Passarono i giorni,ed io non facevo che pensare a carl e alla nostra litigata.
Cavolo,era tornato da neanche due settimane e avevo già litigato con quell'idiota.
Nel mentre,me me stavo tornando a casa.Avevo lo sguardo puntato verso il basso,non guardai in faccia nessuno per tutto l'isolato,me se stavo lì,lungo il marciapiede malinconica a fumarmi una delle mie tante sigarette.
ormai non facevo altro che starmene in casa a fumare e logan vedendomi in quello stato mi consigliò di andarmi a fare una passeggiata,dicendomi che mi avrebbe fatto bene starmene un po' all'aperto.
Ma nel percorso per tornare a casa pensai a tutte le scelte fatte nel corso dei mesi.
E mentre prima provavo rabbia nei confronti di mio padre,mia madre e carl le mia emozioni cambiarono in quell'arco di minuti.Dall'essere arrabbiata ero diventata improvvisamente triste.Mi mancava quasi l'aria a pensare a quella litigata.
Finalmente arrivai a casa mia dove dentro e trovai luke disteso sul divano con la bottiglia di vodka in mano
luke:"dove cazzo sei stata?"
io:"in giro"
luke:"oh si certo,dovevo capirlo sì"
io:"come puoi essere ubriaco ad ogni ora del giorno"
luke:"smettila,mi hai già rotto il cazzo, vattene via"
io:"sei un padre orribile"si alzò di scatto e venne verso di me
luke:"ei guarda che non ho chiesto io di fare il padre"
io:"lo so,lo so,me lo hai già detto in passato"
luke:"tua madre mi ha fatto la bella solpresa"
io:"ei visto che non c'è più cerca di lasciarla perdere okay?"
luke:"oh io ci ho provato credimi,ma lei mi ha trascinato a fare il test di paternità"
io:"vaffanculo"corro verso le scale
luke:"no fanculo tu"
io:"vaffanculo"
luke:"vaffanculo!?"
io:"vaffanculo! "
luke:"non ti vergogni a parlarmi così?"
io:"no la cosa di cui mi vergogno di più e che tu sia mio padre"corsi in camera con le lacrime agli occhi,e chiusi la porta a chiave.D'istinto presi il telefono e chiamai lip nella speranza che mi rispondesse,ma niente.
Così decisi di chiamare mio fratello,ma partiva subito la segreteria,dalla disperazione,mi buttai a letto nella speranza di prendere sonno e non pensare più a tutte queste serie di cose per almeno qualche ora,ed è stato così,mi addormentai.
dopo qualche ora mi risvegliai,per via del rumore del telefono squillante,mi alzai in piedi e risposi,era lip.
lip:"ei"
io:"ei"
lip:"scusa ho visto solo ora la chiamata"
io:"fa niente"
lip:"senti jes mi dispiace per averti risposto male,e scusa se te lo dico solo ora sono stato un idiota"
io:"non fa niente"
lip:"ei che succede?"cerco di trattenere le lacrime
io:"lip,ti prego puoi venire a casa mia,ho bisogno di te"
lip:"s-si certo arrivo subito,ma stai ben-?"riattaccai il telefono,odio rispondere a quella stupida domanda che mi pongono tutti,perché non so mai cosa rispondere.dopo qualche minuto sentì suonare il campanello,scesi le scale e luke non c'era,probabilmente era andato all'alibi con frank,come sempre del resto.
Andai ad aprire alla porta e trovai davanti a me lip
io:"ciao"
lip:"ei,ho cercato di essere qui il prima possibile,che succe-"lo baciai e lui approfondì ma poi si staccòio:"che c'è?"
lip:"jes mi spieghi cosa ti prende?"
io:"finiamo quello che abbiamo iniziato l'ultima volta"lo ribaciai
lip:"e se arriva luke?"
io:"non me ne frega un cazzo"lo baciai di nuovolip:"jes perfavore"mi prese la mano e mi fece sedere sul divano
lip:"puoi parlare con me lo sai"dal tavolino presi l'accendino e mi accesi una sigarettaio:"ho parlato a carl di noi due,ancora due settimane fa"dissi dopo qualche tiro
lip:"e perché non mi hai detto niente,no ok lascia stare,cosa ti ha detto?"
io:"non l'ha presa bene"
lip:"come immaginavo...e adesso?,cosa hai intenzione di fare?"
io:"niente,voglio stare con te"
lip:"sei seria?"
io:"si"mi sorride e io lo baciai
STAI LEGGENDO
avrei dovuto essere migliore
Randomjes si è appena trasferita a Chicago nel southside,da suo padre,insieme a suo fratello, dopo che la madre è morta. incontrerà i gallagher e farà amicizia in particolar modo con carl,riuscirà il ragazzo a donarle un po' di serenità?