Capitolo 15: Primo anno

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"Dove siamo?" chiese Hermione

"A casa dei Dursley il giorno del quinto compleanno di Duddley"

Videro molti bambini tra cui uno biondo e grosso e uno magro con la cicatrice, stavano giocando al gioco dei mimi e si vedeva chiaramente che il secondo ragazzo era molto più bravo del primo. Ad un certo punto quello magro venne colpito ripetutamente con un bastone sugli stinchi da una signora grassa.

"Chi è quella? Gliela devo far pagare" disse Sirius

"Zia Marge"

"Chi è? Non mi sembra ci sia alcuna Marge nella mia famiglia"

"E' la sorella di zio Vernon"

"E' quella che tu hai..."

"Si" rispose subito Harry in modo tale che Ron non potesse finire la frase.

"Harry, qualunque cosa tu le abbia fatto sono orgoglioso di te" disse James

"Vedrai nel terzo anno quello che le ho fatto e ne rideremo insieme"

"Da come me lo dici ne sono sicuro"

"Harry è quella che ho visto prima di..." iniziò Sirius

"Si"

"Potevi farle anche di peggio ma già quello è stato un inizio"

"Adesso voglio proprio sapere che cosa le hai fatto"

"Lo scoprirai"

Il ricordo cambiò.

"Adesso dove siamo?" chiese Lilli

"A Natale qualche anno dopo" rispose Harry

Videro distintamente zia Marge che regalava un aereo telecomandato a Duddley sotto gli occhi di Harry che invece ricevette una scatola di biscotti per cani.

"Ti ha regalato dei biscotti? Non è così male..." disse Lilli lieta

"Sono biscotti per cani" disse Harry

"E non sono neanche delle marche migliori" disse Sirius

"Harry, io..." cominciò la donna ma non riuscì a concludere la frase

"Adesso siamo quando io avevo otto anni" disse Harry dopo che il ricordo cambiò.

Videro un ragazzo dai capelli corvini che calpestava per sbaglio la coda di un cane che poi lo ha inseguito fino a che il ragazzo non si arrampicò su un albero. Poi diventò improvvisamente sera e videro zia Marge che se ne andava portandosi anche il cane.

"Ti hanno lasciato tutto il pomeriggio e tutta la sera su quell'albero?"

"Si"

"Harry ci di..." cominciò ma neanche questa volta riuscì a finire la frase.

"Adesso siamo nel sottoscala dove ho dormito per nove anni" disse Harry interrompendo la madre.

In quello spazio chiuso si vedeva un ragazzino che giocava con un piccolo soldatino la cui testa era tenuta insieme al resto del corpo grazie a dello scotch.

"Non avevi altri giocattoli?"

"No, quelli che avevo erano tutti giocattoli che Duddley aveva rotto e che quindi non voleva usare. In più non era neanche lui a darmeli, io andavo a rubarglieli"

"Harry, ci dispiace davvero" disse velocemente la madre in modo da poter finire la frase

"Vi dispiace perché non siete resuscitati prima?" chiese Harry con un sorriso molto strano.

Il ritorno di Lily e JamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora