Destinazione FELICITA'

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Aufer e Pocha erano partite come delle straccione senza preparare valigie e ovviamente senza avvisare nessuno, si era solo fatta prestare dei soldi per il bglietto aereo da Pocha che poi gli avrebbe restituito, si erano fatti accompagnare dal fratello maggiore di Pocha poichè non potevano partire da sole.

Aufer: -Ma quindi per dove partiamo?

Pocha: -Zitto Boris, è una sorpresa

Aufer: -Dai, già siete stati fin troppo pazzi e gentili da aiutarmi a scappare, ditemi almeno dove stiamo andando hahahahahah

-Il volo diretto per Napoli-Capodichino è in partenza, si prega di allacciare le cinture-

Aufer: -Oddio Napoli, mi hanno detto che è bellissima e che c'è il mare, dove andiamo noi? Dove c'è il mare?

Boris: -Non si sa, quando usciremo dall'aereo ci metteremo in un taxi e andremo all'indirizzo scritto qui, abbiamo chiamato proprio la signora Annika, è già contenta di accoglierti

Aufer: -E quando usciremo dall'aereo?

Pocha: -Ma non è nemmeno partito hahahah

Boris: -Ci vorranno 3h e mezza, fatti una bella dormita nel frattempo hahahahahah

Aufer: -Boris ma tu quanti anni hai?

Boris: -20, altrimenti non avrei potuto accompagnarvi

Boris era un bel ragazzo, tosto di carattere con la carnagione chiara, i capelli neri e gli occhi azzurri, gli piacevano i bambini e le ragazze sportive. Indossava sempre abiti neri e larghi. Pocha aveva la carnagione olivastra, diceva che le donava il rosa e aveva come il fratello i capelli neri ma gli occhi verde scuro. Era una buona amica e molto altruista.

Arrivati a Napoli prendono un taxi e vanno all'indirizzo segnato. Era orario di pranzo e la signora Annika era molto contenta di diventare la mamma adottiva di Aufer.

Aufer: -In che zona di Napoli siamo? Che bella questa casa

Annika: -Oh cara, ti ringrazio per i complimenti, ma è solo una casetta modesta, nulla a che vedere con la tua raffinatezza, temo che non sia alla tua altezza, ma faro' di tutto per non farti mancare nulla, tesoro. Cosa vuoi per pranzo? Comunque questa zona di Napoli si chiama Capodimonte, ed è vicino all'aeroporto nel caso cambiassi idea.

Aufer: -Non cambierò mai idea, le persone possono anche possedere un castello, ma se sono cattive non valeranno mai nulla. Comunque per pranzo mi va bene tutto, non ho vizi come la mia gemella cattiva.

Annika: -Hai ragione, io ho preparato la frittata, mangeremo tra un po', parlami un po' di te nel frattempo, quali sono i tuoi hobby? I tuoi sogni...

Aufer: -Io vorrei frequentare una scuola di ballo, se non chiedo troppo

Annika: -Perfetto, oggi andremo in una scuola di ballo che si chiama Napoli Cuore Danza, che tipo di danza vuoi fare? Hip Hop, moderna, contemporanea, dimmi tutto

Pocha: -Veramente Aufer ama la danza classica

Annika: -Aufer, che bel nome, e voi come vi chiamate?

Pocha: -Io Pocha, lui Boris, l'abbiamo accompagnata, siamo i suoi amici

Annika: -Bene, e quanti anni avete?

Aufer: -Noi 8, il fratello 20

Annika: -Bene, sono felice di accogliervi

Pocha: -Signora Annika, le posso parlare un momento

Annika Pocha e Boris si allontanano guardando Aufer...

Annika: -Ah, non vi preoccupate, io non dirò nulla

Si avvicinano nuovamente ad Aufer e si accomodano a mangiare. Si fa pomeriggio e la signora Annika accompagna Aufer a conoscere la sua nuova scuola di danza.

Aufer: -Wow, non avevo mai visto una scuola di danza così da vicino, sei felice di venire in questa scuola di danza?-Riferendosi a Pocha

Pocha: -Ehm... io...

Annika: -Concentrati sulle tue sensazioni amore

Aufer: -Io non vedo l'ora di conoscere le mie amiche

Annika: -Tesoro, accomodati nella sala da ballo mentre ti faccio l'iscrizione

Aufer va di fretta e furia nella sala da ballo e vede tante ragazze ballare come piaceva a lei, e così inizia a lasciarsi trasportare dalla musica. L'insegnante la guarda incantata, abbassa la musica si avvicina a lei e dice... - E tu chi sei?

Aufer: -Sono la nuova arrivata

Addolorata: -Come ti chiami, tesoro?

Aufer: -Io sono Aufer, ho 8 anni, lei?

Addolorata: -Dammi del tu amore, io sono Dora, la tua nuova insegnante di danza, sei mai stata in una scuola di danza fin ora?

Aufer: -No, questa è la prima volta, vengo dalla Germania io, una mia amica e suo fratello siamo scappati di casa, lì nel castello dove vivevo mi trattavano male e mia madre dava sempre ragione alla mia gemella, vengo da un mondo dove non lavi bene a terra ti buttano il secchio d'acqua sporca in faccia. Non sono una principessa, non sono una dama, sono solo una bambina che crede nei sogni, e il mio sogno è quello di ballare, ed è per questo che sono qui.

Tutti guardarono Aufer con compassione e dopo essersi presentate una ad una danzano come solo loro sapevano fare, per tutto il resto dell'ora.

Annika: -Aufer, temo sia arrivata l'ora di andare

Aufer: -Dove sono Pocha e Boris

Annika: -Ti hanno lasciato una lettera

Aufer: -Una lettera? Che significa?

Annika: -Ti spiego fuori, saluta la tua maestra adesso

Addolorata si avvicina e la abbraccia: -Allora? Verrai di nuovo?

Aufer: -Certo, non vedo l'ora di tornare

Aufer torna a casa e legge la lettera di abbandono di Pocha e così tanto frustrata torna a scrivere sul uo diario.

"Salve caro diario,

io mi chiamo Aufer, è un piacere sfogare le mie frustrazioni su carta, ma credo di avere una fottutissima paura di essere abbandonata ed è quello che i miei unici amici della Germania hanno fatto proprio vigliaccamente poco fa con una lettera. Mi hanno accompagnata come se fossi una pecorella smarrita in un posto che adesso si puo' definire casa, mi hanno dato tutto quello che volevo e come due lupi sono scappati e mi hanno abbandonata, giustificandosi nella lettera che non volevano farmi piangere, non volevano farmi sentire sola. La verità è che sono quasi 9 anni che mi sento così, potrei stare in una folla di gente e sentire sola come un cane, come facevo al villaggio, ma lì almeno pensavo ad Alden..."

La leggenda di Dame OpferDove le storie prendono vita. Scoprilo ora