I due giovani i guardavano i loro occhi parlavano più di quanto si aspettassero, i loro cuori battevano insieme, eppure ancora si sentivano cosi lontani, cosi irraggiungibili, anche se erano a pochi centimetri l'uno dall'altra, non riuscivano a trovarsi, si amavano questo era risaputo, eppure c'era qualcosa che li teneva lontani, cosi lontani che gli occhi di Anne si riempirono di lacrime e la fecero crollare.
Quel dolore che stava sopportando, quelle lacrime, che per farsi vedere forte, non versava, quel suo vuoto cosi profondo da avere paura di sprofondare dentro di esso, forse non si era vista manco allo specchio e manco aveva visto i suoi capelli, che erano di un arancione spento, un arancione buio, come quello delle foglie d'acero che abbandonano il suo albero, lei si stava abbandonando a se stessa e forse ne era consapevole, ma non gli pesava la cosa, gli importava solo stare con il suo migliore amico, gli importava solo di guardare Marilla e aiutarla, per poi stare nella sua stanza a guardare il tetto e pensare alla vita che avrebbe potuto fare non tornando più in accademia.
Ed ora invece era li davanti al ragazzo che l'aveva fatta impazzire e che non pensava di rivedere prima di natale oppure prima della fine dei anni che erano destinati a fare, eppure lui era li, non capiva per cosa, però egli era li. Voleva correre ed abbracciarlo, ma le sue gambe non avevano intenzione di muoversi, di alzarsi, di emettere un movimento, era come bloccata, forse per il freddo, forse per la poca forza muscolare che si era ritrovata ad avere, oppure per il suo cervello che gli diceva di restare li, a proteggere ciò che oramai non c'era più, se non il bellissimo ricordo di una vita sulla terra che oramai si era spenta. Eppure avrebbe dovuto ringraziare quel ragazzo, perché la guardava e la faceva sentire bene e non male, come tutte le altre persone che erano arrivate giorni prima a dire le loro condoglianze, non lui cercava di confortarla da quel poco di lontananza che li separava e piangeva, urlava e si metteva una mano sul cuore, non gli importava che la vedesse debole, perché alle volte l'amore è quello, vedere la persona amata distrutta e cercare di aiutarla in qualsiasi cosa. E lui era andato li per quello, starle accanto non abbandonarla, era anche disposto a lasciare tutto per lei, per vederla felice e sostenerla, ma sapeva anche che la ragazza si sarebbe assunta tutte le colpe, come aveva sempre fatto e continuava a fare.
Era cosi dolce e fragile, che quando il corvino si avvicino ad essa per abbracciarla, aveva paura di romperla, più di quanto già lo fosse, aveva paura di disturbare quella sua aurea che si era ritrovata a creare, aveva paura di stringerla cosi forte da non lasciarla andare via finche il suo dolore non sarebbe passato a se stesso, è lui la compativa, anni addietro aveva perso il padre e comprendeva bene il suo dolore, ma non gliel'avrebbe detto, perché sapeva che era la cosa peggiore che si sarebbe potuto dire, l'aveva sperimentato lui stesso.
Ora doveva pensare, solo a stringere a se quella foglia che stava per cadere e rimetterla in stesso in ogni modo possibile, per tornare a vivere le loro vite, forse non normalmente come una volta, ma almeno provare ad avere una.
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Resta Ancora Con Me Anne
RomanceE se la storia di Anne E Gilbert non fosse finita qui? E se continuasse? Hanno cancellato il seguito, ma potremmo immaginarlo noi, no? >Capitoli Corti 10 #anne 06/04/2020 15#annewithane 06/04/2020 5 #annewithane 25/04/2020 4 #anne 27/04/2020 6 #shib...