Prologo

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Sapete quando vi viene quella voglia matta di sbattervi la testa al muro fino al punto di farla sanguinare e svenire a terra, e non svegliarvi mai più? Ecco vorrei tanto farlo ma non posso

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Sapete quando vi viene quella voglia matta di sbattervi la testa al muro fino al punto di farla sanguinare e svenire a terra, e non svegliarvi mai più? Ecco vorrei tanto farlo ma non posso.

Perché? Perché poi i miei genitori adottivi diventano tristi, sicuramente la mia dolce EunKyung salterà dalla gioia per la mia morte penosa... e poi sapete, non posso mica lasciare la mia dolce sorellina adottiva nelle mani di un coglione.

E poi i ragazzi? Come faranno senza di me? Hanno bisogno di me per mettere in azione le loro cazzate. Senza di me loro non vanno da nessuna parte, ovviamente lo dico con estrema convinzione.

"Perché parli da solo?" Domandò il professore confuso, interrompendo così la sua lezione, -interrompendo la mia presentazione in stile film americano- con il braccio a mezz'aria dove teneva il gessetto nella mano e una cellula disegnata male alla lavagna.

Quella cellula ai miei occhi faceva pena.

Proprio quando stavo per aprire bocca, la campanella suonò e come tutti, corremo fuori all'uscita.

Misi lo zaino in spalla, sorridendo alla videocamera invisibile mentre mi facevo spazio in mezzo alla folla di studenti.

Come potete notare oggi era l'ultimo giorno di scuola.

E come ogni ultimo giorno di scuola...

"Ehy Yeonjun!" Mi chiamò uno dei miei compagni in cortile.

"Si?" Mi girai e un gavettone pieno d'acqua mi andò dritto sul viso.

Ecco. Succedeva esattamente questo all'ultimo giorno di scuola. Tutti i studenti come da tradizione, portano qualsiasi cosa per festeggiare la chiusura della scuola. L'anno scorso per esempio al posto dell'acqua avevano portato i gavettoni pieni d'alcool.

Quindi immaginatevi un Yeonjun fradicio con un odore nauseante, da far contorcere il naso e un Papà Jungkook infastidito per via del pavimento appena lavato di nuovo sporco.

Ovviamente Papà Taehyung la prende sempre sul ridere, ricordando anche lui i suoi momenti da liceale, peccato che non va mai a suo favore perché poi il suo dolce maritino gli dice di pulire il pavimento come da punizione.

Ma non pensiamo alle disgrazie che gli fornisce il mio genitore due al mio genitore uno.

Perché questa ovviamente non è la loro storia ma la mia.

Mi unisco ai miei compagni, e anch'io come tutti, iniziai a lanciare gavettoni pieni d'acqua, ridendo come un pazzo.

Ragazzi miei, questa sarà un estate indimenticabile, ve lo dice il vostro Yeonjun.

Sentì una piccola ma salda presa intorno al colletto della mia maglietta e presto mi ritrovai il viso infastidito della mia amata sorellina adottiva a pochi centimetri dal mio viso. 

fairy tales have no endDove le storie prendono vita. Scoprilo ora