5. Consapevolezza

306 37 2
                                    

Scendo le scale piano con lui in braccio, i jeans mi tirano la sotto.
Mi accerto che non ci sia in giro il signor Cooper ed entro nella mia stanza.
Mi dirigo deciso verso il letto ho paura di qualche sprazzo di razionalità inopportuna di Jimin perciò faccio in fretta.
Lo sovrasto subito sfilandogli maglione e maglietta insieme e tolgo pure i miei indumenti ho bisogno di sentire la sua pelle sulla mia.
-ti voglio...
Gli sussurro in un orecchio
-non l'ho mai fatto..
Dice piano incerto ed impaurito
-lasciati andare.... Fidati di me...
Non dobbiamo farlo per forza, possiamo fare tante cose.
Struscio il mio viso contro il suo, mi sorprende sempre come il suo sia liscio rispetto al mio, la mia barba gli arrossa un po' il viso.
Lo bacio dapprima dolcemente ma da lì a poco il bacio diventa sempre più voglioso ed indecente.
Gli bacio il collo, lo mordo leggermente... Si stacca subito...
-Ricordi cosa ho detto... nessun segno..
-ok ma posso dove non si vede?
-si... Puoi.
Mi sussurra vergognandosi.
E allora soddisfo la mia fame, è incredibile come si possa desiderare l'odore di una persona, la sua pelle... Il suo respiro... Sono come un assetato.... Mi placo con lui.
Con fare convinto gli sbottono i jeans...
-JK...
Si agita...
-Buono... Non ti faccio nulla che non ti piacerà.
Nel tirargli giù i jeans e i boxer insieme, gli bacio e lecco il retro del ginocchio...
-ohh.. Dice sorpreso...
-non lo sapevi.... Di essere sensibile anche lì.. Mi sa che ci sono un sacco di cose sul tuo corpo che non conosci...
Ridacchio leggermente.
Poi mi tiro su e lo guardo cosi nudo indifeso sul mio letto... si copre velocemente e timidamente le parti intime
-sei... sei... bellissimo...
-JK ti prego smettila di guardarmi.... Mi imbarazzi...
-mi piace... Se ti imbarazzi... Le tue guance si colorano di rosa e non sai dove guardare...
Guarda me... Negli occhi mentre ti faccio questo...
Gli spingo via le mani.
Incatenati i suoi occhi... tocco la sua intimità, restando in ginocchio beandomi degli effetti che gli faccio.
Manipolo il suo sesso come farei con il mio portandolo all'apice e spiando gli effetti sul suo viso, mentre si morde il labbro fra i denti, stringendo il cuscino e mentre produce gemiti che mi entrano nel cervello... Che risuonano nella mia stanza... Mentre vuole di più... Ma non osa chiederlo
Ad un certo punto mi stringe l'altro polso ed è scosso da un tremito mentre viene copiosamente nella mia mano.
Lo sento ansimare forte... Mentre pian piano poi si ricompone...
Tira il lenzuolo nel tentativo di coprirsi ma lo copro io con il mio stesso corpo.
-è stato bellissimo guardarti...
Nasconde il viso nell'incavo della mia spalla vergognandosi un po'.
-Non è il momento di coprirti di vergogna... Dopo... Dopo Park Jimin.. Dopo che l'avrai fatto a me...
gli prendo la mano e la guido verso di me che ormai sono talmente dolente e resisterò per poco...
-ti prego... Tocca anche me e baciami...
Ubbidisce, sentire quella mano piccola e confusa che cerca di eccitarmi è una libidine, e la sua lingua che esplora la mia bocca una sensazione unica... Quando sono vicino... Gli sussurro...
-ancora... ancora...ancora...
Ed è questo il momento... Quando non capisco più nulla che decido che nessuno l'avrà mai che sarà sempre e solo mio.
Mentre vengo il suo sguardo è quasi scioccato da quello che abbiamo vissuto insieme oggi... Come se ne avesse preso consapevolezza ora.
Resto ansante nelle sue braccia, non sono mai venuto così e vorrei di più, di più... dio solo sa cosa gli farei.
-Jimin... il prossimo weekend vieni a casa mia, avviso al mio autista di venire a prenderci venerdì sera.
Dico infine.
Annuisce senza voce, fioccandosi subito dopo sulla mia bocca e baciandomi a lungo.
Credo di aver trovato un compagno. Non sono più solo.

Il ricatto dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora