famiglia composta da 5 persone, il vetro della cornice è frantumato,sicuramente per colpa della caduta che avrà subiti per essere finito a terra.

solo ora mi concedo un momento per ripensare a casa mia,ma non la casa in sé,la casa è fatta da tutte quelle volte che facevamo una serata film, tutte quelle volte che litigavo con mia sorella e mio fratello,tutte quelle volte che ho avuto vicino la mia famiglia.

Sorrido spontaneamente ma il tutto passa in secondo piano quando mi ricordo il perchè sono qui.

oltrepasso il soggiorno e arrivo alla cucina,riemetto la mia arma nella tasca interna del giaccone e senza ulteriori indugi apro le credenze, quello che trovo è del cibo in scatola,mi è andata bene stavolta.

Butto l'occhio sulla finestra della cucina,ormai saccheggiata, accorgendomi che fuori dalla finestra,tra poco si farà sera,così afferro e butto tutte le scatolette dentro lo zaino ormai mezzo sgualcito in qui tengo anche delle bombolette che mi porto sempre dietro,uscendo da quella casa prendo la bomboletta bianca e faccio un cerchio.

Uso questo sistema per ricordarmi quali case ho visitato e quali no,uso la bomboletta bianca per indicare le case da ritornare a visitare,e la rossa per le case già setacciate,scavalco nuovamente il cancello,correndo verso la mia safe home.

Ogni volta che cambio città mi stabilisco una safe home un posto a qui ho apportato alcune modifiche quindi "sicuro" per riposare ma devo rimanere sempre in allerta,in questo momento mi devo sbrigare, mi sono persa nei ricordi e ho perso la coniezione del tempo.

Dopo una buona mezz'ora di corsa arrivo alla mia temporanea umile dimora,è una vecchia casetta ma il fatto che sia piccola mi permette di tenere tutto sotto controllo,
le finestre barricate da assi di legno permettono a malapena ai raggi di sole di sfiorare la mia pelle al mattino, vado nel soggiorno e faccio il resoconto di quello che ho trovato oggi,alcune munizioni per la pistola qualche bottiglietta vuota del cibo in scatola e qualche indumento pesante che a breve dovrò indossare visto che si avvicina l'inverno,in queste settimane sto dando il meglio di me a trovare queste scorte perché se dovessi correre in caso di pericolo, la neve mi rallenterebbe.

Sfinita al sol pensiero dell'inverno mi butto a peso morto su quello che dovrebbe essere un divano,incomincio a pensare a quant'è che non parlo con qualcuno sarà all'incirca 3 anni e mezzo di continua solitudine e senza rendermene conto mi addormentobfinendo in un mondo che non mi appartiene ma che tanto bramo

Angolo autrice
Ciao ragazzi questa è la mia prima storia siate clementi e se avete consigli scrivetemeli e lasciate una stellina ⭐⭐
Ciaooo

overlevde (DA REVISIONARE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora