Pov's Harry
Sono le 2:00 del mattino. E io e i miei amici ci troviamo a una delle tante feste che vengono organizzate nei magazzini abbandonati nel centro di Londra.
Io e i miei amici apparteniamo ad una gang bang, più precisamente la MIA gang bang.
Queste feste vengono organizzate ogni talvolta che io e i miei soci facciamo un grande affare e uno tanti modi per festeggiare. Ci occupiamo di spaccio di droga, con quella roba facciamo dei bei soldi, ma non solo , se per questo ci sporchiamo anche le mani, uccidiamo delle persone ma solo su commissione o per vendetta.
I miei soci più stretti sono: Louis Tomlison , lui non è di certo un cervellone ma con le armi se la cava più che a meraviglia; poi c'è Liam Payne, lui si che è il nostro cervello, coi suoi piano riusciamo a portare a termine qualsiasi missione ;
Zayn Malik, lui è il migliore in circolazione, ci procura i migliori affari e l'ultimo Niall Horan, noi lo chiamiamo "La doppia faccia " è un grande doppio giochista, lo facciamo infiltrare nel nemico perché nessuno sospetterebbe mai di lui perché ha un viso di un angioletto.
Loro sono gli unici di cui mi posso fidare sia per la mia vita sia per i miei affari.-------------------------------
Sono seduto su un divanetto si pelle rossa con sopra di me una delle solite ragazze che mi faccio. Non so con precisione come si chiami forse Maria, Marianna o Miriam, va bé ha un bel paio di tette ed è tutto ciò che m'interessa.
Mentre mando giù un altro dei miei vodka lemond , noto Louis che cerca di passare tra la folla per raggiungere il mio divanetto. Di sicuro mi dovrà delle notizie importanti, se no non sarebbe venuto a disturbarmi . Così con uno gesto della mano mando via la rossa che poco prima era a cavalcioni su di me. Mi guarda infastidita ma non dice niente, perché sa che qualsiasi cosa dirà sì troverà nei casini.
Dopo qualche secondo che la rossa se ne fu andata, Louis si sedette sul divanetto poco distante da me.
Harry : spero sia importante perché mi hai appena rovinato una bella scopata - dico mentre butto giù tutto tutta la mia vodka.
Louis : riguarda la tua piccola vendetta personale amico - bene speriamo solo che siano buone notizie. Non posso farlo parlare qua.
Harry : non qui..- mi alzai dal divanetto e gli feci cenno di seguirmi.
Cominciammo a spostarci tra i corpi sudati e puzzolenti dei tanti ragazzi che erano all'interno del magazzino. Alcuni vedendoci passare si spostavano senza tanti problemi perché avevano paura di noi ad altri invece ho dovuto dare degli spintoni.
Passati davanti al bar arrivammo alle scale che portano al secondo piano che viene usato solo per mettere casse di alcolici o dove avvengono gli scambi di roba.
Passammo tra gli spacciatori per poi arrivare davanti ad una porta mettallica , dietro ad essa di solito si rifugiavano quelli che volevano divertirsi, ma a me non importa, adesso questa stanza serve a me.
Una volta entrati, con mia grande sorpresa scoprì che era vuota.
Mi sedetti su una sedia e feci accomodare anche Louis per poi farlo parlare.
Harry : allora...che cosa sai?- chiesi un po' impaziente, aspetto questa vendetta da troppo.
Louis : beh.. Zayn ha parlato con un tizio è ha scoperto che conosce l'uomo che ti serve.
Harry : come fa a conoscerlo?
Louis : a quanto pare sembra si sia rimesso in affari.
Quindi il figlio di puttana si è rimesso in proprio bene adesso sappiano dove colpirlo per farlo venire allo scoperto.
Bisogna solo scoprire dove si trova.
Harry : questo tizio sa anche dove si trova?
Louis : no, ci ha detto che risiede nei dintorni di sud di Londra.
Harry : beh... è già qualcosa.
Louis : cosa pensi di fare Harry? - chiese con un sorriso furbo dipinto sul volto.
Harry : lo colpiremo nei suoi punti più deboli, chiedete a Zayn se può rimettersi in contatto con quel tizio in modo tale da farci dire la posizione più esatta poi fate entrare in gioco Niall così che possa scoprire i suoi punti deboli ;voglio vederlo dolorante e sofferente ma soprattutto... morto
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A bullet of love-h.s.
Mystery / Thrillerlei : perché mi hai mentito? lui : non pensavo sarebbe mai successo... lei: cosa? lui: ero così perso nel mio odio che alla fine.... non pensavo fosse amore quello che provavo per te.