Lettera 5

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Io, mia madre e Kate eravamo distrutte, quell'allegra vacanza si era trasformata in un incubo vero e proprio.
I polizziotti ci dissero che dovevamo restare lì per un po', almeno fino a che non avrebbero avuto una pista da seguire. Mia madre era distrutta, la sentivo piangere tutti i giorni insieme a mia sorella, io invece ero soltanto triste, ma non piangevo, non riuscivo.
Come ogni giorno, mi dirigevo nel luogo di incotro che avevo stabilito tempo prima con E.J., ovviamente, lui non c'era...
Arrivai a casa, vidi che in giardino c'era la mia sorellina che era su una panchina, decisi allora di andare da lei, -un po' di compagnia non fa mai male- pensai, mi sedetti vicino a lei e le domandai "Perché sei qui tutta sola?" e lei rispose "Ho paura..." "Già...ma devi stare tranquilla Bea e papà tornera-" non finii la frase che Kate mi abbracciò e disse "Ho paura dell'uomo che viene sempre in camera mia e mi vissa!", ero sconvolta. Lei subito dopo aver detto quelle parole scoppiò a piangere e corse dentro casa. Io non sapevo che fare, sapevo che era tutto della sua immaginazione per via della situazione, no...non è vero...sapevo che Eyless Jack centrasse qualcosa, ma non lo ritenevo probablile che un ragazzo che era stato così gentile, che avrebbe potuto uccidermi in qualsiasi momento, potesse introdursi in camera di Kate, a quale scopo? Che fosse un maniaco? No...avrebbe potuto farlo anche con Bea. In quel momento stavo pensando ad ogni possibile eventualità, quando mi accorsi che era ormai ora di cena e decisi di tornare in casa.

Soon It's My Turn [Eyelles Jack creepypasta]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora