7. HAILEY

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Busso alla porta una sola volta prima che una testa corvina mi appaia davanti, la solita aria divertita che la contraddistingue dipinta in viso.

«Non ti aspettavo così presto» annuncia, facendosi subito da parte per lasciarmi passare «Fammi indovinare, Lexie aveva di nuovo ospiti?»

Appoggio i libri sul suo letto con un tonfo «Già» mento, girandomi verso di lei.

Jessie non ribatte e si lascia cadere sgraziatamente sulla sedia della scrivania di fronte a me. La verità è che volevo solo stare da sola, staccare un po' la spina. Stanotte non ho dormito molto, e alle sei di mattina ero già sveglia come un grillo.
Forse studiare mi aiuterà a distrarmi. O a farmi cadere la palpebra. Entrambe le opzioni sarebbero più che gradite.

«Beh?» lo sguardo di Jessie incontra il mio, lasciando trasparire una grossa vena di curiosità.

Alzo un sopracciglio, togliendomi le scarpe con un gesto veloce e incrociando le gambe sul letto «Beh cosa?»

«Vuoi davvero far finta di niente?»

«Finché non mi spieghi di cosa stai parlando, credo proprio di sì»

Ci guardiamo per qualche lungo secondo, entrambe in attesa che l'altra sputi il rospo.

Dopo un lunghissimo minuto sbuffo «Pensi che andrà avanti per molto? Devo studiare una montagna di cose, e non posso farlo con il tuo sguardo incollato addosso come una mosca sul miele»

Durante il silenzio che segue noto una bottiglietta d'acqua mezza finita sul pavimento e la afferro. Non so se sia sua o di Allie, ma non importa. Ho una sete terribile.
Jessie non aspetta che io deglutisca il primo sorso prima di sparare la bomba decisiva.

«Da quando esci con Taylor?»

Per un momento rischio seriamente di strozzarmi, nel tentativo di parlare ed incenerirla con lo sguardo allo stesso tempo.

«Eh?» ritrovo il respiro velocemente «Perché mai dovrei farlo?»

Cerco di mantenere un'espressione pressoché impassibile mentre il laser nei suoi occhi analizza ogni mio movimento in cerca di un segno che io le stia mentendo.

«Non saprei, dimmelo tu» afferma con un'alzata di spalle «Qualcuno vi ha visti passeggiare fino al dormitorio qualche sera fa»

Ma come diavolo fa a saperlo?

A volte credo seriamente che abbia installato delle telecamere nel Campus in modo da poter essere sempre al corrente di tutto.
È inquietante.

«Non era una passeggiata, era una camminata» puntualizzo «E per tua informazione non mi ha lasciato scelta. Io stavo andando a casa e lui semplicemente mi ha seguita» spiego irritata «È più simile a uno stalking che ad un'uscita»

Jessie non sembra per nulla soddisfatta dalla risposta mentre incrocia le braccia, palesemente scettica.

«Semplicemente ti ha seguita» ripete dubbiosa.

«Si»

«Perché?»

«E io che cosa ne so» sbuffo ancora «Chiedilo a lui»

PROVA A RESISTERMIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora