2. Ricatto

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-l'erba non l'hai buttata via vero?
Mi chiede Jimin preoccupato
-l'ho nascosta... Bene...
-non è qui in camera vero? Se ti fanno un'ispezione sei fregato.

-no... È in un posto sicuro...
-ok.Cosa vuoi da me?
Chiede timoroso.
-non ho ancora deciso... Parliamo ti va? Io faccio le domande... Tu rispondi.
-ok....inizia  anche se mi sembra un po' ingiusto che le domande le fai solo tu...
Mi invita Jimin. 
-perché fumi?
Vado diretto al punto
-mi rilassa... Te l'ho detto...
-il ragazzo ha detto che vuole un lavoro di bocca da te.. Gliel'hai già fatto altre volte in cambio di erba?
-no, era la prima volta che me lo chiedeva. E mi ha scioccato.
-glielo faresti?
Azzardo conoscendo già la risposta.
-no.
-hai mai fatto sesso con qualcuno?
-non sono affari tuoi
Risponde arrossendo.
-considerata la risposta deduco che tu sia inesperto.
Sorrido comincio a divertirmi....
-c'è qualcuno che ti piace?
-non particolarmente. Ho standard di un certo tipo capisci. Non so se te ne sei accorto ma sono lo studente migliore, il più considerato dai professori, gli altri ragazzi fanno a gara per essere miei amici. Ma io ne ho solo tre Hoby che è il mio compagno di stanza, Tae e Jin che sono in stanza insieme. Non mi fiderei di nessun altro.
-e i tuoi amici rispondono ai tuoi standard?
-abbastanza, provengono tutti da ottime famiglie sono tutti ragazzi che ritroverò all'università.
-sei presuntuoso....mmhhh sono stanco.... Mi faresti un massaggio alla schiena?
Mi guarda strabuzzando gli occhi.
-anche no.... Per chi mi hai preso?
-per quello che finisce davanti al preside per una canna se decido di spifferarlo.... Muoviti ho la schiena dolente. L'olio è nel cassetto
Sbuffa e si avvicina... Mi metto di schiena dopo essermi tolto la maglietta.
-Jungkook spero che questa storia sia breve... Non penserai che io voglia farti da schiavo?
Sento che si unge le mani per po' i passarle sulla mia schiena, mi arriva il suo profumo e il suo tocco è delicato, ha mani piccole per essere un ragazzo.
-mmmmh si così... sei proprio bravo... Continua.... Con quelle piccole dita fai magie...
-Jungkook è imbarazzante ti rendi conto di cosa mi stai costringendo a fare? Mi stai costringendo a toccarti.
Il tuo è un ricatto. Potrei denunciarti.
-pure io potrei farlo... E  la tua immagine pulitina finerebbe nel cestino della spazzatura, adattati Park non hai altra scelta.
Sento le sue mani scorrere leggere sulla mia schiena... Jimin non sa il piacere che mi sta dando, quando faccio sesso non mi faccio mai toccare, prendo quello che mi aggrada e basta. Niente carezze.
Ad un certo punto però per me è troppo...
-basta così è sufficiente... Tornatene in camera tua...
Lo mando via sento di essermi  eccitato e non voglio che se ne accorga.
-Jungkook siamo oltre l'orario consentito, se mi prende il sorvegliante avrò dei punti di demerito, fammi dormire qui.
-no.... Vattene... E portati dietro il mio quaderno di geometria, fammi gli esercizi che sono per domani che non li ho fatti.
Jimin mi guarda incazzato nero, sa che rischia davvero che il sorvegliante lo becchi.
Raccatta le sue cose sgarbatamente e poi apre la porta sbirciando all'esterno, gli poggio una mano sul sedere dandogli una spinta fuori, si volta e mi guarda con odio e si avvia lungo il corridoio... Rischia davvero, ma se lo beccheranno troverà la scusa giusta, userà il suo fascino da studente modello ci scommetto.
E infatti è così che accade...
-Park dove sta andando... È fuori orario devo segnalarla...
Il sorvegliante l'ha colto sul fatto... Mi tengo a debita distanza per sentire come riuscirà a cavarsela Jimin.
-sig. Cooper immaginavo che l'avrei incontrata lei è sempre così efficiente, volevo avvisarla ma non ho fatto in tempo, il ragazzo nuovo Jeon mi ha avvisato via what's app che non riusciva a finire geometria... Sa è piuttosto indietro e sono corso a dargli una mano... Non voleva prendere un brutto voto dato che è appena arrivato , vede ho qui con me il mio quaderno che mi è servito per aiutarlo.
Ovviamente tiene accuratamente il quaderno attaccato al corpo perché non si veda l'etichetta con il mio nome.
-Park dovevo immaginare che ha infranto le regole per una buona causa... Passi questa volta ma che non accada più.
-Grazie Sig. Cooper... Approposito come sta sua moglie? È un po' che non la vedo.
-ha la sciatica esce poco...
-le faccia i miei auguri di pronta guarigione e le dica che guarisca presto perché le rose in giardino senza le sue cure stanno soffrendo.
-glielo dirò grazie Park.
E così se l'è cavata il bastardello.
Il mattino dopo non viene a svegliarmi per vendicarsi e arrivo in classe tardissimo, vengo ripreso dall'insegnante di geometria per il ritardo, mi chiede pure i miei compiti che ovviamente non ho...
Ma sento improvvisamente...
-Jungkook fai attenzione ti è caduto il quaderno,
Jimin mi dice con uno sguardo provocatorio.
lo fisso pericolosamente e raccolgo il quaderno.
Dentro di me  penso, spero per te bastardello che tu li abbia fatti gli esercizi.
La prof prende il quaderno dà un'occhiata veloce...
- Molto bene. Cerca di essere puntuale la prossima volta.
Finita la lezione Jimin esce velocemente... Lo seguo... Prende le scale di servizio e sale sul terrazzone all'ultimo piano.
Cerca qualcosa... Cerca l'erba.
Quando mi vede si lancia su di me prendendomi a pugni sul petto.
-dove l'hai messa!!! Bastardo!
Non farò una cosa di quelle che mi ordini.... Vuoi dire a tutti che fumo fallo... Non mi importa
Lo prendo e lo sbatto contro il muro...
-il signorino Park si sta agitando.... Bravo che hai fatto i miei compiti
Mmhh che buon profumo che hai...
Gli tengo ferme le braccia contro il muro e mi avvicino pericolosamente a lui...mi sputa fortunatamente mancandomi...
È davvero una bestiolina cattiva
E allora gli passo le braccia dietro alla schiena tenendolo fermo con un braccio solo, con  l'altra mano gli prendo rudemente il mento e mi avvicino....
Percepisco l'attesa da parte sua per il mio gesto, ma io gli giro il volto e inizio a succhiare il suo collo...
-domani lo vedranno tutti.... Tutti sapranno che appartieni a qualcuno... Che non sei così puro così perfetto...
Poi risalgo mi avvicino alla sua bocca e gli mordo un labbro fino a farlo sanguinare.
Infine lo spingo via e gli tiro addosso il pacchettino dell'erba che ho sempre tenuto con me da quella sera.
-sei pietoso... mio piccolo drogato.
Gli dico piano e con voce cattiva
Prende il pacchetto e corre via coprendosi con la mano il collo, con le labbra arrossate e i capelli sconvolti.
Ho davvero iniziato a divertirmi.

Il ricatto dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora