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BAKUGO POV

Tutti i villain se ne andarono e capelli da schifo andò in ospedale. Non era nulla di fatale, ma dovevano mettere i punti alla ferita.

Restai giorni, se non settimane, chiuso in camera pensando a Deku. Le mie notti erano infestate dai sensi di colpa e perciò non riuscivo a dormire bene. Appena capelli da schifo tornò dall'ospedale andò subito a bussare alla mia porta.

-Bakubro! Mi apri?- chiese capelli da schifo continuando a bussare.
-Sparisci comparsa- gli dissi io.
-Mi hanno detto che sei chiuso lì da due settimane! Almeno mangi?- esclamò capelli da schifo.
-Certo che mangio idiota!- gli urlai io.
-Dai! Fammi entrare!- implorò. Ero stufo di sentirlo parlare, così lo feci entrare.

-Che vuoi?!- chiesi io stizzito.
-Sono tutti preoccupati per te! C'entra per caso quel tizio che abbiamo incontrato alla USJ?- chiese. Aveva fatto centro, ci aveva messo meno di quanto pensassi quell'idiota.
-Chi era quel tipo?... Lo conosci?...- disse.
-Ugh, sì lo conosco- ammisi io mettendo gli occhi al cielo.
-Chi è?!- chiese subito.
-Un mio ex compagno di classe... non che amico di infanzia...- dissi.
-Oh... eravate molto uniti, vero?- chiese, quella domanda mi prese alla sprovvista.
-Sì...- mentii, non ero pronto a raccontargli di quello che ero stato in passato.
-Mi vuoi raccontare meglio? Magari poi ti sentirai meglio- mi chiese lui. Non sapevo cosa rispondergli, ci pensai un po'.
-No. Ora che ti sei fatto i fatti miei te ne puoi andare- gli dissi io indicandogli la porta, lui se ne andò un po' rattristito. Forse voleva veramente aiutarmi a mettermi in pace con me stesso, ma non erano affari suoi.

IZUKU POV

-Ti sei divertito a prenderlo in giro, vero?- mi chiese Shigaraki mentre lo bendavo.
-Sì, molto- risposi sorridente.
-Tu però sei messo un po' male- dissi mentre disinfettavo la ferita che aveva alla testa.
-Quel maledetto Nomu doveva ucciderlo!- esclamò Shigaraki arrabbiato.
-Sarà per la prossima volta, ancora non abbiamo sfoggiato le nostre armi migliori- lo rassicurai io. Shigaraki fece un gemito di dolore per il disinfettante.
-Sta fermo! Così non guarirà mai!- lo sgridai io.
-Va bene "mamma"- disse lui in modo ironico.

Io e Shigaraki eravamo molto uniti. Avevamo lo stesso rapporto che avrebbero avuto due fratelli, soltanto che a non era il sangue che ci legava, ma il nostro passato. Eravamo simili dopotutto, tutti e due dei fallimenti di questa società.

Quando finalmente finii di bendarlo feci per andare in camera mia ma Toga mi fermò.

-Hai voglia di uscire con me e Twice, Izuku-Chan?- chiese Toga.
-In realtà dovrei prendere qualche appunto- dissi io.
-Su Kacchan?- chiese Toga, io annuii.
-Va beh, allora chiederemo a Dabi- concluse Toga.
-Fate attenzione a non farvi friggere da lui!- dissi io in modo scherzoso. Toga ridacchiò e se ne andò.

Entrai in camera mia. Era molto disordinata, c'erano fogli di qua e di là, una scrivania piena di appunti e taccuini e infine una grande bacheca con delle informazioni su Kacchan. C'erano delle foto unite da dei fili rossi, dei post it incollati vicino alle foto e degli appunti scritti con un pennarello indelebile. Scrivevo appunti su Kacchan da un po'. Lì c'era tutto, i suoi punti forti e deboli, le persone a cui teneva di più, il suo orario scolastico e persino un elenco di tutti i suoi amici.

Presi un pennarello e aggiunsi alla lista Eijiro Kirishima. Alla USJ sembrava che tenesse molto a quel ragazzo e subito ho ipotizzato che potessero essere amici. Poi mi soffermai a guardare una delle foto che avevo attaccato sulla bacheca. Kacchan in quella foto aveva circa tredici anni, era la foto dell'annuario scolastico. Non sorrideva ma i suoi occhi color rubino brillavano come se lo stesse facendo, i capelli erano più pettinati del solito e la sua postura più ordinata. Non sembrava la persona che mi aveva bullizzato da quando avevo cinque anni, ben sì pareva il classico ragazzo della porta accanto, quello che bussa alla tua porta sorridente e con un mazzo di fiori in mano.

Mi accorsi che stavo scrutando la foto da più di mezz'ora, smisi subito di guardarla e andai a scrivere sul mio taccuino imbarazzato.

Scrissi per due ore piene, poi mi alzai ed andai a vedere come stava Shigaraki. Quest'ultimo era seduto al bar e stava bevendo un drink fatto da Kurogiri.

-Le ferite hanno ripreso a sanguinare?- chiesi io guardando le bende sporche. Lui annuii.
-Allora dobbiamo sistemarle... Kurogiri, vai a prendere il kit di pronto soccorso- ordinai io. Kurogiri se ne andò in un attimo e torno qualche minuto dopo col kit. Subito mi misi a lavoro.

-Penso che dovremmo rapire quel pomeranian biondo- disse Shigaraki all'improvviso.
-Huh? Kacchan? E perché?- chiesi io stupito.
-Potremmo convincerlo ad unirsi a noi o robe del genere- continuò Shigaraki. Dovevo essere sincero, non mi piaceva affatto l'idea che Kacchan potesse essere di nuovo accanto a me.
-Aspetta il festival sportivo, poi decideremo se rapirlo o no- dissi infine.

Qualche settimana dopo ci fu il festival sportivo e inevitabilmente Kacchan vinse, cosa che convinse ancora di più Shigaraki.

-Lo rapiremo al campo nel bosco- annunciò Shigaraki. Le classi del corso per eroi avevano organizzato una sottospecie di campo di allenamento e quello era il momento perfetto per attaccare e prenderci Kacchan.

Pensavo continuamente ai pro e ai contro di avere Kacchan nella lega ma il mio cervello riusciva a trovare solo i contro. Però non potevo lamentarmi, dopotutto non ero io il capo della lega ma solo un inutile vice che non aveva alcuna voce in capitolo.

Cya ragazzi! Sono finalmente riuscita ad aggiornare la storia! Spero di riuscire a trovare abbastanza ispirazione per continuarla. Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Al prossimo capitolo!

Come delle petunie/ V! Deku/ BkDkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora