Jisung digitò il solito codice, aprendo la porta del suo appartamento e assicurandosi che Changbin non fosse lì, giusto in caso.
–Vuoi qualcosa da bere?– chiese Jisung.
Minho scosse la testa. –No, sto bene così.
Jisung sorrise. –Andiamo nella mia camera?
Minho gli rivolse un ghigno. –A fare cosa?
Jisung alzò le spalle, prendendolo per mano. –Quello che vuoi tu.
Era diventata un'abitudine quel modo in cui Minho si sedeva sulle sue gambe, in cui si avvicinava a lui e dava inizio ad una serie di baci che non sarebbe finita presto.
Jisung posò le mani sui suoi fianchi, attirandolo verso di sé alcune volte, sentendo la presa forte sui suoi capelli, le labbra morbide di Minho sulle sue. Non si sarebbe mai stancato di sentirle, ma la sua mente si spostò presto verso qualcos'altro.
Si separò da Minho, guardandolo per qualche istante prima di attaccare le sue labbra al suo collo. Minho sospirò, lasciando che l'altro ragazzo lo riempisse di baci, che raggiungesse punti che non sarebbe stato in grado di raggiungere se non avesse spostato di un po' il colletto della maglia.
–Posso toglierla, se vuoi.– mormorò Minho, riferendosi alla maglia.
–Sei sicuro?– chiese Jisung, baciandolo sulla fronte. –Se lo vuoi tu.
Minho annuì, spostandosi di un po' e sfilandosi la maglia. Jisung la prese per lui, togliendogli anche la collana che gli aveva regalato e che stava indossando, appoggiandole entrambe su un altro punto del letto, poi tornando con gli occhi su di lui, percorrendo il suo torso con lo sguardo. L'altro ragazzo arrossì leggermente, non aspettandosi di essere guardato in quel modo. Era la prima volta che qualcuno lo guardava in quel modo. Quegli occhi intensi che Jisung aveva su di lui, non li aveva mai visti prima.
Ma si calmò subito quando Jisung gli diede un altro bacio sulle labbra, poi uno sulla guancia, lasciando scorrere le sue mani in lievi carezze sul suo petto, poi tornando verso le sue spalle, dandogli un bacio anche lì, sussurrando al suo orecchio quanto lo trovasse perfetto.
Si scostò da lui, afferrando il bordo della sua maglia e dando un'occhiata a Minho. –Se la tolgo non implodi come l'altra volta, vero?
Minho alzò le spalle, imbarazzato. Sentiva il calore salire alle sue orecchie, era una cosa che succedeva fin troppo spesso, e la odiava. Odiava che fosse così facile capire cosa passasse per la sua testa.
Jisung si tolse la maglia, dando poi un altro bacio a Minho e lasciando che le sue mani raggiungessero il suo petto, facendo più o meno quello che Jisung aveva fatto per lui, solo con meno sicurezza.
–Minho.– mormorò, accorgendosene.–Sei nervoso?
Il ragazzo deglutì. –Io..
–È okay.– disse, dandogli un bacio sul naso. –Non farò nulla se non lo vorrai. Vuoi smettere? Possiamo stare abbracciati per un po' se vuoi.
Minho scosse la testa. –Scusa, è solo che non sono abituato.
Jisung annuì. –Chiudi gli occhi.
Smut più o meno lol? (fino alla fine del capitolo)
Si fidava di Jisung. E quindi quando il ragazzo iniziò a ricoprirlo di baci e carezze, stava ormai quasi perdendo ogni contatto con il mondo reale, ogni inibizione che aveva avuto fino a quel momento. Era così piacevole, anche se non era nulla di così speciale. Forse il motivo per cui si sentiva così non era a causa di quello che stava succedendo, ma perché era Jisung la persona che lo stava facendo.

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hypnotic. | minsung
FanfictionQuando Minho vede Jisung per la prima volta, la sua vita cambia del tutto. Per qualche strana ragione, si ritrova a pensare sempre a lui e a voler passare sempre più tempo in sua compagnia. Quasi come se fosse ipnotizzato da lui. O forse, lo è veram...