𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 𝑇𝑒𝑟𝑧𝑜

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Il giorno seguente, Hermione scese dalle scale del suo dormitorio con aria allegra, come se avesse dimenticato l'umore uggioso con cui si era coricata.
'Li rimprovero sempre perché non studiano abbastanza' si era detta 'e poi quando lo fanno mi offendo che non sono a mia disposizione. Che amica terribile che sono'.
Ma quel pizzicorino, quella lieve sensazione di malessere le era rimasta latente, dentro, in sospensione tra lo stomaco e lo sterno.
L'aveva celata, vergognosa di ciò che provava, ed aveva indossato il sorriso migliore che riusciva a reperire dal suo repertorio.
Non si sarebbe arresa, lei.

"Buongiorno Herm" sentì dire alle sue spalle dalla voce di Ginny Weasley che la raggiungeva affannata.
"Buongiorno" rispose lei, fermandosi ad aspettarla. "Come mai in ritardo?"
"Non ho chiuso occhio stanotte"
"La Cooman ha dato molti compiti anche a voi? Ti avevo consigliato di lasciar perdere, è una fattucchiera nel senso babbano del termine"
"No, non c'entrano i compiti di Divinazione. In realtà credo che ce l'abbia con quelli del quarto anno, non con noi... deve aver sentito quell'idiota di mio fratello e i suoi amici ridacchiare a lezione. Invece non ho chiuso occhio per questa" sussurrò dopo averla fiancheggiata fuori dalla Sala Comune e giù per le scale, mentre le mostrava una lettera dalle medesime fattezze di quelle che erano già state inviate ad una Grifondoro misteriosa.
"So che abbiamo deciso di non aprirle finché non scopriamo a chi sono indirizzate ma questa mi è parsa in qualche modo diversa. Vedi, le altre lettere avevano il sentore di erba appena tagliata e rugiada... mentre questa..."
"Biblioteca"
"Esatto... sa di libri polverosi, tipo quelli della biblioteca" concluse Ginny.
"E quindi?"
"Mi sono chiesta perché fosse diversa e non ho resistito all'impulso di aprirla... ed ecco perché non ho dormito. Senti qua, non si apre!"
Hermione la guardò con sguardo severo ma prese la lettera con se, incuriosita da ciò che l'amica le aveva raccontato.
Cosa voleva dire che non si apriva? Che senso aveva spedire una lettera che non si può aprire?
Il mittente doveva aver usato un incantesimo.
"Un incantesimo di adesione permanente"
"Un che?"
"Deve essere l'incantesimo che è stato usato sul sigillo, non lo rimuoverai facilmente. Comunque è un problema in meno, ormai non puoi essere tentata di leggere qualcosa che non ti appartiene"
L'espressione della piccola Weasley, che aveva esordito con uno sbadiglio desolato, non parve molto felice di ciò, ma tacque, mentre percorrevano insieme i pochi metri che le separava dalla colazione.

Le lezioni quel giorno furono particolarmente intense e non aiutava di certo che la mente di Hermione fosse sistematicamente trascinata nel mistero sempre più fitto delle lettere dal mittente sconosciuto.
Le poche informazioni che possedevano sul momento erano abbastanza da creare un intricato schema e centinaia di ipotesi diverse, una più interessante dell'altra.
Se uno studente qualsiasi si fosse distratto durante una lezione, nessuno ci avrebbe fatto caso, ma lo sguardo vacuo della strega più intelligente della sua età non passò inosservato, specialmente ad un certo professore che solitamente doveva punirla in modo discutibile pur di togliere qualche punto ai Grifondoro.
"Signorina Granger, vedo che la mia lezione la annoia. Se ritiene di essere tanto brava da non aver bisogno dei miei mediocri consigli sulla preparazione della Pozione Rigeneratrice, le devo chiedere di abbandonare l'aula"
"Ma, professore-"
"Non mi interrompa. La preparerà da sola questo pomeriggio, senza appunti o manuali di sorta e non sarà la benvenuta a cena finché non l'avrà ultimata ed assaggiata davanti ai miei occhi" concluse Piton, con voce dura.
"Ma è assurdo" si sentì la voce di Ron sbottare dal suo banco.
"Vuole provare anche lei l'ebbrezza del pozionista, signor Weasley?"
"N-No professore" mormorò lui, facendosi rosso sino alla punta delle orecchie.
Il silenzio calò sull'aula, interrotto solo dalle risatine dei Serpeverde.
Uno sguardo di ghiaccio seguiva la scena desolante di Hermione Granger, rossa dalla rabbia, determinata ad ignorare le disposizioni del professore e rimanere a lezione, sperando ingenuamente che non se ne accorgesse.
Ciò, tuttavia, era appunto un tentativo ingenuo.
"Fuori, Granger" ringhiò a denti stretti il professore "Ora"
Il suo tono era tanto minaccioso che convinse una furiosa Hermione a gettare le pergamene nella tracolla che portava con se e scappare via.
Uscendo dalla classe sbatté la porta dietro di se tanto forte da non sentire la voce del professor Piton che aggiungeva "e 15 punti in meno a Grifondoro".

𝓛𝓾𝓷𝓪 𝓟𝓲𝓮𝓷𝓪 ⋆  (A Dʀᴀᴍɪᴏɴᴇ Sᴛᴏʀʏ)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora