693 48 9
                                    

Il tempo era un po' freschetto per una giornata d'estate. Ero coricata lì, sul vecchio futon che Jean mi aveva dato, a leggere uno dei miei manga preferiti accompagnata dal fruscio del vento che dalla finestra sventolava i miei corti capelli.
Fin quando sento la porta aprirsi, Jean era appena tornato.
È passato non molto tempo da quando lavoro e convivo con lui, ormai abbiamo instaurato una certa "fratellanza" tra noi anche se non ci trattiamo nel migliore dei modi.
<<Oi, Tama ho fatto la spesa, aiutami a cucinare!>> disse urlandomi dall'ingresso dell'appartamento con due buste in mano che gli pendevano dalle sue mani sudaticce.
<<Uff, hai preso la birra?" gli chiesi ancora distesa per terra dall'altra camera.
<< Ehm...Si ma senza rendermene conto l'ho finita.>> dichiarò poggiando le buste della spesa sul tavolo.
<<Diamine Jean, allora vuol dire che mi offrirai uno dei cocktail del locale!>>
<<Scordatelo, non pulirò di nuovo il tuo vomito. Ora alza quel culo e vieni ad aiutarmi!>> ribadì.
Di tanto in tanto mi capitava di bere qualche sorso di liquore che trovavo all'interno del locale in cui lavoravo, altre volte esageravo e finivo col vomitare per terra come se niente fosse. Strabiliante vero?
<<Sto arrivando...>> risposi con aria svogliata.
Siccome entrambi non siamo in grado di cucinare come si deve, quasi ogni singolo giorno ci tocca comprare cibo su ordinazioni, o magari alcune volte la signora del vicinato ci offre umilmente gli avanzi dei suoi tre figli che tra litigate varie tralasciano sempre qualcosa nel loro piatto. Tuttavia in quei giorni in cui siamo davvero affamati ci tocca cucinare, ma finiamo sempre col bruciare tutto o far venire un pessimo sapore al cibo.
<<Questa omelette fa schifo!>> esclamai.
<<Cucina tu la prossima volta!>> mi rispose contro.
<<C'é un verme nel riso...>> ribadii.
<<PUH!! Ma come diavolo ci è finito dentro!!>>
E così anche oggi ci toccherà passare il giorno con un inestimabile mal di pancia. Comincio a pensare che sarebbe meglio mangiare cibo per cani.
Nel mentre assaporavamo il nostro disgustoso cucinato osservavo dalla finestra i vivaci bambini delle elementari tornare a casa da scuola.
<<Ora che ci penso, perché non vai mai a scuola?>> domandò Jean guardando l'orologio appeso alla parete.
<<Huh!? La scuola, ora che ci penso sarebbe bello ritornarci...>> dissi con sguardo intimidatorio.
<<Lo dici come se fossi appena stata rilasciata da un carcere.>> udì lui mentre ancora masticava quell'omelette molliccia.
<<Ho frequentato la scuola per un breve periodo, poi mia madre ha pensato bene di non mandarmi più, diceva sempre che le cose che insegnano lì sono solo un modo per renderci "schiavi" della società... così ho passato gli ultimi anni nel svolgere lezioni private.>>
<<Mmh... che idiozia, ho concluso gli studi circa 7 anni fa e le uniche cose che ricordo sono quando ci prendevamo gioco di quel vecchione del professore di matematica, haha ero proprio una testa di cazzo...>>
<<Si e lo sei anche ora.>>
<<Sai... forse dovresti provare a riandarci, ricordati che sono esperienze che non ritorneranno più, brutte o belle che siano.>> mi propose.
<<Oh, avevo già intenzione di andarci la settimana prossima...>> risposi ancora immersa nei miei pensieri.
Jean fece un cenno di approvazione, ma in fondo sapevo che ne era sollevavo in modo che potesse portarsi a casa le ragazze che corteggiava durante il suo turno a lavoro nel mentre io fossi a scuola e farsele una ad una approfittandone della mia assenza, come se già non lo facesse nel mentre cerco di dormire tra il rumore di quei dannati orgasmi.
Non appena finii di pranzare, proprio nel momento in cui stavo per dirigermi di nuovo in camera sento il mio telefono suonare. Era Mikey che senza dare troppe spiegazioni ci invitò a dirigersi da lui.
E così nel mentre camminai lungo il tratto di strada, intravidi Baji e Kazutora poco più avanti di me che si accorsero della mia presenza.
<<Tama! Sei stato chiamato da Mikey anche tu?>>
<<Si, immagino anche voi.>> risposi.
<<Lo stesso posto di sempre... Huh?!>> disse Kazutora continuando a guardare in avanti con aria taciturna.
Entrammo all'interno di un negozio, già si notava Pah-chin guardare qualcosa con aria piuttosto sorpresa. <<Wohaaa! che figo>>
<<Eh? che cos'è?>> Domandò Baji incuriosito.
<<Oh!! che bella!>> Esclamò Kazutora.
<<Wow!>> dissi ammaliata.
Erano distese su un tavolo delle meravigliose divise. La toman ha finalmente delle uniformi!!
<<Spaccano Mitsuya>> gli complimentò Kazutora.
<<No, non è vero. Sono io quello che è stato obbligato a farle.>> aggiunse Mitsuya.
<<Indossiamole e andiamo a scattare una foto ricordo!>> replicò Draken.
<<No mikey?>>
<<Hm?>> riprese Mikey che aveva appena svuotato il dessert ordinato da Draken.
<<Idiota perché hai mangiato tutto il mio dessert al cioccolato!!>> urlò quest'ultimo.
<<Whoops non ci ho fatto caso.>> disse Mikey con aria totalmente innocente.
<<Avevi detto di volere solo un morso!>> concluse Draken dovendo rinunciare al suo amato dessert.
Eccoli di nuovo litigare, adoro quando lo fanno, finisco sempre col sbellicarmi dalle risate.
Intanto io mi trovavo nella stanza affianco a provare la nuova uniforme.
<<Ehm... Mitstuya, credo non siano della mia misura.>> dissi osservando come l'uniforme mi andasse troppo larga in alcune zone del corpo.
<<Eppure le ho realizzate in formato maschile...>> sostenne invece Mitsuya confuso.
<<Bene, creane un'altra in formato femminile allora.>> proposi.
<<Cosa?>>
Si avvicinò e mi osservò da cima a fondo con molta attenzione.
<<C'è qualcosa che non torna...>> disse infine guardandomi ogni punto del volto.
<<Potresti farmi controllare la tua uniforme?>> mi chiese invitandomi a togliermela.
<<Ecco qua.>> risposi rimanendo in biancheria non essendo consapevole di quello sarebbe successo.
<<SEI UNA RAGAZZA!?!?>> esclamò Mitsuya arrossendo come un pomodoro.
<<Huh?! Cosa sta succedendo lì?>> riprese Mikey che raggiunta la stanza dove mi trovavo nel vedendomi rimase in silenzio ma con aria alquanto sorpresa.
<<EH?!>> aggiunse Baji.
<<Wow, questo non me lo sarei mai aspettato!>> disse invece Kazutora.
<<Tama, perché non ce lo hai detto per tutto questo tempo!?>> ribadì Draken.
<<Pensavo ci arrivaste da soli idioti...>> risposi scombussolata, ma rimasi finalmente sollevata dall'idea che se ne fossero accorti una volta per tutte.
<<Beh non facciamo di tutta l'erba un fascio, vorrà dire che dovrò ritoccare l'uniforme.>> disse Mitsuya dopo aver realizzato meglio la situazione.
                       ~
<<Woah ora si che va meglio!>> esclamai.
E così subito dopo ci recammo in centro per la foto ricordo.
<<E-ecco, fate cheese!!>> balbettò il tizio che avevamo pestato per farci fotografare.
E da quel momento eravamo diventati effettivamente una gang, la Tokyo Manji gang.
Passavamo le giornate a fare risse provocando chiunque ci ostacolasse, divertirci tra noi, girare in moto all'impazzata nelle strade di Tokyo, anche se io non ne avevo ancora una sia per mancanza di soldi che per il semplice motivo del quale non mi andava granché di guidarne una, ma un giorno lo avrei sicuramente fatto.
Insomma, eravamo davvero uniti tra noi.
Fin quando non arrivò quel giorno... Shinichiro, il fratello maggiore di Mikey fu assassinato da Kazutora avente Baji testimone. Non mi era chiaro il motivo ne cosa gli fosse passato per la testa in quel momento.
Kazutora fu rinchiuso in riformatorio e Baji riuscì a scamparsela grazie alle difese di Mikey.
E fu così che da quel fatidico episodio ci fu un periodo di totale scombussolamento.
Mi dispiacque molto per Mikey. Nel momento in cui mi diressi da lui non molto tempo dopo quell'incidente provai ad offrirgli le mie condoglianze, eppure con quella sua espressione tranquilla e poco sorridente si rivolse verso di me dicendomi chiaramente di non preoccuparsi per lui, che ormai già era riuscito ad accettare la cosa,  eppure io sapevo che non era così, sapevo che dentro di lui provava un terribile rimorso, come una ferita che non potrà mai più rigenerarsi.
Mi chiedevo come si sarebbe sentito Baji dopo ciò, ma di lui non ebbi molte notizie, come biasimarlo infondo.
Ormai il tempo era l'unica guarigione su cui potevamo contare, difatti cominciammo poco a poco a ritornare come una volta, anche se con un membro in meno, tuttavia la Toman iniziò ad diventare più ampia di prima e sempre più delinquenti vollero unirsi a noi, fino ad oggi dove tutt'ora sono stata nominata capitano della terza divisione.
I giorni passavano ed io continuavo a cambiare insieme ad esso. Posso dire che la pubertà è stata un miracolo per me, in soli due anni arrivai a raggiungere il metro e 80, ero davvero alta rispetto a quelli della mia etá, tant'è che arrivai quasi raggiungere Draken, uno dei più alti della Toman.
I miei capelli corti erano ormai cresciuti fino ad arrivare al bacino, che successivamente tinsi metà neri, metà bianchi e raccolti in una treccia bicolore.
Non ero quasi per niente come le altre ragazze, limpide e gracili, amanti delle cose femminili, ero semplicemente una via di mezzo, ad esempio adoravo fare a botte, bere, fumare, girare in moto ma provavo gusto anche nel truccarmi, stare con le altre ragazze e soprattutto fare shopping. Lo stile è sempre stata la mia passione, difatti un giorno spero tanto di intraprendere la carriera di modella sfruttando la mia altezza e corporatura, anche se non ero per niente una persona galante e tranquilla capace di sfilare come si deve su una passerella.
Non appena rivelai le mie ambizioni a Mitsuya ne approfittò subito per usarmi come manichino per le sue creazioni, ormai sapeva a memoria le mie misure e ogni volta finisce sempre col pungermi con quel dannato ago da cucito. La cosa positiva è che molto spesso decide di regalarmi qualche vestito creato da lui stesso, sono davvero fantastici.
Per quanto riguarda Baji, dopo l'accaduto sono riuscita a riavvicinarmi a lui, qualche volta capita che mi chiedesse una mano per la scuola. Per colpa della sua stupidità in materia ha dovuto ripetere un anno, sua madre lo ha seriamente minacciato di impegnarsi e così mi ha supplicato di aiutarlo essendo che nello studio non me la cavavo piuttosto male.

Spazio Autrice
No, non sto facendo fare la pick me girl a Tama e no, non è "l'unica ragazza preferita nella gang dei boyz" semplicemente come loro amica passa del tempo con loro come tutti infondo. Comunque dalla prossima parte il tutto sarà ambientato nel presente cioè sin dall'apparizione di Tachemichi.

THE PRIDE OF A PERSONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora