Capitolo 8.

45 2 0
                                    

Le prove

Joyce non riusciva ancora a metabolizzare bene il fatto che pensasse che Will si trovasse all'interno del muro di casa sua...

Eppure lo aveva visto, lo aveva sentito, era la sua voce..

E ora si ritrovava, seduta per terra stringendosi nel leggero lenzuolo del suo divano, mentre il forte vento di un imminente tempesta entrava dentro casa tramite l' enorme buco che aveva creato poco prima , prendendo il muro a colpi di asciate...

Per un momento la donna, rivalutò la possibilità che forse Jonathan non sbagli, rivalutò la possibilità che lei fosse pazza per davvero..

Rimase, lí, seduta per terra, a guardare il gigante buco che si prostrava proprio davanti ai suoi occhi, quando sentí una voce familiare provenire da dietro la porta...

"Joyce apri la porta, sono io Lonnie!" - disse l' uomo cominciando a sbattere violentemente le mani verso la porta...

Joyce si alzò di scatto da terra, e con ancora gli occhi lucidi, corse ad aprire la porta a Lonnie e si catapultò su di lui disperata...

" È tutto okay, tesoro..., tutto okay" - continuò l' uomo cominciando ad accarezzare la nuca della donna...

"Quando ti sentirai pronta, mi dirai cosa è successo..."

_______________________

Hopper si catapultò verso il laboratorio di Hawkins...

C' erano troppe cose che non quadravano sul caso della scomparsa di Will, il fatto che non fosse stato Gary a fare l'autopsia al ragazzino, ma bensì uno degli uomini che lavoravano al laboratorio, rinforzò la sua possibile teoria che fosse tutto programmato, ma aveva bisogno delle prove.., e di certo non le avrebbe ottenute così, a un battito di mani...

Allo stesso tempo, non poteva farsi scappare tutti gli evidenti particolari che non quadravano, e che lo aiutavano in qualche modo a fare un quadro generale della situazione...

Hopper riuscì ad entrare furtivo, all interno del laboratorio, riuscendo a scappare alla vista di numerose guardie situate fuori e all' interno dell' entrata..

Si diresse verso il famoso corridoio inaccessibile, dove appunto solo gli uomini più importanti avevano l' accesso, e quindi era quasi impossibile entrarci, ma lui ci riuscí...

Non appena entrato li, continuò a muoversi furtivamente, per non farsi sentire, quando sentí delle voci abbastanza squillanti che gridavano proprio dietro di lui..

"Mani in alto! Mani in alto!"

Lo avevano scoperto, ormai il danno era fatto...

"Hai dimenticato tutte le camere amico?" - continuò uno delle guardie avanzando sempre di più verso Hop

"Senti.., il dottor Brenner ha chiesto di me in modo specifico! Va bene?
In quale altro modo pensi sia riuscito ad entrare qui" - rispose Hopper aggrottando le sopracciglia mentre la guardia lo guardava confuso..

"Come ti chiami, di nuovo?"

"Jim Hopper..
Lo sceriffo Jim Hopper" - disse in seguito Hop riuscendo a liberarsi dalla presa della guardia e rubandogli la pistola..

"Non credo ti dispiaccia se la prendo in prestito" - continuò Hop mantenendo la pistola puntata verso la guardia in segno di minaccia..

Egli riuscí finalmente ad entrare nella famosa stanza.., quella dove inizamente pensava fossero nascosti, tutti i possibili piani fatti da Brenner, ma quello che vide, fu completamente diverso da quello che si aspettava..

Misteries in Hawkins (Stranger Things) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora