10~prima vittoria

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Oggi è il gran giorno. Oggi c'è la prima partita, quella contro la Turchia e si giocherà a Roma quindi  partiamo appena pranzo. E stamattina nessun allenamento così decido di preparami e andare in camera dei ragazzi.
Outfit:

Faccio per uscire di casa ma mi arriva un messaggio da Nico:Nico💙ehi piccola sei sveglia?                                                          sivieni da me?                                                        ok arrivo

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Faccio per uscire di casa ma mi arriva un messaggio da Nico:
Nico💙
ehi piccola sei sveglia?
                                                          si
vieni da me?
                                                        ok arrivo

Vado in camera loro e aprendo la porta trovo Federico in mutande, così Nicolò non appena mi vede mi viene in contro comprendoni gli occhi, prendendomi in braccio e appoggiandomi sul letto con lui sopra a me. " ehi lasciami" gli dico "e secondo te io ti faccio vedere federico chiesa in mutande? scordatelo" sbuffo " okok mi sono vestito puoi lasciarla" dice federico " oh menomale" dico cercando di liberarmi "oh non così in fretta" mi dice Nicolò iniziando a farmi il solletico " n-no Nico non in-iniziare t-ti pr-prego" dico mentre cerco di dimenarmi mentre lui se la ride " si ok ma prendetevi una stanza eh" dice Federico " ma sta zitto risponde Nicolò" " vabbè io me ne vado" dice federico per poi andarsene "Nico ti prego basta" "ok va bene" ora era praticamente attaccato a me e anche le nostre facce erano tanto vicine, ci guardavamo negli occhi, io credo di essere diventata viola e il mio cuore batteva a mille, ero rigida e credo anche tanto che lui se ne accorse così mi sorrise e mi lasciò un bacio sulla guancia, poi si tolse da sopra a me e si distese accanto a me. " sei preoccupato per stasera?"chiedo "tu vieni a vederci?" chiede lui "eh me lo chiedi pure" rido "allora sono tranquillo" lo abbraccio, non so perché ma avevo voglia di abbracciarlo" mh come mai sei così gentile?" chiede " se non stai zitto  ritorno ad essere stronza eh" lo minaccio " no no voglio godermi questa tua parte dolce per un po'" dice stringendomi più a se. Poco dopo vedo che Nico si addormenta e passa poco tempo purché mi addormenti anche io.
...
Sento qualcosa, o meglio qualcuno, muoversi vicino a me; a fatica apro gli occhi e vedo Nicolò ancora addormentato che mi circonda la vita con un braccio, a questo gesto sorrido " ti vedo sorridere"  mi dice lui aprendo un occhio " ah ma allora sei sveglio" gli do una piccola spinta " si, ma che ore sono" chiede mugolando " non lo so" rispondo, così allunga un braccio sopra di me cercando di prendere il suo telefono sul comodino, allora faccio per passarglielo ma lui mi ferma e continua ad allungare il braccio in cerca del telefono ma per farlo si allunga sopra di me, continuando a fissarmi negli occhi, poi prende il telefono e lentamente si sposta "sono le undici, andiamo di sotto?" "andiamo".
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Restiamo fino all'ora di pranzo di sotto con gli altri ragazzi e devo dire che sono tutti abbastanza agitati per la partita. Il pranzo passo abbastanza velocemente e arriva il momento della partenza. Nel bus c'è un silenzio tombale finché mio padre non inizia a fare un discorso incoraggiante.
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Arriviamo 2 ore prima dell'inizio della partita e i ragazzi iniziano a riscaldarsi facendo qualche giro di campo e un po' di stretching.
...
Arriva il momento di entrare in campo, tutti i ragazzi sono negli spogliatoi pronti ad uscire. " ehi Nico" richiamo la sua attenzione, fa una faccia del tipo " dimmi" " spacca eh" sul suo viso si forma un sorriso " spacco". Poi ritorna in fila e io vado accanto a mio padre a bordo campo. " senti Cate prima che inizia la partita ti devo chiedere una cosa" mi dice mio padre " ma tra te e Nicolò c'è qualcosa?" questa domanda mi spiazza perché in realtà non lo sapevo neanche io " per ora siamo solo amici" rispondo " ascolta, per me della tua vita ne puoi fare ciò che credi e io posso solo darti consigli, solo non voglio che tu soffra di nuovo come in passato, quindi se solo prova a ferirti lo uccido sappilo" lo abbraccio " grazie papà" " ah e un'ultima cosa, più che da padre da uomo, te lo dico io, Nico è perso" rimango un po' a pensare su ciò che mi ha detto papà e su cosa provassi io.
La partita inizia.
...
La partita è appena finita 3-0 per noi. Sono stra felice. I ragazzi si stanno abbracciando in mezzo al campo ma vedo qualcuno correre nella mia direzione a tutta velocità. Chi può essere se non Nicolò. Arriva e mi butto tra le sue braccia, mentre ci abbracciamo lui mi alza e inizia ad andare verso il campo. Lo guardò negli occhi e sorrido, lui stava già sorridendo da prima. In mezzo al campo tutti i ragazzi ci assalgono e Nico mi lascia facendo abbracciare tutti gli altri. Sono troppo felice.

il destino ci ha voluto insieme~nicoló barellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora